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Le grandi aperture commerciali verso la
CINA tendono a minimizzare e coprire |
le gravissime ingiustizie sociali che
hanno da sempre caratterizzato la vita di
questo popolo |
e che il COMUNISMO, anziché risolvere, ha
contribuito a perpetuare e ad accentuare. |
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CANNIBALISMO -
PENA DI MORTE - CARCERE PER I DISSIDENTI -
ABORTI DI MASSA |
NEGAZIONE
DEI DIRITTI UMANI - SCHIAVITU' DEL LAVORO -
COMMERCIO DI ORGANI |
NEGAZIONE DELLA LIBERTA' DI STAMPA E DELLA
LIBERTA' RELIGIOSA |
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CORRUZIONE IN CINA |
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Neanche la Cina si sottrae alla
regola dominante in tutti i
Paesi sotto regime: la
CORRUZIONE |
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Il Governo cinese ha varato
nuove misure anticorruzione.
Secondo la Commissione Centrale
per l'Ispezione della disciplina
del Partito Comunista, sono
stati 106.000 i funzionari
coinvolti in casi di corruzione
lo scorso anno. I membri del
partito continuano la loro opera
di arricchimento alla faccia del
popolo che dovrebbero servire e
che in gran parte si accontenta
ancora di un piatto di riso. |
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IN CINA
MANGIANO I BAMBINI? |
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I CINESI SI MANGIANO I BAMBINI TRA LORO DA
2.000 ANNI. |
Dalla dinastia Han al Comunismo, il
cannibalismo è sempre stato praticato. |
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Quando, duemila anni fa, venne fondata la
dinastia Han, la storia ci dice che metà
della popolazione dell'impero morì di fame.
Fu questo a suggerire, nel 205 a.C., a Gao
Zu, l'imperatore che fondò la dinastia, un
editto ufficiale che autorizzava il popolo a
vendere, o a mangiare, i propri figli in
caso di necessità. |
IL GRANDE “BALZO” |
Durante la carestia del "Grande balzo in
avanti" (Mao) in molte zone della
Cina i contadini uccidevano e mangiavano i
propri figli. |
In diverse occasioni i contadini hanno
ammesso di aver assistito a episodi di
cannibalismo. Nel Sichuan, un ex
responsabile di una squadra di produzione
riteneva che «in ogni contea e in quasi
tutti i villaggi» vi fossero stati episodi
di cannibalismo», fatto comprovato anche dai
documenti ufficiali del PARTITO COMUNISTA
CINESE. I contadini arrivavano a vendere
la carne dei cadaveri. Date le dimensioni
della carestia, è pensabile che il
cannibalismo sia stato praticato su
vastissima scala, più che in qualsiasi altro
periodo del ventesimo secolo. E di questo il
governo era perfettamente a conoscenza.
(...) |
SOTTO IL COMUNISMO |
Il cannibalismo di questo tipo non venne
meno sotto il governo comunista,
soprattutto durante la Rivoluzione
culturale, nella provincia del Guangxi. In
base alla documentazione ufficiale ottenuta
dallo scrittore Zheng Yi, in certe scuole
gli studenti uccidevano il preside nel
cortile della scuola e ne cucinavano e
mangiavano il corpo per festeggiare il
trionfo sui "controrivoluzionari".
Certe mense della stessa provincia gestite
dal governo, avrebbero inoltre esposto corpi
appesi ai ganci per le carni macellate, e
servito ai dipendenti carne umana. |
Il cannibalismo era gestito dai quadri
locali del PARTITO COMUNISTA CINESE e
la gente vi partecipava per dimostrare il
proprio fervore rivoluzionario. Vi fu un
caso in cui la prima persona "a mangiare il
responsabile della scuola fu proprio l'ex
fidanzata del figlio del preside: con quel
gesto la ragazza voleva dare la prova di non
sentire più nulla per lui e di essere "rossa"
come tutti gli altri. Harry Wu ricorda un
episodio simile in "Laogai thè Chinese
Gulag" ("Laogai: il gulag cinese"), quando
si trovava nei pressi della miniera di
carbone di Wang Zhuang, nello Shanxi: un
prigioniero chiamato Yang Baoyin venne
giustiziato sommariamente dal plotone di
esecuzione per avere scritto «Abbasso il
presidente Mao» e un funzionario di pubblica
sicurezza ne mangiò il cervello. |
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LA PENA
DI MORTE |
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IN CINA PIU' CHE IN
TUTTO IL MONDO |
Vengono giustiziate più persona in un anno
in Cina che in tutto il resto del mondo. |
Si calcola che nel 2005 siano state eseguite
da 5 a 8 mila sentenze di morte. |
La pena di morte in Cina viene a volte
applicata negli stadi come monito e fonte di
terrore per il popolo. |
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REATI CHE COMPORTANO LA PENA DI MORTE
In
Cìna lo stato uccide per:
Avvelenamento di
bestiame, omicidio, tentato omicidio,
omicidio colposo, uccisione di una tigre,
rapina a mano armata, rapina, stupro,
ferimento, assalto, furto ripetuto, furto,
intrusione, rapimento, traffico di donne o
bambini, organizzazione della prostituzione,
sfruttamento della prostituzione,
organizzazione di spettacoli pornografici,
pubblicazione di materiale pornografico,
teppismo, disturbo dell'ordine pubblico,
esplosioni provocate, distruzione o
danneggiamento della proprietà pubblica o
privata, sabotaggio controrivoluzionario,
incendio, traffico di droga, corruzione,
truffa, concussione, frode, usura,
contraffazione, rivendita di ricevute Iva,
evasione fiscale, furto o costruzione
illegale di armi, possesso o vendita
illegali di armi e munizioni, furto o
contrabbando di tesori nazionali o reliquie
culturali, spaccio di denaro falso, ricatto. |
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IL
COMMERCIO DI ORGANI |
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AL PARTITO I PROVENTI
DEL BUSINNES |
771 MILIONI DI EURO |
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L'espianto
di organi e la vendita all'estero è riserva
del governo. |
Un rene
costa solo 50.000 euro, ma dura la metà di
quelli europei. |
Dal 2000 i
trapianti clandestini sono stati 41.500.
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Nel 2005: |
8.000 RENI |
3.700 FEGATI |
80 CUORI |
Le richieste più numerose
sono per "pezzi pregiati" come cuore, fegato
e polmoni. |
A fianco il listino prezzi. |
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CAMPI DI
CONCENTRAMENTO |
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I CAMPI DI LAVORO
FORZATO |
Esistono da oltre 40 anni
e rivaleggiano sotto ogni punto di vista,
per crudeltà, fini e numero di prigionieri,
con i loro omologhi nazisti e sovietici. |
Per essere sbattuti in un
campo di concentramento basta un sospetto:
il regime ha creato strutture ad hoc per
rinchiudere nemici politici e religiosi
senza accuse formali: |
All'ingresso dei gulag (Laogai)
c'è un cartello con scritto |
"RIEDUCAZIONE
ATTRAVERSO IL LAVORO", |
come ad Auschwitz. |
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IL
LAVORO FORZATO |
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PERCHE' I PRODOTTI
CINESI COSTANO POCO |
Lo stadio più
avanzato del Marxismo è la schiavitù. |
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Si pensa che la
concorrenza dei prezzi cinesi sia dovuta al
basso costo del lavoro. Ciò è vero solo in
parte perchè in realtà i prezzi sono
convenienti anche perchè molti operai sono
ridotti in catene. |
Sono 1.316 i laogai dove
milioni di cinesi sono quotidianamente
sottoposti a torture, percosse, privati del
cibo e obbligati a lavorare in condizioni
disumane. |
Che si tratti di miniere,
fabbriche o aziende agricole, gli orari di
lavoro non scendono mai sotto le dieci ore
giornaliere o, a seconda dei casi, notturne.
Naturalmente senza l'ombra di retribuzione.
E' già molto che i carcerieri diano da
mangiare ai loro schiavi. |
Le imprese
nazionali utilizzano i campi di lavoro
forzato e le prigioni |
Il governo
gestisce le esportazioni. |
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NESSUNA
LIBERTA' RELIGIOSA |
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SILENZIO SUI CATTOLICI
PERSEGUITATI |
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Otto milioni di aderenti
alla Chiesa di Roma sono repressi dal
governo. Monsignor Su Zhimin è stato
sequestrato dalla polizia nel '96 e da
allora nessuno ne ha più saputo nulla. In
galera anche centinaia di sacerdoti. |
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ESSERE
DISSIDENTI IN CINA |
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DICIANNOVE ANNI DI
GULAG |
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Una testimonianza diretta
dell'orrore dei "laogai", i campi di
concentramento dove il regime comunista
cinese incarcera dissidenti politici e
personalità scomode, è stata resa da Harry
Wu, presidente della "Laogai research
foundation", già internato per 19 anni nei
laogai - i famigerati lager maoisti - senza
aver commesso alcun crimine, solo per le sue
idee politiche e per la sua religione. |
Nato
nel 1937 a Shangai, Wu fu arrestato nel
1960, perché considerato
controrivoluzionario, avendo criticato
l'invasione sovietica dell'Ungheria nel
1956. Inoltre, Harty rientrava nella quota
fissa di detenuti che la sua facoltà
universitaria doveva obbligatoriamente
fornire al sistema concentrazionario. Al
momento dell'arresto tutti i suoi familiari
ed amici furono costretti a denunciare i
suoi "crimini", con la sola eccezione della
madre che preferì suicidarsi. Harry Wu fu
internato nei laogai nell'aprile del 1960 e
rilasciato nel febbraio 1979. |
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CENSURA
SULL'INFORMAZIONE |
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INTERNET OSCURATO |
Le aziende cinesi
che operano su internet sono
costrette a sottostare alle rigide
norme imposte dal governo.
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Sono oscurati molti siti internet che non
sono in linea con la politica
cinese. |
Il governo cinese
blocca regolarmente l'accesso a
diversi siti Internet, specialmente
a quelli di organi d'informazione
stranieri o di gruppi di difesa dei
diritti dell'uomo. |
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LIBRI PROIBITI |
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In Cina molti autori
sono censurati e non trovano
editori. |
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I loro libri vengono
pubblicati solo all'estero. |
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Ecco i nomi di
alcuni autori censurati e dei loro
libri: |
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- Chang (e Halliday):
saggio storico su Mao |
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- Sang Ye: "Chinese
Lives" e "China candid" |
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- Yan Lianke:
"Servire il popolo" |
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- Wu Chejun: "Cina -
Undici racconti dall'Asia estrema"
(incarcerato per due anni) |
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PENA DI
MORTE PIU' UMANA |
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LA CINA PROMUOVE I DIRITTI CIVILI
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La Cina “promuove" i
diritti civili con i furgoni della morte.
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I cinesi hanno fatto un
"passo avanti" nel rispetto dei
diritti umani: sono passati dai plotoni di
esecuzione alle iniezioni letali in appositi
furgoni chiamati appunto "furgoni della
morte" che hanno anche un altro "vantaggio" facilitano l'espianto
illegale degli organi dei prigionieri. Le iniezioni lasciano tutto il corpo intatto
e richiedono la partecipazione dei medici.
Gli organi possono venire “estratti più
velocemente e più efficacemente che non nei
prigionieri a cui viene sparato” dice
Mark Allison, ricercatore di Amnesty
International di Hong Kong. Abbiamo buone
evidenze che indicano il coinvolgimento
della polizia (cinese), delle corti e degli
ospedali, nel traffico di
organi. |
Un
furgone della morte |
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Le esecuzioni nei
“furgoni della morte” sono registrate su
audio e video e vengono proiettate “live”
dalle autorità nel posto di polizia locale,
come misura intesa per garantire la
legalità. |
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Dall'esterno, i furgoni
sembrano dei veicoli della polizia che si
vedono sulle strade tutti i giorni in Cina.
Uno sguardo all'interno rivela la loro
funzione. “siamo molto soddisfatti del
letto, molto umano, come in un' ambulanza”,
dice un responsabile, sottolineando inoltre
la struttura portante, su binari, e
ribaltabile/inclinabile.
È troppo brutale
scaricare i corpi, inoltre questo facilita
il lavoro delle guardie. Il cocktail letale
utilizzato per le iniezioni è mixato solo a
Beijing, e questo ha creato qualche reclamo
dalle corti locali. Alcune località non sono
in grado di pagare il costo dell'invio da
Beijing, circa 250 dollari e di ulteriori
125 dollari per il cocktail, dice Qiu
Xingsheng, il giudice che lavora come legale
in Chongqing. |
Il plotone di esecuzione
necessita di spese molto limitate, aggiunge. Qiu Xingsheng ha partecipato alla sentenza a
morte facendo parte dei plotoni di
esecuzione, dove il prigioniero, messo in
ginocchio, viene colpito dietro la testa. Le
guardie chiedono al prigioniero di aprire la
bocca, cosi che la pallottola passa
attraverso la bocca e lascia la faccia
intatta. |
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Questi “furgoni della
morte” sono stati concepiti affinché le
condanne a morte siano tempestive e
clinicamente sicure. Il cambio dal colpo di
pistola alle iniezioni è un segno che la
Cina “promuove i diritti civili”,
asserisce cinicamente un membro, promotore
del “furgone della morte”.
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Fonte:
www.usatoday.com |
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I
BAMBINI NON SI MANGIANO PIU': SI BUTTANO VIA |
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DOCUMENTATO IL TRATTAMENTO DI UNA NEONATA
NON VOLUTA |
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Una bimba appena nata giace
abbandonata sotto il bordo del
marciapiedi, in una via di una città
cinese, nella totale indifferenza. |
Nel corso della
giornata automobili, biciclette e
pedoni passano accanto alla
bimba che sta morendo ma nessuno si
ferma per prestarle aiuto.
Dal loro comportamento si potrebbe
quasi pensare che questo sia uno
spettacolo non tanto raro sulle
strade cinesi. |
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La piccina è solo un'altra vittima
della politica crudele del governo
cinese che pone
il limite massimo di un solo figlio
nelle città (due nelle zone rurali),
con aborto obbligatorio. |
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Questa neonata fa parte delle oltre
1000 bambine abbandonate
appena nate ogni anno, in
conseguenza della politica
governativa. |
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Una persona misericordiosa che ha cercato di
aiutare questa bambina ha dichiarato:
"Credo che stesse già per morire, tuttavia
era ancora calda e perdeva sangue dalle
narici". Questa signora ha chiamato l'Emergenza però
non è arrivato nessuno. "Il bebè stava vicino agli uffici fiscali
del governo e molte persone passavano ma
nessuno faceva nulla... Ho scattato queste
foto perché era una cosa terribile..." "I
poliziotti, quando sono arrivati, sembravano
preoccuparsi più per le mie foto che non per
la piccina..."
In Cina, molti ritengono che le
bambine siano spazzatura. Il governo della Cina, il paese più
popoloso del mondo con 1,3 miliardi
di persone, ha imposto la sua
politica di restrizione della
natalità nel 1979. I metodi usati però causano orrore e
sofferenza: i cittadini, per il terrore di essere scoperti dal
governo, uccidono o
abbandonano i propri neonati. Ufficialmente, il governo condanna
l'uso della forza e della crudeltà
per controllare le nascite; però,
nella pratica quotidiana, gli
incaricati del controllo subiscono
tali pressioni allo scopo di
limitare la natalità, che formano
dei veri e propri "squadroni
dell'aborto". Questi squadroni
catturano le donne "illegalmente
incinte" e le tengono in carcere
finché non si rassegnano a
sottoporsi all'aborto.
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In caso contrario, i figli "nati
illegalmente" non hanno diritto alle
cure mediche, all'istruzione,
né ad alcuna altra assistenza
sociale. Molti padri vendono i
propri "figli illegali" ad altre
coppie, per evitare il castigo del
governo cinese.
Essendo di gran lunga preferito il
figlio maschio, le bambine
rappresentano le principali vittime
della limitazione delle nascite.
Normalmente le ragazze continuano a
vivere con la famiglia dopo del
matrimonio e ciò le rende un vero e
proprio peso. Nelle regioni rurali
si permette un secondo figlio, ma se
anche il secondo è una femmina, la
cosa rappresenta un disastro per la
famiglia. Secondo i dati delle statistiche
ufficiali, il 97,5% degli aborti
è rappresentato da feti femminili. Il risultato è un forte squilibrio
di proporzioni fra popolazione
maschile e femminile. Milioni di
uomini non possono sposarsi, da ciò
consegue il traffico di donne. |
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L'aborto selezionato per sesso
sarebbe proibito dalla legge, però è
prassi comune corrompere gli addetti
per ottenere un'ecografia dalla
quale conoscere il sesso del
nascituro.
Le bambine che
sopravvivono finiscono in precari
orfanotrofi. Il governo cinese
insiste con la sua politica di
limitare le nascite e ignora il
problema della discriminazione
contro le bambine.
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MA COME E'
FINITA QUESTA STORIA? |
Alla fine, un uomo ha
raccolto il corpo della bambina, lo
ha messo in una scatola di cartone e
lo ha
gettato nel bidone della
spazzatura. |
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BARBARIE DA
REGIMI COMUNISTI |
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LE
VERGOGNE DEL REGIME CINESE |
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FIUMI AVVELENATI,
PIOGGE ACIDE E DESERTIFICAZIONE. COSÌ LA
CINA MUORE |
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di
Maurizio Stefanini.
Ricordate le nuotate
di Mao? Se adesso la
buonanima risorgesse e
provasse di nuovo a
immergersi nel cosidetto
"Mare" Bohai, ci
resterebbe secco. Quello
è ormai lo specchio
d'acqua più inquinato
della Cina: perfino più
di quel Fiume Giallo,
già culla della civiltà
han, ma le cui acque
sono ormai morte al 60%,
e dove un terzo delle
specie di pesci si è
estinto in pochissimi
anni. I dati ufficiali
non vengono divulgati,
"per evitare il panico".
Ma le stime correnti
sono del 70% di fiumi e
laghi ormai inadatto
all'uso umano; di 320
milioni di cinesi senza
acqua potabile; di altri
190 milioni che bevono
acqua inquinata. Motivo
principale: i 21.000
impianti chimici situati
sulle rive di fiumi e
mari, 11.000 lungo i
soli Fiume Giallo e
Yangtze.
BIOSSIDO
DI ZOLFO II 70% di
fabbisogno energetico
assicurato dal carbone
spiega invece i livelli
record di biossido di
zolfo nell'aria, tant'è
che secondo l'Agenzia
Usa dell'ambiente almeno
un quarto della
contaminazione
atmosferica di Los
Angeles viene dalla
Cina. Il Comitato
Internazionale Olimpico
ha chiesto addirittura
di spostare da Pechino a
altre città meno
inquinate gli sport più
dipendenti dalle
condizioni respiratorie
offerte agli atleti,
come le corse
ciclistiche o la
maratona. E le autorità
hanno allora risposto
promettendo di bandire
il traffico
automobilistico durante
i Giochi, e anche di
chiudere le fabbriche da
tre mesi prima. Ciò
potrebbe però non
incidere su quell'altra
grave fonte di
contaminazione dell'aria
di Pechino che è
l’incontrollata
deforestazione: col
deserto di Gobi che
avanza verso la capitale
al ritmo di tre
chilometri l'anno,
rovesciandole addosso
violente tempeste di
sabbia che ormai
arrivano perfino a
Shan-gai. Oltre 400
milioni di cinesi vivono
su tenitori a rischio di
desertificazione,
malgrado il disperato
tentativo di seminare
erba dagli aerei e
piantare alberi in
Mongolia Interna, Hebei
e Shanxi, per fermare la
sabbia con una
gigantesca "muraglia
verde". Scarichi chimici
e biossido di zolfo
assieme, poi, provocano
le piogge acide. Lo
stesso ministero della
Terra ammette che oltre
un decimo delle terre
agricole è avvelenato e
che ogni anno bisogna
distruggere circa 12
milioni di tonnellate di
grano contenente metalli
pesanti. Nel solo
Guandong, dove la
colossale discarica di
lian Jiao raccoglie
rifiuti da tutto il
mondo, tra 1996 e 2000 i
danni provocati dalle
piogge acide sono stati
quantificati in 4
miliardi di yuan: 525
milioni di dollari. Nel
settembre 2006 per la
prima volta, sulla base
dei dati di 10 province
pilota, è stato stimato
il costo
del'inquinamento per
l'intero Paese: nel 2004
551,8 miliardi di yuan,
il 3,05% del Pii. Mentre
uno studio preliminare
della Banca Mondiale
calcola che
l'inquinamento dell'aria
e dell'acqua causi in
Cina almeno 460mila
morti l'anno.
Da un
paio d'anni il governo
ha iniziato a occuparsi
del problema con un po'
più di serietà, e nel
2007 si è avuta per la
prima volta una piccola
significativa inversione
di tendenza: -0,88% di
biossido di zolfo
nell'aria. La Sepa,
l'Amministrazione per il
controllo ambientale,
confessa però
apertamente che i legami
perversi tra autorità
locali e fabbriche
inquinanti le
impediscono il più delle
volte di agire. |
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LE
SANZIONI D'altra parte, le sanzioni per gli
inquinatori sono ridicole. Unilèver China e
Hitachi Construction Machinery Company,
sorprese lo scorso settembre da ispezioni a
sorpresa a scaricare sostanze chimiche non
consentite, se la sono cavata con multe da
150.000 yuan: poco meno di 14.000 euro. La
massima sanzione prevista è un milione di
yuan, neanche 70.000 euro: l'hanno fatta
pagare alla ditta che nel 2005 aveva
rovesciato 100 tonnellate di benzene nel
fiume Songhua, avvelenando fino in Russia.
Più che a inquinare, insomma, si rischia a
manifestare contro gli inquinatori. Nel
gennaio del 2006 nove agricoltori dello
Zhejiang furono infatti condannati con pene
fino ai 5 anni di carcere, e anche dal
Guanxi sono filtrate notizie sull'arresto di
contadini che avevano protestato contro una
cartiera. |
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