|
|
Forum aperto a
tutti coloro che hanno qualche
cosa da dire, qualche argomento
da proporre, |
o vogliono solo esprimere
approvazioni o critiche su tutti
gli argomenti trattati in questo sito. |
Argomento |
Autore |
Data |
Commenti |
Leggi |
|
|
|
EUTANASIA |
FB |
21.03.08 |
2 |
VAI |
|
MOSCHEA DI
BOLOGNA |
FB |
04.09.07 |
2 |
VAI |
|
BOLOGNESI,
SVEGLIA! |
FB |
04.09.07 |
2 |
VAI |
|
DOPO LA MADONNA, TOCCA A
PADRE PIO |
FB |
23.08.07 |
2 |
VAI |
|
|
|
L'ALTRO VOLTO DELL'AMERICA -
CALIFORNIA |
Ercolina |
27.06.07 |
5 |
VAI |
|
|
|
ARIA
DI CENTRO dal sito Lisistrata |
G.Garzoli |
06.05.07 |
2 |
VAI |
|
La
verità dopo 60 anni |
Mauro |
26.12.06 |
5 |
VAI |
|
Conflitto
di interessi. |
Claudio |
30.10.06 |
5 |
VAI |
|
Perchè
Berlusconi vota con Prodi? |
PaoloT |
22.08.06 |
1 |
VAI |
|
E se la Sgrena moriva? |
Fausto |
24.08.06 |
1 |
VAI |
|
|
|
EUTANASIA |
FB |
21.03.08 |
2 |
SCRIVI |
|
Testo
della lettera inviata a LIBERO,
LISISTRATA e LEGNOSTORTO |
|
l'articolo
di Renato Farina su “Libero” mi
da modo di riflettere sulla
legalizzazione dell’eutanasia.
In
Francia la signora Chantal
Sébire, colpita da un tumore
facciale deturpante e doloroso,
si è tolta la vita dopo che un
tribunale le
aveva negato la morte assistita.
In
Belgio lo scrittore Hugo Claus,
da tempo malato di Alzheimer ha
deciso di porre fine alla sua
vita e l’ha fatto con
l’assistenza
medica, poiché in quel paese
l’eutanasia è permessa.
Farina si dichiara convinto che
lo scrittore non sia stato in
grado di connettere e quindi gli
altri abbiano deciso per lui.
Si deduce quindi che lui è
contrario all’eutanasia perché
si presterebbe agli abusi dei
parenti che si vogliono liberare
di un fardello,
commettendo un omicidio.
Purtroppo anche Farina, come
quasi tutti coloro che
affrontano questo problema, non
valuta la cosa in linea di
principio, ma parla solo
del rischio di abusi. Eppure tutti i giorni siamo
esposti al pericolo di abusi
senza che nessuno osi mettere in
dubbio i diritti. Parlo delle
automobili,
delle armi, dei coltelli e di
tutto ciò che può nuocere se non
ne viene fatto l’uso
appropriato.
Per
l’eutanasia dovrebbe valere lo
stesso principio.
Il
paradosso francese è che il
tribunale ti permette di non
curarti e di non nutrirti e di
porre quindi fine alla tua vita
dopo parecchi
giorni di fame e sofferenze nel
più totale degrado della dignità
umana, ma non ti permette di
fare la stessa cosa in modo
sereno e
dignitoso con una soluzione che
trova il suo epilogo in pochi
minuti.
Alcuni parlano a
sproposito della sacralità della
vita.
Questo attributo, esclusivamente
di origine religiosa, non è
incompatibile con l’eutanasia
laica.
L’eutanasia, come l’aborto ed il
divorzio, non sarebbe
obbligatoria.
E
poi se la vita è sacra non credo
che questo presupposto venga
avvalorato da una morte orrenda.
Ciò
che dovrebbe essere quindi posto
come fondamento ad ogni
ragionamento è il diritto
all’autodeterminazione
dell’uomo.
Ecco
perché mi risulta impossibile
accettare la regola che l’uomo
possa determinare il corso di
tutta la propria vita ma non
possa
decidere anche il momento in cui
questa vita debba arrivare al
suo termine.
Mi
chiedo perché, persone che hanno
avuta una vita onesta e
dignitosa, un posto rispettabile
nella società, che hanno creato
una
famiglia, che hanno cresciuto
dei figli, che insomma si sono
accollate tutte le
responsabilità senza che nessun
apparato dello
stato si sia preoccupato più di
tanto di gestire la sua vita,
possano trovarsi nella
situazione in cui degli estranei
si permettono di
valutare così pesantemente la
decisione riguardante la loro
morte.
Mi è
capitato, fortunatamente poche
volte, di vedere in ospedale
delle persona anziane
maltrattate, trascurate,
sofferenti tra
l’indifferenza di chi li
circonda e mi sono chiesto che
ruolo possano aver avuto nella
comunità in cui hanno vissuto
quando avevano la
salute e la possibilità di
decidere.
Egoisticamente ho pensato, come
fanno molti di noi, che la morte
avrebbe dovuto raggiungermi nel
sonno, senza esserne
consapevole, o perlomeno senza
soffrire e con il conforto delle
persone a me care.
Ma
coloro che vedevo non avevano
avuto questa fortuna e mi sono
chiesto se questa era una cosa
giusta, se questa fine è ciò
che
si erano meritati oppure no.
Ed
allora chi può sindacare qual è
il valore della vita per ognuno
di noi?
Forse un giudice che è lontano
anni luce dal problema
dell’interessato?
Assolutamente no!
Forse lo può fare un legislatore
che ragiona in modo generico
certamente influenzato da dogmi
e pregiudizi?
Assolutamente no!
Io
ritengo che solo il diretto
interessato possa fare una così
tragica valutazione.
Ed in questa tragicità possa
trovare la pace e la serenità
che la vita in quel momento gli
sta negando.
Amo
la vita ed è proprio per questo
che non vorrei distruggere
quanto di buono mi ha dato con
una morte
che
mi faccia maledire il giorno in
cui sono nato.
|
|
scrive
Gemino |
21.03.08 |
Che
ne penso? tutto il male
possibile ,già negli ospedali è
praticata, se sei vecchio , se
sei alcolista ,drogato ,o un
reietto della società è
difficile che trovi un posto
letto ,e se lo trovi neanche ti
curano o ti lasciano morire
,almeno si libera il posto
figuriamoci se approvano quella
legge ti fanno fuori subito
|
|
scrivo |
22.03.08 |
Ho
l'impressione che tu faccia una
leggera confusione. Mi parli degli
omicidi che vengono praticati negli
ospedali di cui tutti sono a
conoscenza, io compreso. Tu credi
che lo sappiano anche i magistrati?
Ti sembra che facciano qualche cosa
per rimediare o che facciano finta
di nulla? Ma questa non ha niente a
che vedere con l'eutanasia. Anch'io
sono contrario a togliere la vita a
chi non lo chiede. Io sto parlando
di suicidio (assistito). Nessuna
legge vieta il suicidio. E' vietato
assistere ed aiutare un suicida.
Quindi è la forma che viene
sindacata non la sostanza. Se negli
ospedali non vengono assistiti i
derelitti, è solo colpa del sistema
che non lo fa anche se la
Costituzione lo garantisce.
L'eutanasia è un'altra cosa. |
|
scrive
Maria |
22.03.08 |
Sono
assolutamente contraria
all'eutanasia. Nessuno, neanche
noi stessi, ha diritti sulla
vita, soprattutto su quella
degli altri. E' un mondo che fa
paura quello in cui anche solo
ci si pongono queste domande.
|
|
scrivo |
22.03.08 |
La tua
risposta mi fa pensare che non hai
molta esperienza di familiari che
sono morti tra le sofferenze o che
si sono tolti la vita. Magari con il
tempo riuscirai a capire anche tu e
non sarai così categorica nelle tue
convinzioni. Nessuno deve avere
diritti sulla vita degli altri. Ciò
di cui parlo io è della pietà che
normalmente viene riservata anche
agli animali (un cavallo azzoppato
si abbatte per non farlo soffrire),
pietà che l'uomo sofferente non ha
il diritto di avere. Il mondo ti fa
paura per delle domande? E'
preferibile vivere nell'ipocrisia?
Prova allora a chiederti come mai
muoiono milioni di bambini
nell'indifferenza generale, compresa
la tua e la mia. Queste sono le
domande che dovresti porti. |
|
scrive
Gemino |
22.03.08 |
Io
non so se ce l'ha con me o con
maria ma ti assicuro che non si
gioca con la vita , e che magari
un parente può essere d'accordo
e un altro no, come nel caso
della donna americana non
ricordo il nome ma il marito
fece praticare l'eutanasia
togliendo l'alimentazione
artificiale contro la volontà
dei genitori ,un dolore più
atroce non poteva povocarlo ,poi
le tragedie familiari ,senza
entrare nel mio merito, le
passano tutte le famiglie
,nessuna eslusa purtroppo non
siamo dei o indistruttibili o
perfetti
|
|
scrivo |
22.03.08 |
Ma tu
veramente pensi che io abbia voglia
di giocare con la vita? Ciò che
affermo vale soprattutto per me. Non
intendo assolutamente imporlo agi
altri. Ognuno deve essere libero di
fare le propri scelte. Questa è la
mia scelta e ti assicuro che mi da
molta serenità. Come disse
Montanelli non ho paura di morire ma
della morte. Nessuno può dirmi come
devo morire. Sarà, spero,
esclusivamente una mia scelta. Non
confondere anche tu i soprusi con i
diritti. PS: Non portarmi esempi di
cose che hai letto sui giornali.
Sono scritte da giornalisti che ti
fanno vedere le cose come le vedono
loro. Parlami piuttosto delle tue
esperienze. Solo queste possono dare
la misura di quanto siano
equilibrate le tue valutazioni. |
|
scrive
Ambrarosa |
22.03.08 |
Eutanasia e aborto sono omicidi
volontari e come tali punibili
dal codice penale. Uno Stato che
legiferi per regolarli è, senza
se e senza ma, uno Stato
omicida. Secondo me.
|
|
scrive
Marco Cavallotti |
22.03.08 |
Ho di
fronte, per motivi familiari, un
paio di esempi che mi hanno fatto
pensare a lungo al problema. Tanto
più che una delle persone in
questione, superati i 93 anni ma in
condizioni di salute del tutto
inaccettabili, mi ha espressamente
dichiarato che "se mi dessero un
bottone per finire in pace" non
esiterebbe un istante. Ma inchiodato
come è a un letto, resta
indefinitamente ostaggio del suo
corpo... Ecco, lasciateci almeno il
diritto al suicidio, senza
rendercelo impossibile e senza fare
in modo che, paradossalmente,
possiamo decidere di smettere di
vivere solo quando siamo abbastanza
giovani e in forze per dare
attuazione al nostro desiderio...
|
scrive
Ambrarosa |
22.03.08 |
Nessuno vuol togliere
all'individuo la libertà di fare
di e su sé stesso ciò che vuole,
ma non si può pretendere che
altri compiano un omicidio per
aiutarci. D'altra parte si può
concedere per legge la libertà
di compiere un omicidio anche
solo per andare in aiuto di
altri che espressamente ce lo
chiedono. La libertà ha i limiti
dell'umana natura.
|
|
scrive
Gianni Ghibellino |
22.03.08 |
Le
possibili risposte agli "infiniti
problemi" che - anche solo scavando
appena sotto la superficie, si
impongono con prepotenza
all’attenzione pure di chi non vuole
vederli - non accettano, per
fortuna, soluzioni assunte sull’occasionalità
delle onde lunghe emotive, spesso
devastanti: * i significati della
vita, della sofferenza e della morte
- per l’individuo e per la società -
ed i relativi “tabù” * la terapia
del dolore * le cure palliative *
l’accanimento terapeutico e
l’eutanasia passiva: * l’eutanasia
attiva * il consenso e il silenzio
assenso: del malato e/o dei
familiari * la solitudine o
l’accompagnamento del malato
terminale p.s. Mi sembra tuttora
opportuno che l'accetta continui ad
essere maneggiata solo dal
boscaiolo. g...g |
|
scrivo a
Ambrarosa |
22.03.08 |
Complimenti per le tue certezze.
Pensa che neanche il Papa si è
permesso di dire che l'Italia è
uno stato omicida, avendo
legalizzato l'aborto.
Probabilmente tu ne sai di più.
A proposito di aborto, visto che
hai sollevato il problema, ti
chiedo se: - davanti ad una
bambina di 12 anni messa incinta
da un pedofilo e che deve
rinunciare alla propria vita di
adolescente e a tutto ciò di cui
ha diritto per fare la madre; -
davanti ad una diagnosi che ti
informa di avere in grembo un
bimbo che nascerà cieco e
deforme e che avrà una vita di
sofferenza; - davanti ad una
donna stuprata da un branco di
animali che metterà al mondo un
figlio di cui non conosce il
padre e che per tutta la vita le
ricorderà il torto subito; -
davanti ad una suora violentata
nei suoi luoghi di missione che
vede stravolta la sua vita di
cui aveva fatto dono a Dio; -
davanti ad una mamma che resta
incinta venti volte perché ha
sposato un energumeno che la usa
come una pattumiera; - davanti a
tanti altri casi in cui la donna
non viene considerata un essere
umano ma solo una fattrice al
pari di una mucca... ... non ti
viene qualche dubbio? Per loro
non provi nessuna pietà? E non
faresti nessuna eccezione? Non
pensi che anche loro abbiano
diritto ad una vita "normale" o
pensi che debbano subire
serenamente ma per sempre le
conseguenze delle violenze
subite? Banale ma inevitabile
dirti: se capitasse a te sei
sicura che avresti ancora le tue
ferree convinzioni?
|
|
scrive
Leone 20 |
22.03.08 |
E' un
grosso problema che spesso viene
affrontato in modo poco corretto.
Chi di noi ha avuto davanti a se un
parente stretto gravemente ammalato
e sofferente e di fronte al Medico
che diceva... sa con qualche
iniezione di antibiotico la
polmonite regredisce, ma
prolunghiamo solo l'agonia e le
sofferenze... Cosa ha saputo
rispondere prendendo il coraggio a
quattro mani.....Dottore lasciamo
perdere...... E' forse condannabile
un figlio che risponde così al
Medico davanti al Padre morente per
una malattia incurabile. Non
condanno nessuna forma di Eutanasia,
sono Cristiano e Cattolico e credo
profondamente, ma non riesco a
condannare una persona che chiede di
morire dignitosamente. Pensiamo un
po' anche ai parenti della persona
che soffre e che desidera morire con
dignità, è una croce che tutti i
giorni bisogna portare con santa
rassegnazione che spesso consuma
dentro. Forse non sono riuscito dire
con lo scritto quanto sento dentro
di me, ma è difficile trovare le
parole giuste per esprimere un
parere su questo argomento. |
|
scrive
Ambrarosa |
22.03.08 |
Io
non ne so di più o di meno, so
quello che penso e lo dico. In
quanto a tutti i casi che
elenchi non escludo che, se ne
fossi stata oggetto, forse avrei
ceduto per la soluzione più
comoda, ma non avrei coinvolto
altri a prendere per me le mie
decisioni. Uno stupro è un male
inguaribile anche se se ne getta
il frutto, anzi ad un dolore si
aggiungerà un rimorso, una
gravidanza dura 9 mesi e un
figlio vivo si può affidare a
chi sarà felice di allevarlo e,
forse, potrebbe addirittura
cancellare il ricordo dello
stupro invece di pensare che
rimarrebbe come sua
testimonianza. La scienza
cammina e potrà presto trovare
rimedi migliori di un omicidio,
basterà indirizzarla verso una
ricerca corretta come, per
esempio, una sempre più efficace
terapia del dolore ed altri
rimedi. Detto questo, lungi da
me dal condannare l'operato di
chi dovrà rispondere delle
proprie azioni solo alla propria
coscienza.
|
|
scrivo a
Ambrarosa |
22.03.08 |
Noto con
piacere che siamo d'accordo. "ma
non avrei coinvolto altri a prendere
per me le mie decisioni." E'
proprio ciò che io desidero. Non
voglio che qualcuno decida per me
della mia vita, né Stato, né Chiesa.
Io voglio decidere se abortire (se
fossi donna). Io voglio decidere se
morire (se non fossi in condizioni
di vivere dignitosamente). Tutto
qui. |
|
scrive
Gianni Ghibellino |
22.03.08 |
Un
po' più di misura andrebbe
certamente meglio: l' "erba
voglio" continua a non crescere
nemmeno nel giardino d'un re.
|
|
scrivo a
Gianni Ghibellino |
22.03.08 |
Caro
gigi, sentirti parlare dell'erba
voglio mi ricorda tanto l'età di
dieci anni. Da allora però ne sono
passati più di cinquanta e quindi
l'ipotesi di non aver capito che
cosa voglio dalla vita mi fa pensare
di averla passata inutilmente.
|
|
scrive
S.W.A.T. |
23.03.08 |
Un
Leone non uccide suo fratello
ferito nella savana. Lo lascia
morire. Una Persona deve
disporre DELLA SUA VITA. Anche
in punto di morte. Impossibile
COSTRINGERE un'altra Persona a
dare la morte. A diventare
assassino per legge. LA
SOFFERENZA fa parte della storia
degli Uomini, degli Animali. Con
il lurido principio di dare la
morte legalmente per alleviare
la sofferenza, innumerevoli
"parenti" hanno goduto delle
eredità del sofferente. Vale
anche per l'aborto. Impossibile
COSTRINGERE un'altra Persona a
dare la morte. A diventare
assassino per legge. E non sono
un cattolico. Lasciate la Vita
alla Vita. Non fate come quel
cadavere della Bindi che
professava la macellazione umana
per la "donazione degli organi"
(silenzio/assenso) 6 ore prima
della morte, una denuncia che
feci per primo e per cui mi
diedero del nazista sul forum di
Forza Italia...
|
|
scrivo a
S.W.A.T. |
23.03.08 |
Non so
se tu vivi nella savana, ma ti
assicuro che la legge della natura
permette agli animali di mangiarsi
mentre sono ancora vivi. Quindi
lasciamo perdere.
Nessuna
legge potrà mai costringere qualcuno
ad ammazzare un altro né per
l'aborto (esiste l'obiezione di
coscienza), né per l'eutanasia.
Semmai la legge o la religione
costringono tutti i giorni degli
esseri umani ad ammazzarne degli
altri per fini molto meno nobili di
quelli di metter fine alle
tribolazioni di chi soffre (vedi
guerre e fanatismi vari).
Se, come
dici, una persona deve avere potere
sulla sua vita, non vedo
contraddizione con il potere di
metterci fine.
Non solo
i parenti di persone in fin di vita
hanno approfittato della loro
impotenza. Sembra che questo succeda
anche a persone in ottima salute.
Quindi
ritengo che l'appellativo di nazista
che ti è stato affibbiato sul forum
di Forza Italia sia esagerato. Io mi
sarei limitato ad invitarti a bere
di meno. |
|
TORNA SU |
|
|
BOLOGNESI,
SVEGLIA! |
FB |
04.09.07 |
2 |
SCRIVI |
|
Testo
della lettera inviata ai bolognesi. |
Ormai
tutti sanno che il Comune di Bologna
farà costruire una moschea sul
territorio comunale.
Forse
però non tutti sanno che non sorgerà
semplicemente una moschea ma una
vera e propria cittadella con tutte
le strutture che la renderanno
completamente autonoma: scuole,
ospedali, negozi, centri culturali,
sportivi e di spettacolo.
Tutto di
stretta osservanza musulmana.
Allego
uno stralcio del Protocollo d'Intesa
stabilito tra il Comune di Bologna e
l’Unione delle comunità ed
organizzazioni islamiche in Italia,
per la realizzazione del Centro di
Culto Islamico. Ho aggiunto qualche
commento personale.
(LEGGI)
Se lo
trovate interessante e siete
bolognesi, vi invito a girarlo ad
altri bolognesi per conoscenza.
Anche se ciò non cambierà le cose
perché i "padroni della città" hanno
già deciso senza chiedere il parere
dei cittadini.
Ma se
non siete bolognesi, non pensate di
cavarvela così facilmente. Presto il
problema arriverà anche da voi. . |
|
scrive
Lucci Enrico Maria |
04.09.07 |
Sono
particolarmente affezionato alla
città di Bologna dove ho abitato
dal 1976 al 1983 per svolgere il
mio lavoro.
La
ricordo piena di gente
tranquilla, cordiale. Ricordo
Via Indipendenza dove ,negli
intervalli del turno di notte
andavamo a prendere il caffè nei
bar stracolmi di clienti fino
oltre all'una e trenta. Città
opulenta. Poi, a poco a poco
,con la venuta degli
extracomunitari scese come un
coprifuoco. Quando si
percorrevano di notte i portici
delle vie del centro ci si
imbatteva in gruppi di magrebini,
di musulmani, ecc che facevano
temere per la propria
incolumità.
Ho
letto di coltellate notturne
distribuite in Piazza Nettuno.
Ho
visto personalmente i negozi del
centro con due extracomunitari a
fianco della porta ,quasi a
sorvegliare proprietario e
clienti.
E
veniamo alla città dove abito.
Sto
in un antico borgo medioevale.
Da
ragazzino vi ho visto le scene
tipiche del "sabato del
villaggio" leopardiano.
Ho
veduto veramente la donzelletta
venire dalla campagna in sul
calar del sole, ho visto i
ragazzi che giocavano sulla
piazzola in frotta, ho sentito
,al sabato sera, un falegname
che aveva il laboratorio annesso
al'abitazione, vicino a casa mia
,lavorare fino a tardi. "Odi il
martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol che veglia della
chiusa bottega alla lucerna e
s'affretta e s'adopra di fornir
l'opra anzi il chiarir
dell'alba".
Ho
vissuto in Paradiso e, quando
ritrovo qualcuno degli abitanti
ormai anziani di quel borgo ci
commuoviamo profondamente
ricordando quei tempi.
Ora
,di sera ,da un palazzaccio
posto di fronte a me si sente :"Allaaaaaaah,illallaaaaaah"
.sono loro che compiono le loro
cerimonie, il prato dove
giocavano i ragazzi è stato
recintato, non conosciamo
nessuno, ognuno fa vita a sé.
Hanno trasformato la vita in un
mostro a loro misura.
E
noi dobbiamo tacere, subire la
loro presenza le loro moschee i
loro diritti le loro pretese.
Quando guardo quel borgo non
posso fare a meno di esclamare:
"Vi
ravviso o luoghi ameni in cui
lieti in cui sereni i dì passai
della prima gioventù
Cari
luoghi io vi trovai, ma quei dì
non trovo più" (da La Sonnambula
di Vincenzo Bellini).
|
|
scrive
Flaber |
05.09.07 |
Ho letto
la tua lettera piena di nostalgia
per i tempi in cui c'era forse più
miseria, ma anche più rispetto e
dignità e purtroppo succede anche a
me di trovarmi talvolta in questo
stato d'animo.
Mi dico
che ciò che mi manca sono forse gli
anni della mia gioventù, ma
osservando obiettivamente non posso
non notare che la promiscuità che
sta avanzando nel nostro paese,
anziché sfruttarne la comunità di
ingegni che nel lontano passato sono
stati fonti di arricchimento ed
hanno creato la cultura e
l'intraprendenza degli italiani, ci
sta portando ad una lenta ma
inesorabile perdita di identità, ma
soprattutto alla perdita di ideali e
di legittime aspirazioni,
specialmente da parte di molti
giovani, a causa della omologazione
dei diritti che non rispettano il
merito ma solo l'appartenenza.
Evidentemente le situazioni francese
e inglese non hanno insegnato niente
ai nostri governanti che proseguono
imperterriti sulla via del buonismo
che suona come melodia alle orecchie
di chi ha deciso e dichiarato che il
loro programma prevede di
"conquistarci con le nostre regole e
sottometterci con le loro".
A
proposito, non ho capito dove abiti.
Io sono trentino, nato e vissuto a
lungo ad Arco di Trento, un borgo
medioevale che considero un paradiso
(guarda il caso), dove conto di
tornare quando ho finito il mio
peregrinare. Spero solo di non
trovare come te il Muezzin urlante.
Ogni tanto mi viene da pensare che
forse il mio tempo è esaurito e che
nulla mi impedisce di chiudere qui.
Ma poi torna l'ottimismo e la
fiducia in me stesso ed allora penso
come Dante: "Non ragioniam di lor,
ma guarda e passa". |
TORNA SU |
|
|
DOPO LA MADONNA, TOCCA A
PADRE PIO |
FB |
02.09.07 |
2 |
SCRIVI |
|
Testo
della lettera postata su Lisistrata |
Era del
tutto prevedibile che la vicenda
della Madonna murata a Milano non
fosse il semplice atto di uno
squilibrato ma solo il primo di una
serie di intolleranze nei confronti
della nostra religione da parte di
musulmani che vivono a vario titolo
in Italia. Infatti ora abbiamo la
decapitazione di due statue di Padre
Pio avvenuta ad Afragola da parte di
un clandestino extracomunitario
musulmano.
Purtroppo c'è molta gente e
soprattutto le autorità che non si
rendono conto di quanto gravi siano
questi episodi ed a quali conflitti
sociali ci potranno portare.
Arriveranno a capire ed a prendere
drastici provvedimenti prima che
questi fanatici comincino a
decapitare i preti? |
|
scrive
Albertopancheri |
03.09.07 |
Ma
siamo proprio sicuri che le
"autorità" non si rendano conto?
Se pensiamo a ciò che scriveva
prima Oriana Fallaci,più
recentemente Bat Yeor, circa l'Eurabia
e cioè sul "come l'Europa sia
diventata anticristiana,
antioccidentale, antiamericana e
antisemita" i conti tornano. Bat
Yeor documenta, passo dopo
passo, ciò che è stato permesso
e ha preso piede negli anni
grazie anche e soprattutto alla
Commissione europea. Guarda un
pò, ultimamente chi ne era il
presidente? Ma il nostro caro
attuale capo del Governo! Una
domanda: perché anche su
qualsiasi stupidaggine si
indicono referendum, mentre i
cittadini non vengono
assolutamente interpellati circa
eventi che stravolgono loro la
vita come il permettere
l'immigrazione selvaggia,
assolutamente non gestita
secondo un minimo di buonsenso,
incentivata da mille e una forma
di "assistenza" sul territorio
italiano e con spese alle stelle
che gravano sulle nostre spalle?
Perché un vecchietto che ha
lavorato una vita apportando
benefici alla nostra comunità
non può farsi rifare i denti a
spese dell'"assistenza" (
25.000- 30.000 euro) e invece
all'ultimo arrivato si erogano €
500,00 mensili, casa popolare,
telefonino ultimo modello, abiti
firmati "altrimenti non si
integra", cosa che non intende
proprio fare né ora né mai ece
lo fanno capire in tutte le
lingue? La mia opinione è che il
trattato di Schengen sia stato
spinto e attuato per tutt'altri
motivi di quelli allora
presentati con l'equazione "+
libertà di circolazione in Eurpa=
+ integrazione tra gli europei".
Oggi tutto ciò mi appare per
quel che è, cioè aprire
autostrade all'invasione
islamica. Del resto, i "Frateli
Musulmani" ce l'hanno ripetuto
tante di quelle volte e in tante
di quelle occasioni proprio
perché vogliamo essere sordi e
ciechi. E adesso ci meravigliamo
se hanno l'arroganza di
spadroneggiare a casa nostra,
certi di potersi permettere
questo e altro?
|
|
scrive
andrea ms |
03.09.07 |
Noi
italiani.....abbiamo davvero la
testa dura. Flaber, anch'io mi
chiedo quando i miei concittadini
capiranno cosa sta succedendo nel
mondo, quando capiranno il vero
significato di questi atti. Atti che
anticipano chiaramente che un giorno
le teste tagliate potrebbero essere
quelle dei preti viventi. Sperimento
continuamente la paura della gente a
prendere posizione. Non è certo la
prima volta che mando e-mail ad
amici e conoscenti chiedendo
l'adesione a petizioni. Normalmente
non risponde nessuno. Sono tutti
sempre troppo impegnati. Oppure ti
rispondono e ti danno ragione, ma ti
dicono che non hanno dormito la
notte per colpa delle immagini di
teste mozzate che hai inoltrato
nelle loro mailbox. Ormai penso che
avesse ragione la Fallaci quando
sosteneva che i media dovrebbero
mostrare la cruda realtà e mostrare
le teste mozzate dai figli di Allah.
Sì, non ci dormi la notte, ma almeno
TI SVEGLI DAL TORPORE ! Questo detto
da uno come me che non ha mai
apprezzato i TG che costruiscono i
servizi su dettagliate immagini di
pozze di sangue... Intanto però se
vai a riguardare le petizioni
inoltrate ai conoscenti, le firme
non ce le mette mai nessuno. Sveglia
ragazzi: questo mondo sta andando a
p*****e! TUTTI STANNO A GUARDARE E
NESSUNO FA NULLA. Così per Mohammed
Hegazi, che rischia di essere ucciso
per essersi convertito al
Cristianesimo. Così per Carlo
Parlanti, accusato ingiustamente di
stupro nei democratici USA, così per
Magdi Allam che rischia la pelle per
difendere i nostri diritti ecc. ecc.
La gente pensa che le disgrazie
tocchino solo agli altri. Bisogna
cominciare ad entrare nell'ottica
che un giorno il Mohammed Hegazi, il
Carlo Parlanti, il Magdi Allam, ...,
di turno potremmo essere noi o
nostro fratello! |
|
scrive
bolognasicura |
10.09.07 |
Che
dire. Non ho parole solo insulti,
d'altronde non bisogna meravigliarci
di come i Musulmani trattano le
altre religioni, gli unici a non
accorgersene sembrano i nostri
politici |
TORNA SU |
|
|
|
Pubblicato il
12/08/07 su Lisistrata |
Tulkas84 invia questo
fotomontaggio |
|
|
|
scrive
Venezia63jr |
14.08.07 |
Il guaio
e' che quando la cdl ritornerà per
prima cosa sistemerà i suoi conti
in sospeso,poi attuerà le riforme
proprie per reintegrare i
fuoriusciti,i giudici nemici,una
legge salvachissachecosa,e poi se ci
rimane tempo e voglia i problemi
degli italiani.ILLUSI,sono sempre
gli stessi se vi chiedono quale mano
o braccio vorreste che vi
tagliassero cosa rispondereste?destrao
sinostra per me pari sono.Bella
classe di politici che ci
ritroviamo,non se ne salva
uno,figurarsi forza italia che
prende nelle sue fila quel canchero
di gustavo selva,ma non si
vergognano,non hanno piu' pudore e
non applaudite perche' non c'e'
niente da rallegrarsi,questi che
arrivano sono quelli che hanno
sempre finanziato la libia e la
tunisia,e hanno chiesto a gran voce
di revocare l'embargo.Cretini. |
|
risponde
Tulkas84 |
15.08.07 |
1- Selva
è di AN.
2- La cdl ha fatto più di 30
riforme, e la prima cosa che farà
una volta ritornati sarà abbassare
le tasse (come aveva già fatto)...
ma ovviamente le abbasserà solo a
berlusconi tu dici...
3-La libia ci ha sempre rifornito di
gas, ma grazie all'ultimo governo
abbiamo differenziato
l'approvvigionamento (accordi con
russia, nuovo mmetanodotto da
turchia, e gas dal bahrein o qatar
-non ricordo bene- via mare...) così
non saremo più soggetti a ricatti.
Chiedi poi a Gheddafi cosa pensa di
calderoli!
4- cretini a chi? vaffanculo! |
|
scrive
Venezia63jr |
16.08.07 |
Intanto
dove e' finita la tua foto nella
pagina,poi sappi che comunque le
tasse lui le abbassa ma le regioni e
i comuni non sapranno da dove
prendere la liquidita',non lo sanno
adesso figurati dopo,il tuo
berlusconi fa le leggi per chi e'
piu' furbo e sa evadere le tasse,il
tuo berlusconi non ha mai spiegato
il motivo della sua uscita in
politica,il tuo berlusconi ha piu'
debiti di chiunque altro in italia
ma facendo le leggi a proprio favore
non e' possibile saperlo,vieni a
vedere i privati come boccheggiano
perche'non riescono a varsi valere
nei fallimenti e devono chiudere
perche' senza soldi non possono
andare avanti,vedi le leggi che ha
fatto e chiunque puo' fare
l'industriale tanto c'e' il governo
che finanzia.Apri gli
occhi,testone,siamo alla
bancarotta,se tu sei uno dei furbi
che riesce ad approfftittarne
capisco la tua debolezza per il
berlusca,ma se sei uno qualunque
allora capisci che tutti i partiti
prendono per il culo e non c'e
bisogno di andare alla bocconi per
sapere amministrare una nazione.Siamo
italiani,sappiamo parlare e
parlare,parlare anche i colpi di
stato li abbiamo fatti davanti un
piatto di spaghetti,comunque ho piu'
anni di te,ho visto e vedo piu' cose
di te,faccio un lavoro dove vedo
tutto quello che tu non vedi e mi
arrabbio quando sento gente che
acclama uno che ha fatto i soldi con
la mafia e fa il furbo perche'
parlamentare,non ha dato lavoro a
nessuno anzi ha persino bloccato la
concorrenza,si sei uno sprovveduto o
sei un furbo ad acclamare un tipo
come questo e soci e rossi e verdie
e neri. |
|
risponde
Tulkas84 |
16.08.07 |
berlusconi ha spiegato 1000 volte
perchè è entrato in politica! glielo
hanno chiesto milioni di italiani
per salvarli dal pericolo rosso nel
dopo tangentopoli, salvare la
libertà compromessa, preservare i
valori in cui crede... perchè
altrimenti un 70enne che ha tutto
dovrebbe sbattersi 18 ore al giorno!
"L'Italia è il Paese che amo. Qui ho
le mie radici, le mie speranze, i
miei orizzonti" questa sua frase
riassume tutto.
Tutti quelli che fanno impresa
votano berlusconi, e se non lo hanno
fatto lo faranno dopo quello che ha
fatto prodi! mentre i grandi
industriali che prendono i soldi
dallo stato sono tutti con prodi,
vedi prime file di confindustria,
fiat, banche...
Bloccato la concorrenza? ma se la tv
privata e la distribuzione
cinematrografica non esistevano
neppure!
E poi di che debiti parli? che legge
vieta di parlarne? cosa?
L'aumento di tasse della sx è dovuto
ha un'enorme aumento della spesa
pubblica (che ha passato il 50% del
pil!) tenuta sotto controllo dalla
dx in un periodo nero, col risultato
che aumentano le tasse (non puoi
dire che sono meglio di berlusconi). |
|
scrive
Venezia63jr |
16.08.07 |
Non è
che tu sei uno dei boys di forza
italia?mi sembri un invasato,cosa ti
rode?il tuo berlusca e' entrato in
politica perche' altrimenti gli
facevano il mazzo visto che craxi lo
aveva aiutato a innalzare il suo
network e le acquisizioni
editoriali,e anche qui si prende del
mafioso perche' craxi era siciliano.A
me di berlusca non frega niente,mi
da profondamente fastidio vedere
gente che all'estero non conta
niente affossare l'italia,io non
credo ne a destra ne a sinistra
invece tu ti p disperi,per chi?per
delle nullita' che sanno che se
vanno all'estero gli ridono in
faccia,troppo facile fare i giochi
in casa,lasciati ingannare dalla
prosopea casalinga che noi siamo
grandi,cullati nell'illusione di
essere un grande statista e un
grande industriale,si vede che tu
sei di parte e finche' la pensano
come te non cambiera' niente,oppure
tu di questo stato di cose ne
apporoffitti al pari del tuo
pigmalione.Non c'e' futuro in questa
italia,in cui tutti credono che sia
colpa degli altri ma nessuno fa
niente per il cittadino,nessuno ha
mai detto di lasciare stare le beghe
di partito e di lavorare per la
comunita',prima risolvere i propri
problemi e poi se c'e' tempo pensare
alla nazione.Siamo noi che paghiamo
berlusca sia a livelllo politico che
sociale,mettitelo bene in testa chi
fa politica almeno in italia non
brilla certo per onesta',non importa
se lo dice l'opposizione,della sua
professione di fede me ne frego sono
i fatti che contano e lui non ha
fatto niente,illuso.Le statiche
tientele per te a me basta vedere la
realta' e i fatti che mi accadono
tutti i giorni per sapere se cambia
qualcosa e con gente come te non
c'e'speranza. |
|
risponde
Tulkas84 |
16.08.07 |
Berlusconi non ha fatto niente?
ridicolo.
Disonesto? a me risulta incensurato.
Lo ha aiutato cosa? come? mafioso?
In base a cosa dici questo, x
sentito dire? Repubblica?
sarò illuso e invasato ma Berlusconi
è stato l'unico nella storia ha
finire una legislatura, il suo
governo è styato il più operoso di
sempre e poi vedo quello che ha
fatto
Ti elenco un po' di riforme e spero
non mi dirai ancora che sono state
fatte tutte per gli interessi di
berlusconi...
- Riforma della seconda parte della
Costituzione Legge Obiettivo per le
Grandi Opere Riforma della Pubblica
Amministrazione e Codice
dell'Amministrazione Digitale
- Riforma della disciplina del
lavoro (legge Biagi) Riforma del
Fisco: no tax area, riduzione
aliquote, abolizione della tassa di
successione e donazione Riforma
delle Pensioni e aumento delle
pensioni sociali
- Riforma della Scuola Riforma della
Docenza Universitaria Riforma degli
Enti di Ricerca
-Abolizione del Servizio militare obbligatorio (dopo 143 anni) Fondo unico
per il Sud e Riforma degli incentivi
Riforma della disciplina
sull'Immigrazione
- Riforma del Diritto fallimentare
Prevenzione dei reati: poliziotto di
quartiere, antiterrorismo e lotta
alla criminalità Per l'impresa:
legge per le grandi imprese in
crisi, lotta alla contraffazione,
sostegno del made in Italy,
semplificazione norme e procedure,
riduzione del costo del lavoro e
delle imposte sul reddito delle
società
- Legge sull'impresa sociale e
defiscalizzazione donazioni per il
no profit Riforma del Diritto
societario Riforma del mercato
dell'energia
- Nuova legge elettorale e voto
degli italiani all'estero Riforma
per la modernizzazione
dell'agricoltura e della pesca
Riforma della Protezione civile
- Riforma dell'Ordinamento
giudiziario Nuova legge per la
tutela del risparmio e sulla Banca
d'Italia Disciplina del conflitto
d'interessi
- Riforma del sistema
radiotelevisivo Riforma del processo
civile Codice della nautica da
diporto
- Codice della navigazione aerea
Codice per la tutela dei beni
culturali Codice del consumatore
- Codice della strada e patente a
punti Codice della proprietà
industriale Codice delle
assicurazioni
- Codice dell'ambiente Codice degli
appalti Codice per la protezione dei
dati personali
Tu credi davvero che o Prodi o
Berlusconi è la stessa cosa? io no |
|
scrive
Venezia63jr |
16.08.07 |
Tutte
leggi che ha fatto solo alcune hanno
avuto corso,se fai le leggi ma non
vigili che vengano applicate a che
fare le fai?Poi,sono leggi ad
hoc,per gli amici,guarda caso per le
societa',per i ricconi dei yachts,per
le banche amiche,per la costruzione
delle grandi opere pubbliche del suo
ministro,i conflitti d'interesse che
non ha mai risolto,le assicurazioni
a cui andranno i tuoi e i miei
rsparmi(sempre se tu non sei
nullatenente),non c'e' una legge che
tuteli il cittafdino,solo le
societa' e i grandi delle SPA,i
polizziotti di quartiere per tua
informazione esistevano prima di
berlusca,non ha inventato niente
anzi li ha potenziati per fare
fronte alla mancanza di mezzi e
benzina.Qui non sto a difendere
Prodi,perche' questo ebete che si fa
chiamare professore e' un ignorante
di prima categoria,io sono deluso
perche' credevo che forza italia
sarebbe stato un partito nuovo,una
idea nuova con uomini nuovi che non
avevano passati trascorsi con i
vecchi partiti,invece annovera fra
le file i peggiori,persino
ex-rifondazione.Al sud ha fatto piu'
danni che bene,ha preso i peggiori
diciamo i soliti,non ha mai avuto il
coraggio di mandare al quel paese
tutti e tutto,anzi ha
tergiversato,e' un omuncolo che va
avanti grazie a coloro che lavorano
dietro le quinte adoperando la
tattica che gia' era in uso presso
gli americani.Non ha fatto mai
esternazioni a favore degli
usa,guarda caso sembra che in iraq e
afganistan ci siamo andati per fare
le crocirossine,non ha avuto il
coraggio di denunciare il fatto che
siamo in mutande pero' manda lo
stesso la gente in zona di guerra
senza le dovute cautele(vedi
nassirya),non ha coraggio.E non
venirmi a dire che lui come qualche
altro di piazzale loreto non sa
tutto o non e' consapevole di quello
che accade?Ognuno le sue
responsabilita'.E adesso continua a
difenderlo lui e tutti i partiti
amici e nemici,io sono per lo
sterminio dei politici in italia,io
non me la prendo con te,perche' so
che basta andare all'universita' per
sentirsi unti da grande scienza e si
scopre che gli altri sono degli
ignoranti,io mi vergogno a pensare
che la cultura viene dispensata a
pochi e quei pochi si vogliono
differenziare,tu per me non hai
scuse se peggio di un ignorante
perche' sai e taci.Omertoso.
informati ma i giornali nazionali
danno selva uscente da an ed
entrante in forza italia.Rifuggio
peccatori sto club.Ciao |
|
risponde
Tulkas84 |
17.08.07 |
Tengo a
precisare che non sono un
universitario, ma da buon bergamasco
lavoro da dopo il diploma. Preciso
poi che alle prossime elezioni
dovrei votare Lega (nonostante mi
senta "azzurrino"), in quanto non mi
fido totalmente di FI partito (solo
in Berlusconi credo ciecamente,
l'unico leader credibile e possibile
x la cdl, e negli eletti bergamaschi
che ho conosciuto), soprattutto x
gli eletti al sud ancora schiavi
della vecchia politica.
La stessa nascita dei circoli della
libertà avrebbe dovuto servire a
vigilare sui ns politici e fare
pressioni costanti... purtoppo devo
ammettere che l'obiettivo non è
stato raggiunto. (io stesso che mi
son sbattuto per l'organizz e la
nascita dei circoli non faccio parte
di nessun circolo, se non quello
online).
di selva non sapevo, prendo atto.
Poi ribadisco sulle riforme: dire
che quello fatto è stato fatto per
un solo uomo (credi che gli alleati
l'avrebbero permesso?) è a mio
giudizio pretestuoso e falso.
ciao
ps: non ho nulla contro di te,
condivido anche molto di quello che
dici (e mi stai pure quasi
simpatico), ma credo che non ci si
possa non schierare, e provare a
cambiare la politica con quel poco
di sano che c'è. |
|
scrive
Flaber |
18.08.07 |
E' molto
stimolante leggere di un paranoico
che da ad un altro dell'invasato.
Riempie poi il cuore e da molta
sicurezza apprendere le cose come
stanno da uno che "fa un lavoro da
dove vede tutto". (presumo viva in
paradiso)
Una cosa però mi rattrista.
Constatare che come sempre solo chi
si illude può rimanere deluso.
E quindi sorge spontanea la domanda:
è più stupido chi prima non aveva
capito nulla oppure chi adesso ha
capito tutto? |
|
scrive
Venezia63jr a Flaber |
18.08.07 |
La
discussione e' una forma di crescita
perche' io tramite la provocazione
cerco di capire con chi ho a che
fare in questo sito,giro parecchio
per i forums e i blogs e devo dire
che la faziosita' e' molto alta.Non
sono paranoico bensi' faccio una
professione che mi porta ogni giorno
ad avere a che fare con
magistrati,ordine pubblico,immigrati
e criminalita' minorile e
organizzata,quindi non sto in
paradiso ma vivo l'inferno di tutti
i giorni.I miei familiari lavorano
in proprio ed anche dipendenti
quindi conosco se le leggi vengono
applicate,ecco perche' contesto a
tulkas84 la sua fede in
berlusconi,vivo entrambi le realta,volevo
dire che nel primo messaggio la
parola "cretini" non era riferito a
quelli che scrivono ma tutti i
politici e consimili ma non ho
fermato la polemica per sana
curiosita'.Paranoico non mi dispiace
e' meglio di inutile.Grazie. |
|
scrive
Flaber - andiamo già meglio |
19.08.07 |
Ritengo
che la provocazione abbia un senso
se vuole essere costruttiva.
Onestamente non vedo niente di
costruttivo nelle tue parole.
Vedi, anch'io ho votato per
Berlusconi e per molti motivi. Non
ultimo perchè è un imprenditore,
come io sono sempre stato nella mia
vita, ed ha dimostrato di avere
delle capacità fuori del comune.
La mafia? Un ladro? Tutto da
dimostrare e comunque sempre
capacità fuori del comune. Sfido
chiunque a fare altrettanto.
E poi perché forse chi è già ricco
non cerca il potere per arricchire.
Detto questo però, dico anche che
non condivido tutto ciò che dice e
neanche certe prese di posizione
troppo filoecclesiali.
Certamente non lo ritengo in grado
di rimediare un quattro e quattr'otto
al malcustume, al parassitismo, alle
ruberie ed a tutte le altre
porcherie che hanno portato l'Italia
ad un debito pubblico colossale, ad
un apparato burocratico elefantiaco,
ad una magistratura borbonica e ad
una pletora di fannulloni mantenuti
dalla comunità.
Mi sono limitato a scegliere colui
che ritengo il meno peggio tra
coloro che ci vengono proposti.
Ciò che invece mi ha dato fastidio è
la tua aggressione verbale nei
confronti di una persona che crede
in qualcuno. Che male c'é? Tanti
credono in Dio. Che facciamo li
bruciamo?
Il rispetto delle idee altrui è il
fondamento della libertà e della
democrazia. I tuoi modi somigliano
più ai germogli della dittatura.
Comunque se ritieni di poter fare
meglio di Prodi e Berlusconi, ti
consiglio, anzi ti esorto, a
candidarti. Basta che tu convinca
qualche milione di persone della
bontà delle tue idee e ti faccia
eleggere.
Poi farai tutte le cose che
rimproveri agli altri e sicuramente
meglio di loro.
Cordiali saluti
PS: penso che l'inferno che
quotidianamente frequenti ti abbia
tolto la serenità di pensiero e
l'obiettività. Cerca di vedere le
cose dall'esterno, sono meno
condizionanti.
Sono anche curioso di sapere una
cosa: la tua punteggiatura creativa
è un vezzo oppure ha uno scopo
preciso? |
TORNA SU |
|
|
|
Testo
della lettera postata su Lisistrata |
Per un
articolo dove esprimeva le sue
opinioni sull'attentato di Via
Rasella, Feltri è stato condannato
per diffamazione dalla Cassazione al
pagamento di 45.000 euro.
Nonostante la sentenza della
Cassazione che attesta la
legittimità dell'attentato di via
Rasella, con il conseguenti eccidio
delle Fosse Ardeatine, e nonostante
la denuncia latente da parte di
Rosario Bencivegna, che ha
partecipato all'atto eroico, contro
chiunque metta in dubbio tale
verità, non ho nessun problema a
dichiarare che, A MIA OPINIONE,
l'episodio di via Rasella è stato un
atto vile e vergognoso e che i
riconoscimenti di stato conferiti
agli autori di questo che, sempre A
MIA OPINIONE, è stato un deliberato
assassinio, resteranno per sempre
una macchia sull'onorabilità delle
nostre istituzioni.
La
Costituzione garantisce ancora la
libertà di opinione e questa è la
mia.
Per chi
non fosse a conoscenza dei fatti che
si svolsero in Via Rasella, riporto
una ricostruzione che ritengo sia la
più vicina alla realtà.
(LEGGI) |
|
altra
lettera postata su Lisistrata |
11.08.07 |
LA
LEZIONE DI VIA RASELLA - Etica e
politica Pubblicato il 11/08/07 alle
01:56:40 EET da Admin Etica e
politica. La lezione di via Rasella
- Dino Cofrancesco L’OCCIDENTALE
10/8/2007
http://www.loccidentale.it/node/5423
Nelle
mie lezioni di Storia del pensiero
politico, per spiegare la differenza
tra etica, politica e diritto,
ricorro spesso al caso di Via
Rasella. A mio avviso, quell’attentato
fu politicamente un gravissimo
errore, giacché i leader di un
governo o di movimento dovrebbero
ispirare la loro condotta alla
weberiana “etica della
responsabilità”, per la quale è
giusta l’azione che contribuisce a
fare star meglio la comunità mentre
è ingiusta quella che la fa stare
peggio; ma fu anche un errore sotto
il profilo morale, giacché non si
può programmare un attentato allo
scopo di scatenare una rappresaglia
feroce atta a risvegliare l’assopita
coscienza morale dei propri
concittadini - è la logica di Hamas
o dei talebani, non può essere
quella di una nazione civile. E
tuttavia, avvertivo i miei studenti,
se qualcuno volesse portare sul
banco degli accusati Rosario
Bentivegna - il gappista di Via
Rasella - mostrerebbe di confondere
il piano della politica e della
morale con quello del diritto che è
altra e diversa cosa. Si può
criticare il Bentivegna, anche con
parole durissime e paragoni
impropri, non lo si può condannare
come un qualsiasi delinquente
giacché a motivarne il gesto non è
stato un interesse privato ma la
dedizione al dovere, la ferma
determinazione a combattere, in
tutti i modi possibili, i nemici
della patria italiana e della
libertà dei popoli. |
|
scrive
Flaber |
11.08.07 |
Ciò che
molti chiedono non è il processo e
la condanna di Bentivegna. Il
contesto e la situazione potevano
portare a degli errori.
E che
sia stato un grave errore politico
ad anche umano lo confermano, tra le
altre cose, il rifiuto da parte del
CNL di ratificare l'attentato, il
trasferimento a Milano di Giorgio
Amendola e le successive
affermazioni di Norberto Bobbio e
Leo Valiani.
Quindi
ciò che va venire il voltastomaco è
la mancata condanna morale, la
mistificazione della verità e la
trasformazione di un uomo che ha
sbagliato in un eroe. La medaglia
d'argento a lui conferita ce lo
conferma.
Come ci
si può quindi oggi meravigliare se
ad un Giuliani, che suo padre aveva
definito un balordo, viene intestata
un'aula del Senato? Forse per questi
esempi negativi coloro che vanno in
piazza a spaccare tutto si sentono
giustificati. Forse l'esaltazione di
questo atto fece da filo conduttore
per creare una continuità tra GAP
(Gruppi di azione patriottica), GAP
(Gruppi di azione partigiana), GAP
(Gruppi armati proletari) e BR.
La
condanna morale sarebbe invece
servita a far capire che chi uccide
deliberatamente è un assassino,
magari giustificabile, ma sempre un
assassino. |
|
scrive
Admin di Lisistrata |
11.08.07 |
Penso tu
possa capire che davanti a questi
fatti, che vengono da una radice
lontana nel tempo, ma sfociano nella
violenza più cieca e inutile nel
presente, e sempre con una
giustificazione morale di
autoassoluzione e di silenzio da chi
dovrebbe almeno da un punto di vista
etico e morale, condannarli, resto
veramente sgomenta, come direbbe il
gabibbo: basita!!!
Che
fare? A volte penso che tutto sia
perduto e che la mia "resistenza"
sia inutile e dato che da un punto
di vista economico non mi sostiene
nessuno, a volte viene proprio
voglia di gettare la spugna e di
pensare solo a se stessi, magari
accodandosi al branco che qualche
osso si riesce ancora a
rosicchiarlo. Il guaio è che non amo
il branco pecoreccio al quale mi
riferisco, né il pastore e nemmeno
il cane pastore, preferisco i lupi,
che pur formando una società di
mutuo soccorso, si sobbarcano
chilometri da soli fra i ghiacci per
procurarsi il cibo, e sfamare la
propria famiglia, rischiando la
propria pelle e non quella degli
altri. |
TORNA SU |
|
|
L'ALTRO VOLTO DELL'AMERICA -
CALIFORNIA |
Ercolina |
27.06.07 |
5 |
SCRIVI |
|
Pubblicato il
27/06/07 su Lisistrata da
Ercolina_Milanesi
(a
seguito di una mia
richiesta) |
REPORTAGE |
Nel 1966 le calde coste
oceaniche di Los Angeles e
San Francisco, le battigie
di San Diego e di Oceanside,
di Malibu, Santa Monica e
Palo Alto, le sognavano
tutti. E la canzone
“California dreaming” che
diceva “Ti sogno California,
e un giorno io verrò” rese
mitica un’epoca, tanto che,
ancor oggi, poter spedire
una cartolina da Disneyland
o dalla sempre assolata
Venice ( la spiaggia dei
“poveri“ di Los Angeles ) è,
ancora, un vanto da snob.
Ma, la verità sull’America e
sulla California di oggi, è
agghiacciante.
Los Angeles, megalopoli,
fulcro economico dello Stato
all’estremo occidente degli
Usa, un’area urbana pari
alla superficie del
triangolo che unisce le
città di Milano, Torino e
Genova, in cui vi sono più
di venti centri, in cui il
viale più corto misura 10
km. e un taxi è capace di
impiegare tre ore
dall’aeroporto all’albergo.Il
primo impatto è deludente.
L’aeroporto, integrato
nell’agglomerato urbano
costiero, dista da Hollywood
Boulevard “solo “40 km. ma,
per percorrerli, la via più
breve è la “freeway“ che
attraversa la città, una
specie di tangenziale
sopraelevata, comodissima se
si trova vuota. Durante le
ore di punta è un formicaio
impercorribile, denso,
fumoso, rumoroso. Pure in
Italia le tangenziali sono
spesso intasate ma, la
differenza, è che quelle
nostrane sono a due corsie,
quelle di Los Angeles a sei.
Arrivati a Downtown, centro
storico dell’Urbe
statunitense, inizia lo
spettacolo deprimente. I
teatri del vecchio Downtown
Boulevard, specchio dei
fasti degli anni 40 e 50,
sono templi fatiscenti,
abitati di notte dai
senzatetto, gli homeless, di
ogni razza e fede. Facce
patibolari riempiono le
strade del vecchio nucleo
originario della città e, su
Pico Boulevard, forse il
viale più lungo di Los
Angeles, con i suoi 47 km,
fino a Venice, è possibile
comprare di tutto, dal crack
al sesso, pagando in
contanti.
Quartieri dormitorio, estesi
per chilometri e chilometri,
confinano in una stessa via
con quartieri dal lusso
ostentato, della classe
medio borghese. Case basse a
un solo piano, di legno o di
muratura inconsistente,
spesso riparate con lamiere
e altro materiale di
fortuna, si affacciano su
villette monofamiliari, con
garage e dal giardino sempre
in ordine, curato
maniacalmente.
E’ quanto si nota a pochi
metri dalla tentacolare
Hollywood, dove la vita
umana vale meno di un
biglietto dell’autobus, dove
per restare vivi, bisogna
non farsi nemici. Percorrere
Hollywood Boulevard , da
turisti, è allucinante. Sono
a centinaia gli homeless.
Vedere questi barboni,
uomini e donne conciati da
non distinguerne il sesso,
impaludati in maglie, avanzi
di qualche armadio ricco e
dotato, che spingono un
carrello del supermarket con
dentro la loro casa.
Spesso li si incontra sulle
poche, rare panchine del
viale, con in mano il
“pasto” della giornata, una
bella bottiglia di birra da
un litro, per la felicità di
un minuto. Quando la
bottiglia si esaurirà, essi
torneranno lenti, spingendo
quella montagna di sacchetti
di plastica, di pentole, di
stracci unti e impastati,
verso il nulla.
Poveri avanzi di una vita
infame, di una democrazia
troppo allargata dai confini
sfilacciati, che forgia
sperequazioni al ritmo dei
licenziamenti e che non sa
riconoscere i germi dei
propri mali.
La vita costa cara, non
basta più essere borghesi,
non basta più lavorare tutti
in famiglia. Sempre più
gente cerca un riparo, cibo
ed assistenza. Il livello di
povertà al posto di
diminuire cresce,
smodatamente, ogni anno.Secondo
William Frey, demografico
dell’Istituto Milken di
Santa Monica, le entrate
diminuiscono e il lavoro
scarseggia. Non rimane che
pagare le bollette e
l’assicurazione per la
sanità, e saltare qualche
pasto. Nei “ Loaves and
Fishes kitchen”
(“ristoranti” per soli
poveri )il numero dei pasti
serviti è raddoppiato dallo
scorso anno.
Nell’ultimo decennio il
livello di povertà ha
raggiunto l’8,3%. Mrs:
Thomas, impiegata presso un
centro d’accoglienza: “Diamo
un pasto gratuito al giorno
a scienziati, dotcommers,
impiegati nelle società
internet, gente che non era,
mai, stata in posti come
questi” I barboni che vagano
per le strade assolate della
California dividono il loro
pasto con persone della
“ricca” middle class.
Dopo il flop della New
Economy, colletti bianchi e
impiegati fanno la fila alle
mense con i barboni, poiché
il loro stipendio è troppo
basso.
La società americana corre,
corre più del vento. In
città non ci si ferma mai,
il traffico selvaggio sopra
e, a fianco dei marciapiedi,
si guarda ma non si vede, si
sente ma non si ascolta, si
percepisce ma non si
penetra. E gli homeless
muoiono nell’indifferenza
generale.
Percorrendo Sunset
Boulevard, il viale del
tramonto, si incontra Joshua,
un homeless di 45 anni che
ne dimostra, almeno 70, di
razza nera. La sua unica
occupazione è chiedere la
carità. Ma lo fa in maniera
curiosa. Si è creato una
decina di collane e cinture
con appese vecchie radio,
cornette del telefono,
accendini e altro ancora,
che indossa abbinato a un
vestito e un cappello di
paglia e di steli d’erba.
Sembra un cespuglio
semovente. Roba da
chiedersi, scorgendolo, se è
vero o se è frutto di
qualche escamotage
pubblicitario audace. “Just
one buck and God will bless
you, pal“, continua a
ripetere, all’infinito.
“Solo un dollaro e Dio ti
benedirà”.
Ercolina Milanesi
|
|
|
scrivo |
27.06.07 |
Mi
chiedo perchè in California ci siano
queste sacche di povertà in
espansione.
Accennavi a tempi migliori, quindi
potrebbe essere causa dell'eccessiva
densità abitativa oppure dei flussi
storici che colpiscono tutti i paesi
e le città del mondo?
E quanto descritto vale per tutti
gli USA o solo per quello stato?
Se fosse un problema generalizzato
viene da pensare che forse il
governo statunitense dovrebbe
spendere meno denaro per armamenti e
per intervenire fuori dai suoi
confini, tramite l'ONU o
direttamente, in cause che non
sempre portano dei vantaggi. Tutto
il denaro risparmiato potrebbe
essere girato al welfare che risulta
un po' carente.
Mi dico però anche: sono gli
elettori che decidono i loro
rappresentanti e fino ad oggi hanno
sempre scelto gente che spende in
armamenti, investe in campagne
estere, applica la pena di morte,
permette l'uso delle armi, non
garantisce l'assistenza sanitaria
statale.
Quindi si potrebbe dire molto
semplicisticamente, anche se
ingenerosamente: chi è causa del suo
mal piango se stesso.
La nostra situazione non è poi tanto
dissimile come principio: il popolo
italiano ha eletto il governo in
carica, quindi se abbiamo tassazioni
inique, ticket sanitari, sperperi a
dismisura, privilegi di casta,
immigrazione incontrollata ed una
infinità di altre situazioni che
colpiscono soprattutto il ceto
medio-basso e che all'estero
illustrano la nostra società come
gravemente compromessa, con chi ce
la possiamo prendere?
Forse con noi stessi? |
|
risponde
Ercolina |
27.06.07 |
Caro
amico, purtroppo l'America, il
grande sogno di tutti gli stranieri,
è terminato da un pò di tempo. Gli
americani fanno molti sit-in davanti
alla Casa Bianca perchè contrari
alle guerre che hanno costato molte
giovani vite umane ed all'ngresso
incontrollato di cubani che scappano
dalla loro terra, e dai messicani,
in cerca di lavoro. Pensa che lo
spagnolo sta diventando la prima
lingua negli Usa.
Io conosco solo la California e New
York e credimi, è stata una grande
delusione.Volevo visitare il Bronx,
Little Italy ( ove di italiani non
ve ne sono quasi più, si sono
spostati in zone più tranquille) ma
il tassista si era rifiutato di
portarmi, per timore di aggressione.
Come criminalità stanno bene anche
loro... ma hanno forte
disoccupazione. L'unico vantaggio è
l'integrazione dato che vi sono
tutte le razze del mondo. Esiste
però, in piccola parte, ancora un
razzismo nei confronti dei neri che,
però, se ne fregano altamente.
Ho amici in America che mi passano
notizie e il New England è un paese
ove si vive bene, penso il migliore,
oltre ad essere bellissimo e con
case ancora dell'epoca. Boston, poi,
è la città più elegante e con ville
lussuose,ci vive solo l'élite
americana. Mi sarebbe piaciuto
vedere Boston, ma mi è stato
impossibile. La maggioranza degli
americani è favorevole alla pena di
morte e quando uno è condannato
all'ergastolo lo fa sino in fondo.
Tale e quale in Italia, vero? Noi
gli ergastolani li mandiamo in
Parlamento....
Caro amico, tutto il mondo è paese
dicevano i nostri vecchi ed avevano
ragione. Noi italiani non siamo ben
visti dagli USA, specie da Bush che
vorrebbe più aiuti per le sue guerre
che, in fondo, a noi non importano. Sempre
secondo la mia opinione. Invidio
l'America per un motivo valido:
hanno due soli partiti repubblicani
e democratici, almeno se rubano ( lo
fanno anche loro) sono pochi. Noi
abbiamo la bellezza di un esercito
di partiti e partitini, ben 74. Roba
da matti!
Tu mi chiedi con chi ce la dobbiamo
prendere ed io ti rispondo con chi
della politica sa poco o nulla, si
lasciano strumentalizzare e danno il
voto senza capire che si stanno
distruggendo con le proprie mani.
Se sei cattolico ed hai fede,
l'unico aiuto ce lo potrà dare solo
Dio, altrimenti il futuro per noi è
molto, molto deludente e senza
speranza alcuna. |
|
scrivo |
03.07.07 |
Convengo
su tutto, meno che sull'ultima riga.
Anziché trovare conforto nella fede
o nell'ideologia, ho scelto di
accettare la vita per quel che è e
che può offrire: credo in me stesso,
consapevole dei miei limiti, nella
mia famiglia fin che ci sarà e mi
consola il fatto che la vita
fortunatamente finisce. Quindi tutto
ha un valore relativo e pur
prendendo a cuore i fatti che mi
scorrono davanti, cerco di guardare
tutto con distacco cercando di
vivere il mio tempo con serenità.
|
|
risponde
Ercolina |
03.07.07 |
Caro
Flavio, invidio il tuo modo di
pensare e di prendere la vita come
viene, con serenità.
Purtroppo, io, ho avuto un passato
colmo di dolori, di tragedie in
famiglia, pur avendo sempre avuto
tanto affetto dai miei cari. Forse
perché ho studiato dalle Suore,
forse perché la mia famiglia era
molto cattolica e praticante, senza
essere però beghina, nei momenti
cruciali della mia vita mi sono
sempre rivolta a Dio per chiedere un
aiuto. Andare in chiesa, quando è
vuota, sedersi su una panca e
parlare al crocifisso ,appaga il mio
spirito ed esco dalla chiesa più
tranquilla, più serena. Ho passato
anche momenti felici, però quelli,
chissà perché, sono sfocati, alla
mente ti giungono solo momenti
brutti.
L'ideologia politica, se è questo
che vuoi alludere, lo messa da parte
da anni, anche se continuo il mio
lavoro di giornalista per sentirmi
ancora viva. Se non avessi un credo
religioso così profondo forse non
sarei qui a scriverti.
Auguro a te e alla tua famiglia
tanta felicità e serenità e, ripeto,
vorrei poterti emulare.
Con simpatia |
TORNA SU |
|
|
|
LETTERA RICEVUTO A SEGUITO
DELL'INVIO DI INSERTI DELLA
"BILANCIA DELLA STUPIDITA'" |
mi
scrive Remo |
26.06.07 |
Non so
chi devo ringraziare per avere
aperto le porte della mia cassetta
di posta alle sue graziose
letterine, tanto esperte di umana
stupidità da pensare ad una
frequentazione assidua
dell'argomento. Le assicuro che
prima o poi scoprirò chi mi ha fatto
questo scherzo e lo denuncerò per
danni morali. Sono un inveterato
ottimista. Ho sempre pensato
all'evoluzione umana in termini di
progressivo ampliamento degli
orizzonti culturali insieme a quelli
più legati alla nostra materialità.
Dal livello delle sue considerazioni
e dal linguaggio utilizzato ritengo
abbia avuto poche occasioni per
poter uscire dal tipo di polemica
che ha avuto come geniali
rappresentanti Don Camillo e Peppone
e che per sfortuna sua, distrazione
o quant'altro sia sempre arrivato in
ritardo. I goliardi dei miei tempi
erano geni assoluti al confronto
suo. Mi spiace notare che a ben
guardare tra i personaggi presentati
nella sua "mai più senza" paginetta,
il vero insuperabile campione di
umana stupidità è proprio lei caro
Dr. Berlanda che non riesce ad
andare oltre ad una frase
decontestualizzata. E' evidente che
lei non è andato a scuola da Bobbio
perché qualche libro sarebbe stato
sicuramente costretto a leggerlo e
meditarlo e magari avrebbe anche
imparato qualcosa sulla modestia e
umiltà che accompagnano la
conoscenza. Per cortesia non mi
importuni più con le sue
scempiaggini. Non ho tempo da
perdere con gli stupidi. |
|
rispondo
a Remo |
26.06.07 |
Io non
la conosco e non so a quale titolo
sia entrato nell'elenco dei miei
corrispondenti.
Sicuramente per errore poiché
normalmente non mantengo contatti
con persone maleducate.
E sicuramente non sono arrivato io
da lei, ma lei da me. Quindi se c'è
un intruso tra noi, quello non sono
io.
Proprio per evitare di urtare la
suscettibilità degli incivili, in
fondo alle mie lettere è chiaramente
segnalato di chiederne
l'interruzione con una semplice
segnalazione.
Per le persone normali i miei
scritti sono chiaramente messaggi
ironici che riportano delle "sviste"
di personaggi che nella visione
popolare sono considerati vette
inarrivabili di sapienza, saggezza e
potere. Ed io cerco solo di
toglierli dal piedistallo.
Non sono andato a scuola da Bobbio,
come immagino che lei abbia fatto.
In tal caso dovrebbe aver imparato
che normalmente si ricorre agli
insulti quando gli argomenti sono
terminati.
Le auguro ogni bene. |
|
PS a
Remo |
14.07.07 |
Mi
scusi se insisto, ma la sua
rozza lettera mi ha lasciato un
sassolino nella scarpa che oggi
ho deciso di togliermi.
Il
suo riferimento a Bobbio
evidenzia che probabilmente è la
critica che a lui ho rivolto che
ha scatenato la sua brutalità
epistolare.
Vede, io ho una bassa
considerazione di Bobbio che
probabilmente sarà stato un
grande filosofo ed avrebbe anche
potuto insegnarmi la modestia e
l'umiltà, ma certamente non era
degno di insegnare il rispetto
di se stessi ed il concetto di
dignità.
La
doppiezza che ha accompagnato
tutta la sua vita è nota, o
perlomeno lo dovrebbe essere, a
coloro che lodano le sue opere.
Lei
sicuramente saprà che è stato un
fascista prima per convinzione e
poi per convenienza.
Quando la sinistra lo ha
osannato come testimone della
sua filosofia ideologica, si è
ben guardato dal riconoscere la
sua meschinità ma ne ha
approfittato per incamerare
onori e lodi e per favorire la
diffusione delle sue opere.
Solo
nel 1999 ha confessato a
Buttafuoco "Ero immerso nella
doppiezza perché era comodo fare
così. Fare il fascista tra i
fascisti e l'antifascista con
gli antifascisti. Non ne parlavo
perché mi ver-go-gna-vo".
E
così ha vissuto una vita
nell'ipocrisia e nella doppiezza
senza l'ombra della "onestà
intellettuale" tanto vantata dai
suoi maggiori
estimatori.
Io,
per quanto stupido, non sono mai
sceso così in basso.
Nel
suo caso invece se è vero che
modestia ed umiltà accompagnano
la conoscenza ma soprattutto
l'intelligenza, la grave carenza
delle prime fanno presupporre un
alto livello di imbecillità.
Sarà
conseguentemente assai arduo
individuare danni morali.
|
TORNA SU |
|
|
|
Testo
della lettera postata su Lisistrata
e pubblicata da libero:
In
Russia è stata abolita la bandiera
rossa comunista.
Grande è la tristezza se penso a
quante persone per decenni hanno
sfilato con questa icona nella folle
speranza che fosse un lasciapassare
per il "sol dell'avvenire".
Grande è la compassione per coloro
che hanno sprecato una vita per
realizzare un progetto, rivelatosi
fallimentare, che ha regalato loro
solo l'amarezza della sconfitta
mascherata con una patetica
arroganza.
Grande è il sollievo nel constatare
che, anche se sono occorsi decenni,
lo spirito della libertà ha prevalso
sulla ottusa ideologia.
BANDIERA ROSSA NON HA TRIONFATO.
Per raggiungere il suo scopo ha
portato all'umanità milioni di
inutili morti, miseria, oppressione
e brutalità, ma ha perso.
Solo in Italia ci sono ancora degli
imbecilli che non lo hanno ancora
capito e sono convinti che
l'avvenire del mondo possa essere il
comunismo. Anche loro sono destinati
alla sconfitta.
Addio
BANDIERA
ROSSA,
non ci mancherai. |
|
commento
di Lisistrata |
15.06.07 |
l'Europa
aveva emesso una delibera di
condanna per il comunismo,
equiparandolo al nazismo.
In alcuni paesi dell'ex "blocco
sovietico" l'hanno messo al bando
(il comunismo intendo e i suoi
simboli) ma nessuno aveva mai
proibito l'uso di una bandiera.
Però molti paesi del blocco, ex urss
non si festeggiano le stesse feste
che facciamo noi, come il 25 aprile
o il primo maggio, per loro sono
brutte ricorrenze e le
celebrerebbero a lutto, in quanto
sono passati dalla dittatura nazista
a quella comunista e se vedi come
accolgono Bush te ne accorgi.
Infatti parlando con amici polacchi,
cechi e rumeni, mi hanno sempre
detto che io non ho la più pallida
idea di come vivevano e della fame e
paura e senso dell'impotenza che
dominava tutta la loro esistenza.
Si stupiscono che in Italia i
comunisti abbiano tanto seguito e
quando ha vinto Prodi, con i suoi
"compagni" di partito, li ho visti
spaventarsi seriamente e non hanno
tutti i torti. |
|
mi scrive
Marco |
15.06.07 |
nel più
genuino spirito liberale rispetto
sinceramente le tue opinioni. Mi
permetto solo di farti notare che la
"bandiera rossa" oltre che simbolo
di tutte le (vere) mostruosità
storiche che tu sottintendi, per
milioni di persone ha rappresentato
(per molti lo rappresenta ancora)
l'unico simbolo/speranza di una
emancipazione da una condizione
umana intrisa di ingiustizia e
soprusi.
Del resto se il comunismo (poi quale
comunismo?? Quello di Marx/Lenin,
quello di Stalin, quello di Mao o
altri.....) deve piangere la sua
applicazione, il liberismo non può
certo ridere visto che in nome della
"democrazia" sono stati fatti (e si
continuano a fare) enormi
ingiustizie e crimini (a meno che,
tanto per stare nel generico, la
povertà e le guerre non si
considerano come "piccoli" "effetti
collaterali" delle magnifiche sorti
e progressive del capitalismo).
Ribadisco un concetto che
stranamente, dal punto di vista
politico) ci accomuna: l'ideologia
ceca e fideistica è foriera solo di
sventure da qualunque direzione
proviene. Ciò detto ogni tanto
ricordati anche delle "mostruosità"
del tuo caro Liberismo altrimenti
potresti passare anche tu per un
fanatico destroide. |
|
risponde
FB |
17.06.07 |
Le tue
tesi sono interessanti, ma faccio
fatica a condividerle.
La "bandiera rossa" ha rappresentato
la speranza di emancipazione solo
per coloro che ingenuamente si sono
affidati ad una propaganda politica
il cui unico scopo era esattamente
l'opposto e cioè di asservire le
masse ad una ideologia che non
lascia spazio all'essere umano con
le sue virtù e le sue contraddizioni
ma che è costretto ad accettare una
omologazione simile a quella delle
bestie.
I libri di Solgenitsin descrivono
molto accuratamente una società che
vive costantemente tra paure,
delazioni, tradimenti, soprusi,
violenze, ingiustizie. Nei paesi
occidentali non siamo mai arrivati a
questo livello di barbarie
istituzionalizzata.
Che ingiustizie e crimini siano
stati prerogativa anche dai regimi
di destra è del tutto evidente. Ma
io non contesto i fatti, ma il
principio. Penso che cento anni di
comunismo siano stati sufficienti
per convincere anche i più devoti
che questa non è la soluzione alle
ingiustizie umane, ma soltanto la
sostituzione di una ingiustizia con
un'altra.
Una società liberale non significa
una società liberista o anarchica.
Solo mette al primo posto
l'individuo che è sempre ed in ogni
caso al di sopra dello stato e della
religione i quali possono essere
strumenti di controllo e di guida ma
non potranno mai sostituirsi alle
prerogative dell'uomo.
Mi sembra che anche "bandiera rossa"
cantava di libertà, anche se non ho
mai capito a che cosa si potesse
riferire.
Io sottoscrivo il concetto di
democrazia americano che stabilisce
che tutto è permesso ad esclusione
di ciò che è espressamente vietato
per legge a salvaguardia dei diritti
degli altri individui.
Il concetto comunista, invece,
prevede che tutto sia vietato salvo
ciò che viene permesso dalla
burocrazia statale.
La guerra non è una prerogativa di
destra o di sinistra, ma solo
dell'avidità umana che molte volte
si nasconde dietro una ideologia
soltanto per raggiungere i propri
scopi molto più terreni. E l'Armata
Rossa non è stata creata per
svolgere opere di carità.
Mi chiedi di quale comunismo stia
parlando. Perché tu conosci tanti
comunismi? Ci hanno provato bianchi,
rossi, gialli, neri ed il risultato
è sempre stato lo stesso. E' quindi
evidente che l'ideologia comunista è
applicabile solo nel modo in cui è
stata applicata.
Vedi, per me il comunismo è come
Cappuccetto rosso: una bella favola
che se viene messa in pratica
diventa solo una storia crudele dove
il lupo sbrana la nonna.
Ho testimonianza diretta che dove è
stato imposto il comunismo la
gestione dello stato è stata
affidata ad un apparato
profondamente corrotto e
corruttibile, essendo i funzionari
delegati a concedere a loro
discrezione, trascurando ogni
diritto del cittadino.
La nostra tangentopoli in confronto
corrisponde ad una caramella data ai
bambini.
Non nego che il comunismo in alcune
situazioni abbia potuto avere dei
fattori positivi, ma considerando i
risultati finali bisogna
necessariamente applicare il detto
che errare è umano ma perseverare è
diabolico.
Anche sull'ipotesi che io sia
destroide, evidentemente non ci
siamo capiti. Io aborro tutti gli "ismi",
compreso il fascismo.
Forse tu non ti rendi conto che la
differenza tra i nostri punti di
vista nasce dal fatto che io non ho
avuto una scuola politica e quindi
le mie opinioni si sono consolidate
sulla conoscenza e sull'esperienza.
Mi sembra invece di capire che la
tua visione della vita e della
società sia stata fortemente
condizionata da concetti
pregiudiziali.
Facile fare il comunismo nei paesi
capitalisti, dove lo stato affonda
le mani nel benessere creato dai
cittadini.
Altro è gestire il bene comune
togliendo al cittadino ogni
ambizione e possibilità di
progredire con le proprie capacità
senza dover
elemosinare. Questa è la strada
maestra verso il fallimento di ogni
società civile.
Oggi ho sentito parlare con un certo
fastidio della supremazia mondiale
americana. Considerando che stiamo
parlando della più grande democrazia
del mondo, non ti sei mai chiesto
come vivremmo noi se anziché
crollare l'Unione Sovietica fossero
crollati gli Stati Uniti ed il
comunismo si fosse appropriato di
tutto quanto poteva annettersi?
Forse oggi non ci sarebbe permesso
questo scambio di corrispondenza.
Scusami per la veemenza delle mie
parole e ti ringrazio
dell'opportunità che mi offri per
esprimere le mie idee.
Logicamente quanto detto non vuole
essere una critica personale ma una
riflessione sulla stupidità umana in
generale. |
|
scrive
ancora Marco |
17.06.07 |
premesso che la mia risposta era
semplicemente una sinteticissima
riflessione sulle cose da te
scritte che al più intendeva
fornire (provare) semplicemente
alcuni spunti di riflessione sui
concetti da te espressi preso
altresì atto che sono stato
travisato (es. non ho detto che
sei destroide ma solo che rischi
di sembrarlo con i tuoi
"sermoni" a senso unico e
soprattutto non parlavo del
fascismo ma proprio del sistema
democratico) e considerato che
come te sono abituato a
sostenere con convinzione
(sempre con veemenza ma MAI con
intento accusatorio) consentimi
una replica per punti sperando
questo possa meglio chiarire le
mie posizioni:
1. Non pretendo le mie idee/tesi
vengano condivise, il mio
massimo obbiettivo e fornire un
altro punto di vista ed essere
compreso (non per forza
approvato)
2. Io ho detto e ribadisco che
sono assolutamente d'accordo sul
fatto che tutti gli "ismi"/fedi
assolute producono solo guai e
sopraffazione
3. Io non sottoscrivo affatto la
"democrazia" americana almeno
nelle sue grandissime
contraddizioni che di
democratico non hanno nulla: è
democratica una società in cui
l'assistenza è semplicemente
negata a circa 40 milioni di
cittadini?? o in cui la condanna
a morte è garantita solo per gli
appartenenti alle classi sociali
più povere??
4. Condivido con te (e con il
liberalismo) l'importanza di
garantire la libertà
individuale, ma non mi sfugge
altresì l'importanza del motto
che la libertà del singolo deve
finire dove inizia quello di
un'altra persona. Se vogliamo
metterla in senso più politico,
l'individuo è importante ma va
collocato all'interno della
collettività sociale in cui
vive, altrimenti si rischia la
sopraffazione del più forte
(anche in termini economici e/o
di opportunità) sul più debole.
E questo è proprio quello che il
modello americano ha prodotto,
infatti sicuramente in America
esiste un modello avanzato di
benessere con un alto grado di
democrazia interna garantito
però anche dallo sfruttamento
intensivo delle risorse del
globo e da una politica
altamente aggressiva volta a
tutelare quelli che gli
americani chiamano gli interessi
nazionali: non penso credi alla
favola della guerra preventiva
per esportare la democrazia
vero??????
5. Non so dirti a quale libertà
inneggiasse la "bandiera rossa",
sono però sicuro che per
moltissime persone che
vivevano/vivono in condizioni di
miseria/oppressione ha
rappresentato/rappresenta la
speranza di migliorare la loro
condizione. Che poi la sua
applicazione in sistema politico
si sia rivelata altra cosa è
sicuramente vero.
6. Ci tengo a precisare che io
non ho detto che sei destroide
ma solo che rischi di apparirlo
(pregasi andare a rileggere il
mio messaggio). Cosa che
ribadisco anche alla luce di
questo messaggio in cui ancora
una volta sembra trasparire una
ossessione anticomunista e una
glorificazione acritica della
democrazia. Non pensi che si
possa provare a ragionare sui
diversi modelli di società e
sui loro principi ispiratori in
maniera più serena e senza
furori ideologici?
7. Cosa assolutamente ingiusta è
l'accusa che io sarei mosso da
pregiudizi o che sarei un ottuso
frutto della scuola delle
Frattocchie. Premesso che non ho
mai detto (ne pensato) che tu
fossi "figlio" di una scuola
politica ne che tu debba
giustificare le tue opinioni
(solo per inciso, forse anche le
opinioni altrui sono
condizionate dall'esperienza e
dalla "conoscenza" che ciascuno
di noi si è o si è potuto fare)
quello che invece ti invito a
fare è rileggere in maniera
critica le accuse che tu mi
muovi senza neanche porti il
problema di comprendere le mie
opinioni e, se permetti, senza
conoscere la mia storia . Sei
proprio sicuro che sia io ad
essere mosso da concetti
pregiudiziali???
8. Io non sono comunista perché
ho il "culo nella paglia" del
capitalismo, sono di sinistra
perché penso si possa provare ad
avere una società basata sulla
libertà individuale e sul
principio di solidarietà in base
al quale siano tutelate le
persone più deboli e vengano
veramente date le stesse
opportunità a tutti. Se tu pensi
veramente che il massimo dello
sviluppo sociale umano sia
rappresentato dalla democrazia
americana sorvolando sulle
grandissime ingiustizie interne
ed esterne che ne garantiscono
la sopravvivenza sei liberissimo
di sostenerlo. Io da parte mia
sono libero di non essere
d'accordo con te senza per
questo significare che anelo al
comunismo inteso per quella che
è stata la sua applicazione
pratica.
La veemenza nel sostenere le
proprie opinioni è sicuramente
una caratteristica che ci
accomuna e quindi non è cero
cosa della quale ti debba
scusare.
|
|
ho l'impressione che nel nostro
dialogo ci sia un problema di
fondo che ci impedisce di
ragionare sullo stesso piano.
Entrambi parliamo di democrazia,
ma credo che la intendiamo in
maniera diversa.
Dunque Il termine democrazia
deriva dal greco demos: popolo e
cratos: potere, ed
etimologicamente significa
governo del popolo.
Ora mettiamo che la maggioranza
di un popolo non voglia la
sanità pubblica e voglia la pena
di morte e la legalizzazione
delle armi e conferma questa
volontà eleggendo persone che la
pensano così.
Come consideri chi si oppone a
questa decisione del popolo? Un
rivoluzionario o un
antidemocratico?
Da come ti esprimi, mi sembra di
capire che usi la parola
democrazia per
definire l'applicazione di ciò
che è giusto per il popolo.
E' lo stesso concetto che
usavano Hitler, Stalin, Mao, Pol
Pot, Castro, ecc. Ma dimmi, chi
può stabilire cos'è giusto per
il popolo? Forse un Dio in terra
come si ritenevano e si
ritengono quelli che ho
nominato?
Purtroppo tu definisci gli Stati
Uniti un paese non democratico
usando la solita storiella,
sentita cento volte, della
sanità pubblica e della pena di
morte. Questi esempi non si
usano più neanche alle feste
dell'Unità.
Se bastasse la sanità pubblica
per definire un paese
democratico allora Cuba sarebbe,
per la propaganda di sinistra,
prima la mondo. Ma se non basta
sapere che le cliniche cubane
sono prerogativa dei ricchi
stranieri e che i poveri cristi
locali vengono curati in tuguri
sporchi e antigienici (sul mio
sito trovi le foto e ti ricordo
della recente epidemia), forse
ti convince meglio ciò che ha
dichiarato Piero Folena giorni
fa su Liberazione: "Guardiamoci
negli occhi e parliamo
chiaramente. A Cuba non c'è
democrazia.
Questo è un fatto. Non ci sono
libere elezioni. Se questo
accadesse da noi in Italia,
grideremmo al regime".
Per la pena di morte invece mi
inviti a nozze. Penso tu non
possa ignorare che è proprio un
paese comunista quello che ha il
record assoluto di esecuzioni
capitali (vedi alla voce CINA
sul mio sito). Circa 100 volte
gli USA. E sai chi viene
giustiziato? Forse i ricchi o i
potenti? No, sono per la maggior
parte dei disgraziati e tra
questi molti di coloro che
rubano per fame, ovvero la
povera gente.
Ho definito gli USA come il
paese più democratico del mondo
ricordando che così li ha
definiti Walter Veltroni poco
tempo fa.
A proposito di guerre preventive
non credo più alle favole ma
cerco di analizzare i fatti. Ti
ricordi vero come è nata la
democrazia italiana? Con le armi
o meglio con la guerra. E se
fosse stata anche preventiva,
avremmo evitato milioni di morti
e lo sterminio ebraico.
Purtroppo l'ottusità dei governi
dell'epoca, per interessi
economici ed espansivistici
(vedi la spartizione della
Polonia, hanno preferito
intervenire quando il danno era
già stato fatto ed a costi
spaventosi in termini di vite
umane.
Ripeto, una GUERRA PREVENTIVA
avrebbe evitato il disastro,
compresa anche la nostra entrata
in guerra.
Sul
fatto che la democrazia non si
possa esportare nutro pure
parecchi dubbi.
Immagino potrai comprendere che
per popoli come quelli arabi o
africani la democrazia è
difficile da raggiungere
autonomamente.
Considera anche il fatto che le
contraddizioni americane sono
chiare a tutti perché essendo
appunto un paese democratico,
libero
e
liberale, tutto ciò che succede
nel bene e nel male lo leggi sui
giornali. Nei paesi totalitari
invece devi leggere il Granma
dove trovi solo la verità di
stato e dove tutte le
ingiustizie ed i soprusi a danno
del popolo non vengono
accennati.
Quindi scelgo la democrazia
americana ed inglese non perché
perfetta, solo è la meno peggio
creata dall'uomo.
Veramente credi che nei paesi
comunisti vengano tutelati i più
deboli? Veramente credi che solo
il capitale possa sottomettere
le persone? Veramente credi che
nei regimi comunisti non ci
siano padroni ai quali non è
possibile dare le dimissioni?
E' qui che non ci capiamo.
Il principio stesso del
comunismo parla di massa, di
proletariato, di popolo. Tutto
meno che libertà individuale,
solidarietà e pari opportunità.
Ma veramente credi che nei paesi
comunisti faccia carriera il
figlio di un contadino anziché
il figlio di un funzionario di
partito?
Le ideologie non concedono nulla
alla persona che deve
appiattirsi ed annullarsi nella
parità ma verso il basso.
E poi a chi dovremmo affidare in
Italia questo compito di dare e
togliere. A D'Alema, Fassino,
Mussi, Folena, Veltroni,
Diliberto, Bertinotti? Tu
metteresti la tua vita nelle
loro mani?
L'unico merito che concedo loro
è quello di essere capaci di
raggirare le persone molto
meglio di come sarei capace di
fare io.
Quindi penso ti sia ormai
chiaro che il compito di
decidere della mia vita non lo
affiderei a loro, che considero
incapaci di gestire non una
nazione ma neanche una
bancarella di datteri, ma
nemmeno ad altri o meglio a
nessuno.
Perciò sono diventato
anticomunista intendendo anti
chiunque vuole decidere per me.
Ricordo quella barzelletta che
diceva: avevo il dubbio che
quello fosse uno stupido finché
non l'ho sentito parlare.
Poi ha aperto bocca e me
lo ha confermato. Ebbene sono
anni che sento parlare i
sinistri e non ho bisogno di
altre conferme.
Si intende che ogni riferimento
non è alla tua persona di cui,
come giustamente tu dici, non
conosco la storia ed
indipendentemente da questo non
intendo giudicare.
|
|
scrive
ancora Marco |
20.06.07 |
penso proprio tu abbia ragione
effettivamente far di noi c'è un
problema di fondo che impedisce
di ragionare sullo stesso
piano ovvero tu comprendi tutto
quello che dico sempre e solo in
una direzione: quella Komunista.
NON è così, essere di sinistra
non significa forzatamente
essere ammiratore,
propugnatore degli stati
che hanno applicato il
comunismo. Essere di sinistra,
almeno per me, significa
credere (e provare a perseguire)
ideali di uguaglianza
(non egualitarismo),
libertà individuale e sociale,
rispetto per la dignità umana,
libertà da tutte le forme di
"fedi assolute"compresa la
religione......In parole povere
(e in maniera semplicistica)
mettere al centro dello Stato il
bene singolo e collettivo ed
essere contro tutte le
ingiustizie e le
sopraffazioni dei più forti sui
più deboli.
Quindi convinciti: non stai
parlando con un vetero comunista
mangiatore di bambini, le tue
opinioni sono assolutamente
legittime e, ti sembrerà
strano, alcune persino
condivisibili e da me
condivise. Mi permetto di
rilevare come che il tuo modo di
esporre ed argomentare (che a
tratti appare veramente intriso
di furore ideologico) non sempre
rende giustizia alle idee che
dici di propugnare. Infatti:
1. Tu dici (meglio lasci
intendere) democrazia, in quanto
governo del popolo, significa
dare e quindi accettare la
libera volontà espressa dal
popolo anche quando questa può
essere o apparire contraria a
valori di tipo
ideale/ideologico. A tal
proposito scomodi persino
personaggi come Hitler Stalin
ecc...Bene, posso essere
d'accordo con te.
2. Spiegami a questo punto come
fai poi a sostenere la giustezza
della guerra preventiva citando
proprio gli eventi che hanno
portato alla II° guerra
mondiale. Come saprai meglio di
me i principali protagonisti (Hitler
e Mussolini) di quel triste
periodo storico sono stati
eletti in libere elezioni e
quindi certamente
rappresentavano il volere del
popolo sovrano. O no??
3. Il fatto che in America 40
milioni di persone siano senza
assistenza sanitaria è un dato
di fatto incontrovertibile certo
non sminuito dalla
banalizzazione che tu ne fai
(questo si modalità di risposta
tipicamente usata da tutti i
fondamentalismi). Io non ho
detto che la sanità pubblica è
l'unico indicatore di
democrazia, men che meno ho
fatto confronti con i paesi
comunisti (che a quanto pare
sono la tua ossessione)
semplicemente ho rilevato una
contraddizione enorme: un paese
democratico in cui si garantisce
il massimo di libertà
individuale può fregarsene della
salute (che spesse volte
significa anche vivere o morire)
di una gran parte dei suoi
cittadini? Secondo me no!! A
proposito, solo a titolo di
cronaca, Cuba aveva un indice di
mortalità infantile inferiore a
quello degli USA e recentemente
i pompieri di Graund Zero
ammalatisi per le polveri
sottili inalate dopo il crollo
delle Torri sono dovuti andare a
curarsi a Cuba.
4. Pena di morte: non mi pare
di aver detto che l'America sia,
ne l'unico ne il paese con il
più alto numero di condanne a
morte. Soprattutto non ho fatto
confronti . Anche qui, il
problema non è il numero o
l'equità della pena capitale, il
problema è se un paese
democratico (la Cina mai detto
che lo è) può comportarsi come i
criminali che condanna???
Comprendo che la questione è
complessa e controversa in
quanto spesso implica
anche principi religiosi e
culturali (occhio per
occhio.......) ma tanté.
5. Democrazia
d'esportazione. Nel rispetto
delle reciproche opinioni anche
qui ti chiedo come puoi
affermare di essere un convinto
estimatore della democrazia
(giustamente hai citato persino
l'etimologia della parola) per
poi sostenere che forse a
qualcuno la si potrebbe anche
esportare/imporre??? Esistono
forse popoli di serie A in grado
di autodeterminarsi e popoli di
serie B così stupidoni e imbelli
che necessitano di una guida
democratica esterna (che magari
già che c'è si fa anche i suoi
interessi economici)??? Io non
credo: Purtroppo la storia,
anche recente (vedi Libano,
Somalia, Darfur,eccc...)
dimostra che la "democrazia"
viene esportata solo dove ci
sono interessi economici in
gioco (petrolio in primis) e non
certamente per il bene della
popolazione. La democrazia non è
esportabile (men che meno con la
forza) solo per un banalissimo
motivo, perchè non può esistere
democrazia senza i suoi valori e
principi fondamentali. I valori
e i principi non si possono
imporre, al massimo si può
favorirne la nascita e il
consolidamento. In questo senso
forse sarebbe più utile favorire
la crescita e lo sviluppo
economico degli stati per
liberarli dall'angoscia del
quotidiano. Io non penso sia un
caso che il fondamentalismo
islamico sia più radicato dove
maggiore è la povertà e la
miseria. In buona sostanza se è
vero che dal nulla non nasce
nulla, anche lo sviluppo umano
abbisogna degli indispensabili
tempi per consentire il
consolidamento dei necessari
substrati culturali. Forse in
Europa la pena di morte è stata
abolita anche grazie ad un certo
Cesare Beccaria (Dei delitti e
delle pene).
6. Sulle libertà nei pesi
comunisti sorvolo semplicemente
perchè non ho alcun dubbio sul
fatto che quel modello di stato
sia esattamente come tu lo
descrivi e perchè non mi pare di
averne mai preso le difese.
Ribadisco il mio problema non è
dimostrare o peggio favorire la
bontà degli stati Comunisti, è
rimarcare l'iniquità
(apprezzandone i lati positivi)
del Capitalismo sperando si
possa trovare prima o poi un
giusto equilibrio. D parte mia
ritengo che le ingiustizie
rimangono tali a prescindere da
chi le perpetua (comunismi o no
che siano) e in quanto tali
vanno osteggiate e criticate.
Per chiudere ti cito una tua
frase che mi ha molto colpito
(anche se come principio la
condivido):"Perciò sono
diventato anticomunista
intendendo anti chiunque vuole
decidere per me" Sei proprio
sicuro che sia solo il Comunismo
che decide per te??? Questa
frase presa alla lettera mi
ricorda molto i principi
anarchici:"Il governo sull'uomo
da parte dell'uomo è la
schiavitù", "Chiunque mi metta
le mani addosso per governarmi è
un usurpatore e un tiranno: io
lo proclamo mio nemico" -
Pierre-Joseph Proudhon)
|
|
risponde
FB |
22.06.07 |
certo è difficile dimostrare
cose indimostrabili perchè il
nostro scambio di idee è basato
soprattutto su valutazioni
personali.
Noto però che i miei
ragionamenti non cadono nel
vuoto, ma ti fanno riflettere.
Bene.
Ho letto le tue obiezioni.
2- Il tuo ragionamento dimostra
che non ci sono regole e quindi
anche le guerre preventive
possono essere accettate in
alcune circostanze. Se così non
fosse, dovevamo lasciare libero
di agire Hitler solo perché
eletto?
(I due principali protagonisti
erano altri: HItler e Stalin. Il
secondo, con il patto
Molotov-Ribbentroff, ha avallato
l'invasione della Polonia, dando
la stura al disastro. Mussolini
è stata una figura secondaria
entrata nel conflitto per
opportunismo).
3- Vedo che anche tu ti affidi
al sentito dire senza accertare
i fatti. I pompieri sono andati
a Cuba? Ma fammi il piacere.
4- Quindi, come ho detto.
5- Dimentichi baffetto D'Alema
che ha bombardato la Serbia
provocando 10.000 morti per far
cessare la guerra civile ed
imporre
le elezioni democratiche.
6- Forse non vuoi vedere che al
momento il pericolo in Italia
non è rappresentato dal fascismo
ma dal comunismo che giorno per
giorno decide le nostre regole
di vita, tenendo per le palle il
governo. Ed allora di che cosa
dovrei preoccuparmi, di Pinochet?
Il problema è che tu parli di
teorie possibili mentre io mi
confronto con i fatti.
Quando mi chiedono se una idea è
giusta o sbagliata, rispondo che
non è possibile fare una
valutazione dalle intenzioni o
dalla volontà. Ciò che ne
determina la validità è il
risultato. Se è buono è giusta,
diversamente è sbagliata.
Ora tu mi sai dire quale stato o
quale società che tu conosci è
progredita e prospera seguendo
le idee di sinistra?
Anche i paesi scadinavi che
avevano attuato una politica
assistenziale molto elevata in
cambio di una tassazione molto
alta, stanno facendo marcia
indietro perché sono arrivati a
constatare che l'unica cosa che
effettivamente è aumentata è il
numero dei suicidi. In compenso
sta diminuendo la volontà di
intraprendere, di creare, di
costruire e quelle società si
stavano avviando al declino e
all'apatia.
Quindi mio caro, parlare di
speranze e di utopie è un bell'esercizio
linguistico e di pensiero, ma
nulla ha a che vedere con la
realtà.
A proposito, immagino che tu in
tempi precedenti, durante
l'esercizio della tua attività
sindacale, avrai avuto delle
idee leggermente più determinate
e certe.
Ora scrivi valutando le cose da
altri punti di vista e
concedendo anche a me le
ragioni che nel frattempo ti
sono diventate evidenti.
Mi chiedo se, invecchiando e
approfondendo ancor più la
natura umana non arriverai anche
tu alle mie stesse conclusioni.
|
|
scrive
ancora Marco |
23.06.07 |
|
è evidente che fra le cose che
abbiamo in comune, una manca
certamente: la voglia di
Ascoltare e Capire. Prendo atto
dalle cose che dici che il tuo
(legittimo) obbiettivo è
convincermi o magari
indottrinarmi.
Spiacente, il fatto che
condivida ALCUNE tue opinioni
non significa affatto che
condivida lo spirito profondo
delle tue convinzioni. Innanzi
tutto trovo francamente
difficile comprendere una
posizione così integralista
rispetto alle idee Socialiste.
Che ti piaccia o meno quelle
idee insieme alla cultura
Cristiana hanno
permeato/condizionato la storia
del mondo moderno e trattarle
semplicemente come un "errore
della storia" mi sembra
francamente un pò troppo banale.
Poi ancora, io, mi sembra di non
aver posto obiezioni solo basate
su opinioni e soprattutto mi
pare di aver provato (vedo
inefficacemente) ha rilevarti
alcune tue profonde
contraddizioni logiche nei tuoi
ragionamenti. Comprendo, che
essendo tu arso dal sacro fuoco
della Verità possa leggere
opinioni diverse con la
benevolenza che si riserva agli
ignavi e quindi non reputi tanto
importante comprenderle e men
che meno affrontarle.
Visto e considerato che la
nostra discussione non serve al
confronto di idee ma solo a
confermare (a Te) le tua Verità
(la qual cosa francamente mi
appassiona poco) di tutte le
cose che hai scritto mi preme
risponderti solo ad una : il
pericolo comunista in Italia!!
Considerato che sei una persona
sufficentemente colta ti prego
di riflettere seriamente su
questa (comica ) affermazione.
Di quale pericolo comunista stai
parlando???? Bertinotti, Salvi,
Dalema??? Ma fammi il piacere!!
Ste stronzate per cortesia
lasciale al Belusca.
1. Il fatto che io sia
disponibile ad ascoltare e
riflettere sulle opinioni altrui
non significa affatto che io non
abbia idee determinate. Le mie
idee determinate sono i valori
che ho (inutilmente) provato a
spiegarti e sulle cui basi
(provo) a orientare la mia vita,
compresa quella lavorativa. Le
certezze assolute sul Bene e il
Male non mi appartengono e
questa è la profondissima
differenza che ci connota.
2. Ti informo che io non ti
"concedo" ora le ragioni,
semplicemente concordo (come
concordavo anche prima di
conoscerti) su alcuni
principi di rispetto verso le
persone e di laicità dello
Stato. Per altro, credimi, per
fare il sindacalista (almeno
all'interno di un sindacato
Confederale ) non ci vuole
assolutamente nessuna dote
particolare se non una: la
sincera volontà di comprendere
le ragioni/i bisogni dei
lavoratori (ciascuno con la sua
soggettività/specificità) per
provare, nel rispetto delle
regole, a portarle a sintesi. In
quella stimolante esperienza ho
avuto modo di imparare tante
cose pur non venendo meno alle
mie convinzioni profonde anche
scontrandomi pesantemente, ma
sempre in maniera trasparente e
chiara, con i lavoratori.
Poi è probabile, anzi
auspicabile, che con il passare
degli anni l'esperienza
favorisca una ulteriore
evoluzione delle mie idee e
opinioni anche se (dandoti un
dispiacere) devo dirti che è
quasi impossibile che io arrivi
alle tue stesse conclusioni. E
questo per un semplice motivo:
io non sono ancorato ad idee
fondamentaliste (ne comuniste,
ne anticomuniste, ne altre), non
ho tabù ideologici di sorta ne
Verità Assolute da propinare al
prossimo.
Bene, considerato quindi che fra
di noi esistono e esisteranno
differenze incolmabili, e
nonostante il nostro essere
culturalmente incompatibili ti
considero sinceramente una
persona simpatica e in buona
fede e quindi ti propongo una
tregua "ideologica":
condividiamo quel poco (di idee
e di hobby) che abbiamo in
comune; credo che ci divertiremo
molto di più.
|
|
Veramente pensi che io voglia
convincerti o indottrinarti? Sei
molto lontano dalla realtà.
A me che tu cambi parere, nel
contesto della mia vita, conta
meno di nulla.
In realtà ciò che io sto facendo
è la ricerca di supporti a
conferma di ciò che sento
istintivamente giusto.
E fondamentalmente è un puro
esercizio di capacità deduttiva
che se conferma la mia tesi, mi
gratifica. Cinismo? Può essere.
Pensavo che con la tua
intelligenza fossi arrivato a
capire che il sunto di tutti i
libri e di tutti gli atti
dell'uomo mirano soprattutto ad
autoincensarsi. Anche quelli con
le ricette per la cucina
nascondono lo spirito di
autoammirazione.
Ecco perchè oltre a non volerti
convertire, non voglio neanche
giudicarti. Questo perché tu
parli di amicizia e l'amicizia
non giudica.
Comunque leggendo la tua lettere
ho avuto l'impressione che tu
avessi sbagliato destinatario.
Sono andato quindi a rileggere
quanto ti avevo scritto e non ho
trovato contraddizioni (puoi
segnalarmele?). Non ho trovato
neanche una manifestazione di
fede in qualche religione o
dogma politico.
Mi sembrava di aver scritto che
sono contro le Verità rivelate
ed il comunismo è una di queste.
Parlando di USA non ho mai detto
che questo è il mio stato
ideale. Conosco benissimo tante
delle contraddizioni che lo
caratterizzano. Semplicemente lo
considero il meno peggio (tu non
me ne hai indicato di migliori).
Non penso che ci sia un pericolo
comunista. Penso che già siamo
in un regime comunista camuffato
da centro sinistra, ma
condizionato in tutto e per
tutto da estremisti. Noi abbiamo
telefoni controllati, conti
correnti controllati, conti
postali controllati, per fare un
vaglia devi dare il codice
fiscale, per iniziare un
attività devi fare mille
pratiche, i diritti elementari
di cittadino sono regolarmente
calpestati, con gli studi di
settore non paghi, come dice la
Costituzione, in base al
reddito, ma secondo ciò che
serve allo stato. Abbiamo poi il
più alto numero di fannulloni
mantenuti del mondo nelle
amministrazioni, nelle
commissioni, negli
enti, nella burocrazia ed
abbiamo inventato anche i lavori
socialmente utili per piazzare
altri sfaticati. Questo
statalismo non penso rientri
nella tua visione ideale del
mondo.
Il Berlusca, come tu lo chiami,
non è un mio parente e nemmeno
un mio amico. Ho paura che sarà
solo una meteora e che
probabilmente lascerà il tempo
che trova. Sono ben altri i
parassiti politici che ci
trasciniamo da decenni e che ci
hanno portato alla attuale
situazione.
Oltre ai citati, nel nostro
governo ci sono anche i Caruso,
i Casarini, i Luxuria, i
Pecoraro che, finito di
reclamare i diritti del popolo
ora si godono lo stipendio ed i
privilegi e nessuno li sente
più. Come consulenti invece,
degli assassini!
L'hanno scorso ero a pranzo con
una personalità bolognese e
questi, parlando di fascismo, ha
dichiarato tranquillamente che
ancora esiste il pericolo di un
golpe fascista in Italia. E poi
sono io lo strano?
Contrariamente a quanto affermi,
non ho certezze assolute sul
Bene e sul Male perchè considero
tutto relativo.
A seconda delle circostanze, un
omicida può essere fucilato o
decorato con medaglia d'oro.
Tu dici che non arriverai mai
alle mie stesse conclusioni.
Vedo che anche tu in fatto di
certezze assolute non sei da
meno di me.
Sicuramente comunque partiamo
dagli stessi presupposti. Che tu
chiedi per la nostra società in
particolare e per l'umanità in
generale sono le stesse cose che
chiedo io.
Se
vai sul mio sito alla voce
Avvertenze, tra le altre cose
leggerai
il
benessere, la SERENITA', il
progresso per tutta
l'umanità
Questo è ciò che mi auguro
e che probabilmente si
augura ognuno di noi.
Ciò comprende, in dettaglio,
dare a tutti una possibilità, un
lavoro, una famiglia, dare
assistenza a chi ne ha bisogno,
sostenere i più deboli,
assistere anziani e malati, ecc.
Tu ritieni che la formula giusta
sia il Socialismo? Io no.
Immagino che tu quando
esercitavi la tua opera di
assistenza ai lavoratori, andavi
anche a votare.
Per il socialismo di mani pulite
o per il PCI?
Il primo non ha bisogno di
commenti il secondo è poi
diventato PDS e poi DS e ora PD.
Anche tu hai seguito la
conversione?
Anche tu ti sei spostato verso
il centro rinnegando tutte
Verità assolute dei vari capi
che per me hanno cambiato solo
il pelo?
E poi come la democrazia, anche
il socialismo è molto
soggettivo. Quello giusto è il
socialismo dei paesi scandinavi
dove il risultato più eclatante
è l'aumento dei suicidi? E'
quello di Zapatero che ha fatto
chiudere 600 moschee e fa
sparare ai "poveri" immigrati
clandestini che tentano di
entrare a Gibilterra? E' quello
attuato dal nostro governo che
invece i clandestini li fa
entrare per alimentare il lavoro
nero e sottopagato o li mette in
condizione di delinquere per
sopravvivere? O che assegna un
mensile di 1.200 euro alle
famiglie ROM o sussidi di tutti
i generi agli extracomunitari
regolari e si dimentica dei
nostri contadini che hanno
lavorato magari per 50 anni,
contribuendo al progresso
dell'Italia, ed ora sono storti
e bruciati dal sole e prendono
300/400 euro al mese di
pensione?
Tu potrai anche sognare, io
preferisco aprire gli occhi
sulla realtà quotidiana.
Non ne ho la certezza, ma solo
la convinzione, che il tempo mi
darà ragione, anche se sarà una
vittoria di Pirro.
Perché temo che le conseguenze
di tutte queste scelte sbagliate
ricadranno sulla testa dei
nostri figli.
Notando dell'amarezza nel
tuo scritto, convengo con te
che forse dobbiamo mettere
fine a questo scambio
epistolare che rischia di
terminare con un giudizio
lapidario certamente non
gradito. E come ho detto
sopra, l'amicizia non
giudica.
|
|
scrive
ancora Marco |
24.06.07 |
|
caro Flavio mi fa molto piacere
leggere che la nostra
"discussione" è basata
semplicemente su una democratica
dialettica e non implica
valutazioni o giudizi di sorta.
Sinceramente permettimi di dirti
che alcune tue salaci
affermazioni mi avevano
veramente dato tutt'altra
impressione. Evidentemente anche
la forma del dialogo (non de
visu) certamente si presta a
interpretazioni soggettive delle
parole/frasi che si leggono. Al
di là dei contenuti e delle idee
espresse, la forma e il tono
delle cose dette possono dare
impressioni a volte un po'
spiacevoli. Ad esempio le
affermazioni " A proposito,
immagino che tu in tempi
precedenti, durante l'esercizio
della tua attività sindacale,
avrai avuto delle idee
leggermente più determinate e
certe....... Ora scrivi
valutando le cose da altri punti
di vista e concedendo anche a me
le ragioni che nel frattempo ti
sono diventate evidenti" se
permetti lasciano trasparire (al
di là delle tue intenzioni) un
giudizio non certo sulle idee ma
piuttosto sulla persona e questo
non va bene ( o almeno non a
me). Tranquillo, io non penso
affatto che tu sia strano, anzi
per la verità non mi sono mai
posto, ne mi pongo, il problema
di catalogarti e men che meno di
giudicarti. Trovo con te, come
anche con altri quando capita,
stimolante il confronto delle
idee e ovviamente maggiori sono
le differenze maggiore è
l'impegno intellettuale per
sostenere le proprie
convinzioni. Quindi, vista la
notevole distanza fra le nostre
posizioni, è ovvio che il nostro
interloquire sia (per me) più
stimolante del solito, quello
che trovo "irritante" è un
atteggiamento di velata
superiorità che, al di là delle
intenzioni, spesso traspare, non
da quello che dici, ma da come
lo dici. La prova?? Se vuoi
sapere quali sarebbero le
contraddizioni a cui i
riferisco non devi rileggere
quello che hai scritto tu ma
quello che ti ho scritto io (se
non altro perchè le, presunte,
contraddizioni sono obbiettate
da me). Convengo che tutti
cercano conferme alle proprie
opinioni, ma sant'iddio proviamo
ad ascoltarci (leggerci) con
serena voglia di capirci.
Questa è la banale ragione per
cui tu nel mio ultimo scritto
noti "dell'amarezza" che altro
non è che indisponibilità ad
essere "giudicato"
sommariamente. Chiarito il senso
del mio "malessere"
dialettico credo che, proprio
per la grande differenza di
posizioni, le nostre discussioni
epistolari non rendano giustizia
alle radici profonde delle
nostre posizioni ideologiche che
invece rischiano di essere
banalizzate e mal comprese.
Quindi considerato che anch'io
ci tengo ad evitare giudizi
lapidari (soprattutto ingenerosi
e ingiusti) e che, ribadisco,
non riesci proprio ad essermi
antipatico e in considerazione
che non vorrei rovinarmi le
uscite ciclistiche ne
soprattutto una possibile
amicizia ti propongo scambi di
opinioni fatti di persona (la
discussione al mare è stata
piacevole) e scambi epistolari
prevalentemente su singoli
argomenti. Così, penso, potremmo
evitare incomprensioni e
"cadute" sul personale.
|
|
mi
scrive Claudio |
05.07.07 |
Premetto
che pur essendo un comunista
convinto, i miei migliori amici o
diciamo coloro con cui parlo
volentieri di politica sono di
destra, e con loro non mi sono mai
alterato perchè ho sempre rispettato
il loro pensiero,ma leggendo sul tuo
sito e leggere cosa pensi del
comunismo e dei comunisti sopratutto
ti garantisco che mi sono girate le
palle. Allora tanto per cominciare
perchè ti scandalizzi tanto nel
vedere quanto noi siamo legati alla
bandiera rossa con falce e martello
e perchè ancora crediamo nel
comunismo e in quanto significa per
noi, e non ti volti indietro e
guardi a destra e pensi solo un
attimo a cosa ha fatto in Italia, e
nonostante tutto ancora credono nel
loro ideale. Eppure dei morti ne han
fatti non solo comunisti ma donne
bambini anziani gente innocente,
comunque italiani. E da questo
fanatico che poi hanno appeso per i
piedi in Piazzale Loreto quel maggio
del 45 ci hanno liberato non solo
gli americani ma anche i partigiani
che guarda caso avevano al collo un
fazzoletto rosso e molti di questi
sono morti per la nostra e anche tua
libertà e per questo meritano il
rispetto dell'ideale che
rappresentavano. Lo so anch'io che
il comunismo in Unione Sovietica è
stata una dittatura al pari di
quella fascista in Italia, ma non
per questo motivo io (o meglio noi)
non dobbiamo credere nel nostro
ideale se torni indietro con la
memoria il grande Enrico Berlinguer
si era ben staccato dall' Urss
dicendo ancora nel '78 che il nostro
non era un comunismo sovietico ma un
comunismo europeo ben lontano da
quella dittatura. Ora se tu vai ad
una festa de l'Unità oppure di
Liberazione non vedrai mai due
compagni che si salutano col pugno
chiuso, ma se ti capita come è
capitato a me di andare ad una festa
di A.N (questo per dirti a quanto
sono legato all' amicizia e non ai
colori) si vede spesso braccia
destre alzate con tanto di saluto
romano quindi segno di nostalgia
fascista. Salutandoti caramente ti
rammento se ti è possibile di
portarci un po' più di rispetto
firmato
Claudio comunista per sempre |
|
rispondo |
05.07.07 |
Premesso
che sul rispetto delle opinioni
altrui è basata la mia vita, ciò che
io contesto è l'ideologia comunista
e non chi ci crede.
Da liberale convinto quale sono,
ritengo opportuno lasciare ad ognuno
la libertà di pensare e credere a
ciò che vuole.
Certo, leggendo il mio sito è chiara
l'impronta anticomunista. Ma questo
mi orientamento è cresciuto nel
tempo alimentato dall'ipocrisia di
chi considera tutto il giusto da una
parte e tutto lo sbagliato
dall'altra. Al momento sono
anticomunista perché è il comunismo
che rischia di interferire nella mia
vita e questo non lo sopporto. Al
fascismo riserverei lo stesso
trattamento qualora diventasse una
cosa seria. Personalmente ritengo
che tutti gli estremismi siano
deleteri per l'umanità e siano
soltanto sistemi creati allo scopo
di dominare i popoli. Anch'io ho
amici comunisti con i quali oltre a
fare sport, cene ed altro,
intrattengo delle animate e vivaci
discussioni che si concludono con
serenità e senza rancore.
Non condivido tutte le idee e le
opere dell'attuale opposizione che
ritengo troppo genuflessa davanti
alla Chiesa (come alcuni
cattocomunisti)
Alcune conquiste di sinistra sono
anche mie: divorzio, aborto e sono
anche favorevole alla ricerca sulle
cellule staminali. Non ho nulla
contro gay, trans, ebrei, islamici,
neri, extracomunitari (con gay ed
ebrei il comunismo non ha agito al
meglio).
Quindi nessuna mancanza di rispetto
perchè, se bene analizzi la mia
lettera sulla bandiera rossa, non ci
sono menzogne ma ho solo riportato
la VERITA'.
Sul mio sito nel FORUM ci sono anche
degli scambi di lettere che forse
possono meglio chiarire il mio
pensiero. Leggili.
Io non distinguo tra un imbecille
che saluta con la mano tesa o con il
pugno chiuso: sono la stessa cosa. E
poi mi piacerebbe sapere che cosa
significa essere comunisti oggi.
Partigiano era anche mio padre che è
stato anche condannato al confino.
Come scrivo in altri testi ho avuto
modo di parlare con lui e mi ha
spiegato come agivano i suoi
colleghi con il fazzoletto rosso la
collo.
Da quanto scrivi penso tu condivida
il pensiero di Marco Rizzo: "Il
comunismo ha sbagliato, ma non è
sbagliato".
Il mio pensiero invece è che nella
vita ciò che contano sono i
risultati perché di buone
intenzioni, dicono sia lastricato
l'inferno. |
TORNA SU |
|
|
|
Verso la
metà di Giugno ci ritroveremo a
Grosseto con quanti intendano
partecipare attivamente alla
riorganizzazione della DC e di
quelle realtà che costituivano il
pentapartito. Non sono un
nostalgico e quanti mi conoscono
hanno sempre apprezzato la capacità
di prevedere molto in anticipo gli
eventi. Oggi più che mai si deve
fare una scelta qualitativa, ridare
entusiasmo a quanti l’hanno perduto
e passare il testimone ai giovani.
Chiunque durante l’arco della
propria vita non userà il coraggio
per affrontare una impresa con un
coefficiente rischio elevato
morirà insoddisfatto e arrabbiato.
I grandi cambiamenti storici
nascono e si sviluppano attraverso
una presa di coscienza individuale e
con la precisa volontà di modificare
l’inerzia generale. L’orgoglio di
appartenere ad un gruppo con un
ideale comune che si impegna con
determinazione a perseguirlo
attirerà le simpatie di quanti
denunciano la fragilità di
contestare un sistema a titolo
personale. Le grandi conquiste sono
il risultato di un gruppo di menti
pensanti che hanno saputo
organizzarsi perché condividevano lo
stesso obiettivo e intendevano
realizzarlo. Criticare prima ancora
di aver mosso il primo passo
denuncia un atteggiamento tipico del
perdente rinunciatario o ancor
peggio dell’intruppato di comodo.
La forza di un popolo è la
molteplicità espressiva. Chi vede
nei piccoli partiti una dispersione
inutile di forza e figlio della
standardizzazione. La libertà si
esprime attraverso la ricchezza di
idee e non sull’appiattimento
programmatico. Non siamo pecore che
seguono un pastore perchè dispone
di un cane. Forse la gente si
lamenta perché nei supermercati
esistono più marche di uno stesso
prodotto? Ognuno può scegliere
quello che è meglio pubblicizzato,
che reputa qualitativamente più
valido o che ha il prezzo più
conforme alle proprie possibilità.
La competitività a livello politico
fa parte del gioco. Ridurre gli
schieramenti a due mi ricorda la
mentalità del contrapposto. Le
verità antagoniste sono sempre mezze
verità. Ci sono forse i buoni e i
cattivi, i belli e i brutti, gli
intelligenti e gli stupidi in
assoluto? Quante sono le religioni?
Bene o male tutte rappresentano
Dio! Perché non le limitiamo? E chi
non crede dove lo mettiamo? Un
grande pensatore come Einstein aveva
a suo tempo affermato che l’uomo
del duemila per sopravvivere
avrebbe dovuto cambiare
letteralmente il proprio modo di
pensare. Cosa aspettiamo? Soggiungo
che dovrebbe imparare anche a non
pensare ma prima di operare
consultare i propri sentimenti. Se
ognuno di noi si facesse, come dice
Giacobbe, meno seghe mentali
troveremmo soluzioni concrete al
nostro disagio esistenziale.
Prestare più attenzione nei
confronti di chi circonda
modificherebbe l’assetto di questa
società egoista e senz’anima. Prima
di cambiare quello che sta
all’esterno, cambiamo il rapporto
che abbiamo con noi stessi. Solo
così elimineremo la menzogna e
l’ipocrisia che sembra siano il sale
della nostra inconsistenza.
Grazie a tutti i simpatizzanti di
Lisistrata che dimostrano di
credere ancora in un riscatto
italiano.
Gabriele GianMaria Garzoli
|
|
scrive
FB |
07.05.07 |
Un
suggerimento lo vorrei dare ai
gestori di Lisistrata.
Prendere una posizione così netta a
favore dell'ennesima proposta
politica, limitando la propria
libertà critica e snaturando
l'indirizzo di sito libero e
liberale che lo ha sempre
caratterizzato, non mi sembra possa
deporre positivamente a favore di
Lisistrata. Non sarebbe forse meglio
limitarsi a segnalare l'iniziativa a
titolo informativo?
Apprezzo la buona volontà, ma la
storia insegna che chi proclama di
voler cambiare il mondo,
normalmente, se ce la fa, lo cambia
in peggio.
Il signor Garzoli usa parole di
effetto ed esempi roboanti che
possono far breccia nelle menti dei
semplicioni, ma che nulla hanno a
vedere con la realtà, e spaccia per
necessità di cambiamento dei luoghi
comuni triti e ritriti.
A lui mi permetto consigliare di non
cavalcare la protesta ma di creare
un serio programma di proposte a cui
possono aderire appunto le persone
che stanno mentalmente al centro.
Diversamente si troverà in compagnia
di coloro che credono di migliorare
la società spaccando le vetrine.
Cordiali saluti |
|
risponde
Lisistrata |
07.05.07 |
Caro
Flaber, è vero che questo è un sito
liberale, anche perché io mi sento
così, (anche se non è proprio vero,
sono un po' anarchica) ma proprio
per questo di volta in volta
sostengo qualcuno e non per finalità
di guadagni particolari o per chissà
quale scopo, solo che credo che la
libera iniziativa possa essere
supportata, soprattutto se come
Gabriele Garzoli non si hanno le
spalle coperte da sponsor importanti
o politici particolari e non si è
fatto della propria vita una
"scalata sociale".
L'iniziativa è sua ed è per questo
che ha il mio appoggio, però
aggiungo che di volta in volta, ed
anche in contemporanea, ho dato
spazio e appoggio anche a persone
dentro schieramenti politici
importanti, se hai avuto modo di
notare ho spesso dato spazio per le
iniziative politiche, almeno come
informazione o come battaglie
sociali e non solo a Forza Italia,
ma di volta in volta, alla Lega, ad
Alleanza Nazionale o a piccoli
partiti locali o a politici giovani
in via di formazione.
Non considero questi sodalizi come
matrimoni a vita, non sarà finché
morte non ci separi, sarà un dare
una mano sperando che si raccolgano
buoni frutti, in caso contrario
pazienza, bisognerà tornare a
seminare.
Grazie e buon proseguimento |
TORNA SU |
|
|
La
verità dopo 60 anni |
Mauro |
20.12.06 |
5 |
SCRIVI |
|
scrive
FB |
20.12.06 |
...
dopo il vivace scambio di opinioni
di mercoledì scorso, ho pensato di
scriverti per chiarire con calma il
mio pensiero. Come ho cercato di
spiegarti io sono contro ogni
estremismo, da qualsiasi parte
venga, perchè vuole sempre
contrapporre la forza alla ragione e
sostituire una violenza con un'altra
violenza. Come sai io vivo in
"esilio" e gli unici contatti
personali, fuori dal lavoro, gli ho
con i ciclisti dell'..... Qui a
..... non ho fatto amicizie anche
perché non ne voglio. Forse a causa
delle amare esperienze avute a suo
tempo. Ciò nonostante la possibilità
di parlare con altri delle mie idee,
mi gratifica molto, anche se a volte
si alzano i toni. Oggi mi dedico
alla politica teorica e non attiva,
più per passione e per il desiderio
di conoscere che per cambiare il
mondo.
Non tocca a me.
E' vero, sul mio sito sono un po' di
parte, ma non incito all'odio di
classe, non emetto sentenze di
morte, ma mi limito a sfottere,
esercizio sano e democratico se non
scende nell'offesa. Certo sono più
liberale che socialista perchè sono
da sempre abituato ad arrangiarmi
senza chiedere niente a nessuno.
Anche perchè la volta che ho chiesto
giustizia per un grave torto subito,
in cambio della mia onestà e del
contributo che ho dato alla società
con il mio modo di vivere e di
operare, ho ricevuto indifferenza ed
anche condanna morale. Ciò non
toglie che ritenga giusta e
necessaria la pubblica assistenza.
Tu mi hai detto che sono un
revisionista perchè leggo i libri di
Pansa. Premesso che ho letto anche
il Capitale di Marx ed il suo
Manifesto e parte del Corano (poi mi
sono arreso), io leggo perché voglio
conoscere i fatti veri e non le
verità che mi sono state imposte da
chi vuol gestire la mia coscienza.
Non credo che voler conoscere la
verità sia una cosa da condannare. E
non significa che ciò comporti
necessariamente la volontà di dare
giudizi o emettere sentenze. Sono
convinto che purtroppo molte persone
arrivano a delle conclusioni o sono
di parte senza sapere il perché.
Semplicemente perché l'ha detto un
altro e non si prendono la briga di
controllare. E' lontana da me ogni
intenzione di farti cambiare idea
sulle tue opinioni. E' giusto che in
una società democratica non ci sia
un pensiero unico e mi piace sentire
anche altri punti di vista perchè mi
fanno riflettere e capire meglio.
Io non sopporto i sepolcri
imbiancati, ipocriti che per
convenienza non hanno il coraggio
delle proprie idee. Purtroppo nella
nostra società egoistica e codarda,
che comunque ritengo attualmente la
migliore possibile, ci sono solo due
categorie che possono permettersi di
dire ciò che pensano: i pazzi e
coloro che non hanno niente da
perdere. Io ho perso tutto, meno la
dignità. Voglio farti un piccolo
regalo. Ti invio in allegato il
libro "...........". Fammi un
favore, leggilo. Non per cambiare
opinione, ma per conoscere l'altro
lato della medaglia, trovare un po'
più di serenità nelle tue
valutazioni e capire che nessuno può
avere tutte le ragioni e nessuno può
avere tutti i torti. Insomma un po'
più di saggezza che non guasta alla
nostra età. |
|
scrive Mauro |
26.12.06 |
.... per
la nostra discussione vorrei dirti
che io non sopporto le persone che
pontificano su altri dopo 40 o 50
anni, questo è quello che sta
facendo Pansa, è comodo criticare
comportamenti inopportuni di varie
persone che dopo la guerra hanno
dato libero sfogo a tutto quello che
di peggio avevano dentro, dopo aver
visto morire in modo atroce figli,
mogli, genitori, parenti, amici,
ecc...
Mi riesce difficile mettere sullo
stesso piano fascisti e partigiani.
Come mi riesce difficile dare
credito ad un personaggio politico
che per farsi eleggere è partito da
una posizione privilegiata avendo
tre televisioni a disposizione per
bombardare continuamente il
telespettatore medio mentre i tuoi
avversari si devono accontentare di
poche conparsate nei tempi
predisposti dal sevizio pubblico, è
come se tu vai a fare una gara
ciclistica e il tuo avversario che
magari è anche più forte di te parte
con un vantaggio di mezz'ora, per
una corsa dlla durata di un ora.
Come faccio a fidarmi di uno che
istituisce i fondi pensione quando è
proprietario della Mediolanum???
Questo sono solo alcune cose.
Ne riparleremo con più calma senza
magari alzare la voce come mi
capita, per questo ti chiedo scusa,
ma è il mio modo di discutere un po'
violento. |
|
scrive FB |
06.01.07 |
come sai scrivo delle lettere a
Libero che frequentemente
vengono pubblicate. Non trattano
solo di politica ma anche di
cronaca e sono convinto che su
alcune potresti essere d'accordo
con me. Oggi me ne hanno
pubblicata una che
voglio trasmetterti per
conoscenza. Penso che la verità
non abbia tempo e che il
riconoscimento dei propri errori
può solo elevare il livello di
onestà e di rettitudine di chi
li ha commessi.
Che ne dici?
|
"Giorgio
Bocca, ex fascista di ferro,
ed altri sinistri, compreso
Cossutta, affermano che
Mussolini è stato giudicato
dal popolo italiano e
giustamente giustiziato.
Anche se così fosse, questi
signori non si sono mai
soffermati a spiegare le
ragioni della fine riservata
a Claretta Petacci. Anche
questa è stata giudicata dal
popolo e condannata a morte?
E per quali reati?
Lampredi
e Audiso, gli esecutori, in
questo caso hanno semplicemente
commesso un omicidio al quale si
è poi aggiunta anche la
profanazione del cadavere.
Sentire questi signori che
criticano la civiltà irachena,
senza aver mai trovato in 60
anni il coraggio di riconoscere
le loro meschinità, francamente
da il voltastomaco."
|
|
scrive Mauro |
09.01.07 |
sicuramente è giusto
quello che tu dici ma devi
considerare il contesto (60 anni fa
dopo quello che era successo), in
Iraq.
Siamo nel 2006,
dovresti giudicare se ora in
Italia qualcuno facesse quello
che hanno fatto in Iraq.
Domanda: cosa hanno fatto in
Bosnia, Croazia, Slovenia,
Albania ecc..... Siamo negli
anni 2000, non 60 anni fa.
|
|
|
scrive FB |
14.01.07 |
tornando alla tua
ultima lettera "politica" oggi
ti scrivo perchè c'è stato una
caso che mi ha ricordato le tue
parole:
"io non sopporto
le persone che pontificano su
altri dopo 40 o 50 anni"
Oggi Errani ha
fatto un commento sulla sentenza
che ha condannato 10 colpevoli
del massacro di Marzabotto a
distanza di 63 anni dal fatto.
Queste le sue parole:
"Ai giovani ed alle
generazioni questa sentenza dice
che non si deve mai
rinunciare alla ricerca della
verità e della giustizia..."
Come vedi Errani
non la pensa come te. Credi che
solo la verità di sinistra debba
essere ricercata?
"è comodo criticare
comportamenti inopportuni di
varie persone che dopo la guerra
hanno dato libero sfogo a tutto
quello che di peggio avevano
dentro, dopo aver visto morire
in modo atroce figli,
mogli, genitori, parenti amici
ecc..."
A tale proposito
sarei curioso di conoscere i
motivi che hanno indotti certi
"partigiani" ad assassinare 120
sacerdoti. Credi che anche
questi si siano solo fatti
inopportuni oppure che anche
loro abbiano fatto morire
qualcuno in modo atroce? (se
pensi che queste siano balle, ti
allego l'elenco)
Dunque sei per
mettere una pietra sopra tutto.
Io sono d'accordo con te, solo
che di pietre ce ne vogliono
due: una per parte. Purtroppo in
Italia non c'è ancora una
democrazia compiuta. La nostra
costituzione prevede
specificamente il divieto di
ricostituzione
del partito fascista. Fermo
restando che a me del partito
fascista non frega nulla, trovo
assurdo che la libertà di
opinione anche politica non sia
uguale per tutti. Trovo anche
superate le manifestazioni
contro il fascismo che esiste
ormai solo nelle teste di chi ne
ha bisogno per portare avanti i
propri interessi politici e su
queste contrapposizioni
ideologiche ci campa.
Come di ho già
detto, penso che la
verità non abbia tempo.
|
|
TORNA SU |
|
|
Conflitto
di interessi. |
Claudio |
30.10.06 |
5 |
SCRIVI |
|
|
LETTERA
SCRITTA IN RIFERIMENTO AD UN MIO
INSERTO SULLE SOCIETA' DI PRODI E AD
UN PROBABILE CONFLITTO DI INTERESSI
(LEGGI) |
Interessante, cominciamo da qua.
Domanda 1: La legge italiana
permette ad un presidente del
consiglio di avere altre
attività?
Risposta 1/A: Se sì, siamo a
posto, sia per Prodi che per
Berlusconi. (ma se non siamo
d'accordo noi cittadini non
dovremmo più votarli)
Risposta 1/B: Se no, chi cavolo
decide se quella poltrona può
essere assegnata a questi
personaggi ?
Domanda 2: Se sì, ma a patto che
queste attività non confliggano
con leggi o delibere che vengono
votate in parlamento.
Risposta 2: Bisogna vedere che
tipo di attività sono, io non lo
so per quanto riguarda Prodi, ma
per quanto riguarda il vecchio
governo, quelle di Berlusconi
cozzavano e non poco.
Se
poi all'Italiana usiamo la
Bilancia (la usi anche tu) mi sa
che il peso di queste ASE, San
Vitale, Simbuleia, Euromobiliare
siano infinitamente più leggere,
ma non lo so, si potrebbe
indagare.
|
|
risponde
FB |
30.10.06 |
1)
Si, a condizione che dichiari
tutti i propri beni e le proprie
attività al momento
dell'insediamento anche come
deputato o senatore (ciò
stabilisce la legge). Molti di
questi sono avvocati,
professori, medici, ecc. e non
sono obbligati a cedere
l'attività. I dipendenti
pubblici normalmente o si
mettono in aspettativa, oppure
si prendono due stipendi.
La
Costituzione italiana sancisce
che tutti possono essere eletti,
senza distinzione di razza,
cultura, religione o stato
sociale. Io personalmente
preferisco che sia un ricco a
governare perchè forse non ha
bisogno di arricchire e poi
conosce il valore dei soldi e
quindi non li spreca. Siamo
tutti uomini ed anche gli eletti
in parlamento fanno sempre un
pensierino nascosto allo
stipendio. Tant'è vero che la
legislatura cadrà quando tutti
avranno maturato il diritto alla
pensione, salvo eventi
imprevisti.
Il
vero problema non è la quantità
di soldi, beni o attività che
chi governa può avere, il
problema è che lo si sappia.
Berlusconi è stato setacciato in
Italia e all'estero da migliaia
di controlli e ciò va ben oltre
ciò che la comunità richiede.
Prodi è un maneggione che tra
Nomisma e consulenze sugli
scambi commerciali tra Italia e
paesi comunisti ha parecchio
rimestato negli affari. Ha
perfino fatto una consulenza in
Cina per la costruzione di un
porto. Le sue aziende si
incrociano e si celano sotto
altri nomi. Tutto questo
potrebbe non essere illegale, ma
a noi ha dato una falsa immagine
di un buon professore
universitario che vive di un
misero stipendio ed invece è un
miliardario che ha le mani in
pasta in chissà quanti traffici.
E' la sua ipocrisia e la sua
falsità che lo rendono indegno
di governare, non le sue
attività.
|
2)
Una persona che arriva alla
poltrona più alta può fare ciò
che vuole. Un giornalista di
sinistra ha detto che tutti i
deputati comunisti sono arrivati
con le pezze al culo e sono
usciti miliardari. Questo è un
male fisiologico della politica
che in realtà è solo un problema
umano. Credi che tutti i
precedenti presidenti del
consiglio italiani (escluso
forse Degasperi) siano morti in
povertà?
Dici
che gli interessi di Berlusconi
cozzavano? Come puoi dirlo,
forse perchè erano in chiaro e
tu lo vedevi? Ecco la soluzione.
Hai una pallida idea di quanti
intrallazzi politico-economici
siano alla base di tutti i
grandi capitali ed anche delle
attività mafiose? Queste sono in
chiaro e tu le vedi? Le persone
coinvolte non le conosci ed è
possibile che abbiano il tuo
voto.
Come
si risolve il problema?
Scegliendo persone oneste o
comunque persone il cui
interesse non sia quello di
arricchire ma abbiano
l'ambizione o anche la
presunzione, non importa, di
creare qualche cosa di positivo
per gli italiani (e magari
entrare nella storia). Non mi
risulta che Mussolini si sia
arricchito. Non ho nessuna
simpatia personale per tale
personaggio, anche perchè
incarnava il classico romagnolo
greve e rozzo, però è stato
l'ultimo che ha fatto qualche
cosa di concreto. Se oggi si
discute di TRF e di pensioni, è
grazie a lui che da sindacalista
socialista ha pensato di
tutelare le persone che
terminata una vita lavorativa,
normalmente venivano abbandonate
a loro stesse senza nessuna
riconoscenza da parte di quello
stato che avevano contribuito a
creare. Lui ha inventato la
liquidazione, l'Inps e la
pensione.
|
3) Il
grave errore è stato quello di non
concedere altri 5 anni al governo
Berlusconi. Quello attuale perderà
metà tempo a distruggere e non
gliene resterà abbastanza per
costruire. E così saremo sempre al
punto di partenza con riforme solo
abbozzate e mai completate, cosa che
si ripete ormai da 60 anni. |
4)
Purtroppo la nostra cultura
risente di due fattori che
impediscono di vedere le cose
nel loro esatto valore: la
cultura dell'invidia che
sostituisce quella
dell'emulazione e che porta a
cercare di distruggere anziché a
costruire meglio. L'altro
fattore è l'ideologia comunista
per la quale ancora oggi la
proprietà è un furto. Ricorda,
per concludere, che se l'Italia
è considerata il più grande
tesoro artistico del mondo e la
settima potenza industriale, ciò
non è dovuto allo stato e
neanche alla politica. La
ricchezza ha permesso di
costruire tutte le nostre cose
più belle e lo spirito di
intraprendere dei singoli
italiani ha permesso i nostro
attuale benessere.
|
|
scrive
Claudio |
03.11.06 |
E'
possibile tu abbia ragione, ma
non ripagherei Prodi con la
stessa brutta moneta con cui è
stato pagato Berlusconi, cioè,
io ho trovato sempre sgradevole
certo linguaggio usato dai suoi
detrattori e trovo sgradevole un
po' anche l'ultima parte delle
tue argomentazioni. Sento un
certo astio non così ben
argomentato, anche perchè potrei
dire, rifacendomi agli affari
occulti che anche Berlusconi,
aveva attività non facilmente
rintracciabili, vedi conti
alle isole Caiman e altro di cui
ammetto di non saper nulla, per
cui non ho mai amato questo
livello di discussione, quel
livello cioè dove io porto una
opinione personale, spinto dalle
mie informazioni (di parte) e tu
le tue, inevitabilmente di parte
anch'esse. Per quanto riguarda
invece Mussolini che dici di non
amare... però..., ha macchiato
la sua opera dimostrando non
solo la sua grettitudine ma
anche la stessa debolezza dei
nostri improponibili regnanti
di ieri e di oggi, avallando le
leggi razziali e distruggendo
tutto quello di buono che aveva
fatto, portando l'Italia in una
guerra che poi ha perso e
così, di fatto, l'ha regalata ai
comunisti, sì proprio ai
comunisti della rivoluzione
quelli di cui parli, che allora
fino all'arrivo degli americani
erano l'unica voce "liberale"
che negli anni del fascismo
attraversava l'Italia. Il foglio
clandestino "L'Unita"e
l'Internazionale ascoltato e
fischiato di nascosto nella gran
parte delle fabbriche
lo testimoniava. Che poi tutto
questo facesse parte di un
disegno precostruito dai
sovietici per appropriarsi della
enorme "portaerei" del
mediterraneo, quello per
intenderci di cui parla Pansa
quando parla del triangolo
rosso, potrebbe anche essere
vero, ma non parliamo di
Mussolini come di chi sia stato
l'ultimo uomo a fare qualcosa
nel nostro paese io ci andrei
piano. Non darei per scontato il
fatto che il governo attuale
perderà del tempo anche perchè
questo è un argomento
elettorale, non dice niente,
preferisco parlare degli atti,
uno per uno se vuoi, (ma
purtroppo ci mancherà il tempo,
almeno a me). Sono in parte
d'accordo con il tuo 4 punto,
salvo l'ideologia comunista che
non sento mia anche se voto a
sinistra. Mi sento cioè sicuro,
che la stragrande maggioranza di
quelli che votano come me, non
provano nessuna simpatia per
questi signori. Infine il
discorso sul regnante ricco e
illuminato, Flavio, non ci
credo, davvero, fossimo la
Danimarca forse, ma non lo
siamo, davvero è il senso civico
che ci manca, noi facciamo
fatica a pensare al bene comune,
è lì che bisogna lavorare, poi
penso che ricco o povero conti
poco, specialmente se chi va in
politica sa in partenza che non
avrà ne stipendi faraonici, ne
pensioni da capitani
d'Industria.
|
|
risponde
FB |
03.11.06 |
Cerchiamo di capirci: non esiste
politico che non porti avanti un
suo interesse che può essere
economico o personale. Tutti i
grandi della storia lo sono
diventati perchè avevano qualche
cosa di esasperato tipo:
ambizione, brutalità, superbia,
megalomania, presunzione o
semplicemente bisogno di
dimostrare agli altri il proprio
valore. Alla fine però si guarda
al risultato ed è questo che fa
pendere la bilancia a favore o
contro. I politici non sono
santi, non sacrificano la loro
vita per il bene altrui. Al
massimo sono convinti di portare
avanti una missione ma
difficilmente sono disposti a
metterla in discussione. Quindi
la mia scelta si basa sulla
teoria del male minore. Per me
Berlusconi è un pericolo
potenziale minore di Cossutta,
Diliberto, Bertinotti, Caruso,
Farina, Pecoraro e tutti gli
altri che non sto ad elencare
per problemi di spazio. Prodi è
il loro lasciapassare, perchè
non ha un partito e non è in
grado di farlo. Ecco perché non
ha la mia stima.
Dire
che Mussolini ha fatto qualche
cosa di buono sottintende che il
resto era sbagliato. Inutile
quindi ribadire i suoi errori.
Prova però a ricostruire la
situazione in cui si è trovato e
dimmi quale sarebbe stata la tua
scelta.
Sul
discorso del regnante ricco e
illuminato vorrei chiederti se
conosci uno stato in cui una
rivoluzione abbia portato alla
democrazia. Io sono dell'idea
che solo chi ha il potere può
delegarlo. L'Inghilterra è
considerato uno dei paesi più
democratici del mondo. Ti
ricordi chi è il capo di stato?
Prova a riflettere.
|
A
noi manca il senso civico?
Perché? Non so quale sia la
differenza tra i popoli che
hanno il senso civico ed il
nostro. Ti racconto però un
fatto. Io sono nato e vissuto in
Trentino che fino al 1918 era
territorio austriaco. Mio nonno
e mio padre sono nati austriaci,
anche se erano filo italiani.
Ricordando i loro racconti, che
si sono tramandati di padre in
figlio, ti assicuro che nella
mia cittadina c'era un livello
di civismo oggi scomparso. Due
esempi che mi ricordo. Essere
tra i primi contribuenti fiscali
era un vanto per il cittadino.
Per chi invece commetteva un
reato minore, la condanna
veniva erogata molto velocemente
e normalmente consisteva in
qualche giorno di prigione.
Ebbene, al condannato veniva
chiesto quale era il periodo
migliore per scontare la
condanna, senza pregiudicare la
vita familiare oppure il
raccolto della campagna. Strade,
piazze e giardini erano tenuti
come il salotto di casa.
Vivevano nell'impero
austro-ungarico e gli Asburgo
erano i regnanti. Quindi il
problema non è cercare il senso
civico, ma ritrovarlo.
|
|
|
scrive
Claudio |
05.11.06 |
Ecco, la cosa migliore sarebbe
un politico (IL POLITICO) che
avesse come caratteristica
principale "l'ambizione" e il
bisogno di dimostrare come dici
tu, il proprio valore e
aggiungiamo pure la convinzione
di portare avanti una missione.
Prendo apposta solo i lati per
così dire positivi del
personaggio "Ideale" che hai
descritto e che tutti vorremmo,
ma il problema è che anche
queste caratteristiche
"positive" sono pericolose nella
maggior parte dei casi
possibili. L'uomo (IL POLITICO)
in questione tenderà
inevitabilmente a diventare
l'UOMO FORTE e salvo poche
eccezioni lo statista destinato
a rimanere nella storia, nel
bene e nel male. Ma oggi chi
operasse guidato solo dalle sue
convinzioni o se vuoi dai suoi
ideali rischia di perdere il
contatto di ciò che è il bene
della comunità intera che andrà
a governare e come ben sai
l'oggi rispetto al passato non
ha più popoli omogenei che
condividono tradizioni e culture
è qualcosa invece di
estremamente complicato, che più
che uomini forti, ha bisogno di
leggi mediate, che permettano
una convivenza civile priva di
conflitti. L'unica via possibile
sono le democrazie "vere",
quelle che si avvalgono di
parlamenti il più possibile
rappresentativi delle varie
realtà che compongono i paesi.
Difficile per me tracciare in
poche righe quest'altro mio
ideale che come il tuo è forse
assolutamente utopico, ma con la
differenza di rimanere aperto a
proposte che portino almeno a
non chiudere le porte a nuove
forme di convivenza civile.
|
|
Ti assicuro che l'oggi di Prodi
non rappresenta minimamente ciò
che io intendo come democrazia
condivisa, l'oggi di Prodi è il
risultato (che non mi
entusiasma) di 10 anni di sforzi
per uscire da quel settarismo
che ha sempre attraversato la
sinistra, in questo lui è più un
traghettatore che un
lasciapassare per certa
sinistra, speriamo solo che
alcuni personaggi prima o poi
decidano di rimanere sulla riva
opposta.
|
PS1: A proposito delle leggi che
governavano il tuo Trentino, non
sapevo, è molto interessante e
bello quello che hai scritto,
talmente interessante che
potrebbe portare qualche idea
nuova (sic) alla magistratura
che perde 3 anni
sull'istruttoria per il furto di
un'arancia (figurato, ma
sicuramente accaduto).
|
PS2: Se la democrazia è la
miglior forma di governo che
garantisce dignità alle
minoranze, come faremo a
garantire la democrazia stessa
del paese, se in queste
minoranze ci fossero
nazionalisti in grado, con un'
uomo forte di forte carisma di
ideali ferrei ecc.. di
orientare il voto della
maggioranza su di se ?
|
|
risponde
FB |
06.11.06 |
L'uomo forte, dopo Mussolini, è
diventato sinonimo di despota.
Ma la storia è piena di uomini
forti che hanno fatto grandi
cose e cose orrende. Quindi
avere a capo dello stato un uomo
forte non è di per se una cosa
sbagliata. Purtroppo la paura di
un'altra esperienza negativa ha
indotto i componenti
dell'Assemblea Costituente a
dividere il potere supremo tra
due capi: il capo dello Stato ed
il capo del Governo.
Analogamente abbiamo due
autorità legislative: Camera e
Senato. E tre poteri dello
stato: legislativo, giudiziario
e esecutivo. Teoricamente ciò
dovrebbe evitare l'insediamento
di un "uomo forte" che possa
raggruppare sotto di se tutti i
poteri. Ma ciò che
apparentemente è sano, in realtà
diventa immobilismo. La
concertazione è l'ultimo parto
di questa tendenza. E qual è il
risultato? Non vengono prese
decisioni magari impopolari ma
necessarie, nessuno di prende
responsabilità, ogni decisione
nasce da compromessi sottoposti
ad interessi di parte. Perchè
pensi che non si riescano a
sconfiggere mafia, camorra e
ndrangheta? E' questo lo stato
che vogliamo? Dopo il ventennio
sembra che siamo passati dalla
padella alla brace. Questa
ricerca di consensi a tutti
costi ha portato a risultati
molto discutibili. Qualche anno
fa sembrava che il sistema
giusto di educare i figli fosse
quello di trattarli su un piano
di parità e che ogni decisione
doveva essere concordata. Sono
cresciuti dei disadattati che,
non avendo riconosciuto
l'autorità, non hanno mai
imparato né a rispettarla, né a
esercitarla. C'è stato anche il
periodo del 6 politico nelle
scuole. I risultati ancora li
stiamo scontando: ignoranti con
laurea che esercitano
professioni immeritate.
Personalmente preferisco a capo
dello stato un personaggio che
abbia gli attributi e porti
avanti una politica giusta ma
senza troppi compromessi e con
un mandato a termine che
garantisca l'alternanza. Saranno
gli elettori a decidere se deve
continuare con i suoi progetti
oppure smettere, lasciando
libero il posto.
Non
credo che in Italia ci siano
ancora rischi di dittature di
destra o di sinistra.
Sicuramente per portare avanti
una politica nazionale ed estera
degna di rispetto non possiamo
accontentarci di mortadelle.
È
stato detto che la democrazia è
la peggior forma di governo,
eccezion fatta per tutte quelle
altre forme che si sono
sperimentate finora (Churchill).
Quindi se la maggioranza vota un
"uomo forte, carismatico e con
degli ideali", chi può
rivendicare il diritto di
opporsi alla sua elezione? Forse
un altro "uomo forte"? Se il
popolo è sovrano, dobbiamo
rispettarne le decisioni.
|
|
TORNA SU |
|
|
Perchè
Berlusconi vota con Prodi? |
PaoloT |
22.08.06 |
1 |
SCRIVI |
|
Ho
scoperto il tuo sito ed ho trovato
argomenti molto interessanti. Vorrei
sapere da te se è il caso di
iscrivere nel tuo club dei coglioni
anche Berlusconi ed i suoi alleati.
Ho sentito che vorrebbe votare con
il governo per finanziare l’invio
dell’esercito in Libano e questo mi
sembra assurdo. |
|
risponde
FB |
24.08.06 |
E’ un
dubbio che ha assalito anche me,
tanto da seguire con attenzione le
dichiarazioni in merito di
Berlusconi, ma non ho avuto il
conforto della ragione. Allora ho
pensato che ci sono due tipi di
opposizione: quella totale ed ottusa
che altro scopo non ha se non quello
di “abbattere” l’avversario politico
senza se e senza ma. Poi c’è
l’opposizione che quando deve
prendere posizione mette sulla
bilancia la propria convenienza
politica e la convenienza del paese.
E qui cominciano i dubbi. La cosa
giusta è fare ciò che al momento va
fatto o è fare in modo che cada il
governo per poi fare la cosa giusta
in un modo migliore?
Io penso che sia meglio non
condividere le decisioni della
maggioranza, ma lasciare che operi
come è capace e fin che le è
possibile. Certo lo so che non
esiste compattezza nell'opposizione
poiché c’è gente che cammina a gambe
larghe per poggiare su due sponde,
sempre pronte al balzo. Ma questo è
ciò che passa il convento ed è anche
lo specchio dei nostri elettori.
Evitiamo per lo meno di avallare la
missione che Prodi vuole portare in
Libano. Se dovessero tornare delle
bare è giusto che si prenda le sue
responsabilità, senza giustificarsi
con il consenso di Berlusconi. |
TORNA SU |
|
|
E se la
Sgrena moriva? |
Fausto |
24.08.06 |
1 |
SCRIVI |
|
Rivedendo la Sgrena ed il filmato
della sua prigionia, mi chiedo se
non fosse stato meglio per lei la
fine riservata ad altri rapiti che
non hanno più fatto ritorno. Tu che
ne dici? |
|
risponde
FB |
24.08.06 |
Anche se
la prima reazione mi fa essere
d’accordo con te, pensandoci bene
credo sarebbe una vera disgrazia. Ma
non per la scomparsa, per noi.
Costei era un’oscura giornalista di
un oscuro giornale di cui aveva
sentito parlare solo la sparuta
schiera di lettori. Il rapimento
l’ha portata agli onori della
cronaca e la sua morte l’avrebbe
trasformata da codarda nullità in
grande giornalista martire. Per
carità: strade, monumenti, medaglie,
lapidi a suo nome, aumento di
tiratura del giornale Il Manifesto
che sarebbe diventato lo Sgrenifesto
ed altre amenità simili con
commemorazioni e ricorrenze fisse su
giornali e TV. Per Calipari,
naturalmente, neanche un grazie. |
TORNA SU |
|
|
|
|
Io penso
che il comunismo sia la cosa +
brutta che l'essere umano possa aver
generato, fonte di grande
ingiustizia. |
|
Gen.
Choi |
10.07.06 |
PORTA
RISPETTO PER I COMUNISTI E PER I
SOCIALISTI CHE SONO MORTI PER LA TUA
LIBERTA' STRONZO.
SE OGGI SEI LIBERO DI DIRE LE
CAZZATE CHE DICI E' GRAZIE A LORO. |
|
FB |
24.08.06 |
Quante
belle e istruttive cose leggo su
questo forum (L'ARENA della
POLITICA).
Gente molto preparata che sparge il
seme della sapienza a piene mani e
gratuitamente.
Per esempio ho appreso che che i
comunisti sono morti per la nostra
libertà. Ed io stupidamente ho
sempre creduto che le decine di
migliaia di morti che ci sono in
Normandia ed in tutti i cimiteri
sparsi per l'Europa fossero dei
soldati americani. Ed invece sono
cimiteri comunisti. Pensavo anche
che se fossero stati i comunisti
russi ad arrivare in Italia, oggi
noi parleremo russo e saremo a
livello di sviluppo della Romania.
Marx. Ho letto il Capitale ed Il
Manifesto ma probabilmente ero
distratto perchè qui mi si spiega
che la rivoluzione del popolo non
doveva essere violenta ma pacifica.
Allora sono andato a rileggere il
Manifesto del Partito Comunista e mi
dispiace dovervi correggere. Ecco
uno stralcio del testo: "Una volta
sparite, nel corso di questa
evoluzione, le differenze di classe,
e una volta concentrata tutta la
produzione nelle mani degli
individui associati, il potere
pubblico perderà il suo carattere
politico. Il potere pubblico in
senso proprio è il potere
organizzato di una classe per
soggiogarne un'altra. Quando il
proletariato inevitabilmente si
unifica nella lotta contro la
borghesia, erigendosi a classe
egemone in seguito a una
rivoluzione, e abolendo con la
violenza, in quanto classe
egemone, i vecchi rapporti di
produzione, insieme a quei rapporti
di produzione esso abolisce anche le
condizioni di esistenza della
contrapposizione di classe, delle
classi in genere, e così anche il
suo proprio dominio in quanto
classe. (la rivoluzione doveva
essere realizzata) "solo con il
rovesciamento violento di ogni
ordinamento sociale finora
esistente". Forse su questo punto
qualcuno non è molto preparato.
Sante parole quelle che ho letto:
"l'importante è lottare contro chi
si arricchisce spacciandosi per
benefattore". Se penso ai burocrati
russi che lavoravano per il popolo
ed alla liberalizzazione della
proprietà hanno comperato TUTTO
.....
E per concludere vi regalo un
passaggio Tratto da un libro di
Jurij Druznikov: "Gli ebrei avevano
partecipato alla rivoluzione ma a
che scopo? ..... Gli ebrei hanno
partecipato per guadagnare potere e
cominciare a diffondere il sionismo
in Russia. Fortunatamente il Partito
e Stalin sono riusciti a bloccarli
(come?). Ma non siamo riusciti a
fermarli del tutto. Il vero problema
dell'umanità non è il fascismo, ma
gli ebrei. Lottano per ottenere il
potere, e negli USA ci sono
riusciti. Vogliono governare il
mondo. E se è vero, come è vero, che
i comunisti esprimono gli interessi
di tutti i popoli, la nostra
missione storica è quella di salvare
l'umanità. Detto fra noi, Marx
guasta tutta la storia del movimento
comunista. La storia del movimento
comunista dovrebbe cominciare da
Lenin senza rifarsi a quelle
stronzate medievali". |
E poi qualcuno
si meraviglia se D'Alema passeggia
con un capo di Ezbollah. |
|
Gen.
Choi |
24.08.06 |
Cazzo
centra la normandia? Per "comunisti
morti per la libertà". Anche bambino
l'avrebbe capito.
Credo che qui sia pieno di persone
che avrebbero dovuto provare il
fascismo sulla loro pelle prima per
darne una definizione. Inoltre. Il
comunismo è rivoluzione. Ergo:
spesso porta alla GUERRA.
Ma quello che volevo far capire a
vesanus è che non bisogna pensare al
comunismo come a un'associazione
guerrafondaia. Lo SCIOPERO ad
esempio, è un tipo di lotta di
classe. Le MANIFESTAZIONI sono un
tipo di lotta di classe. se dopo
aver letto LOTTA DI CLASSE pensi
subito a gente che va in giro con il
mitra hai una visione molto
ristretta in campo storiografico. E
poi non capisco perchè se uno va in
giro con il leader israeliano non
gli dice niente nessuno mentre se va
in giro con il capo di hezbollah è
un terrorista |
|
Folgore72 |
24.08.06 |
Ma dai
però negare che Marx sosteneva lo
scontro armato e troppo, e' scritto
in parecchi suoi libri e articoli:
sulla Neue Rheinische Zeitung,
scrisse: “Noi non abbiamo riguardi;
non ne attendiamo da voi. Quando
verrà il nostro turno, non
abbelliremo il terrore” in un altro
articolo: "C'è un solo mezzo per
abbreviare, semplificare,
concentrare l'agonia assassina della
vecchia società e le doglie
sanguinose della nuova, un solo
mezzo: il terrorismo
rivoluzionario".
Nel capitolo conclusivo del suo
libro più famoso il manifesto
riporta :“possono essere raggiunti
solo col rovesciamento violento di
tutto l’ordinamento sociale”. (
intendendo i fini comunisti )
Come fai a sostenere che non era per
la lotta armata ???
E tra l'altro era molto ben
supportato da Engels cito: in
Dell'autorità (1873), precisa: "Una
rivoluzione è certamente la cosa piú
autoritaria che vi sia; è l'atto per
il quale una parte della popolazione
impone la sua volontà all'altra
parte per mezzo di fucili, baionette
e cannoni, mezzi autoritari, se ce
ne sono; e il partito vittorioso, se
non vuole aver combattuto invano,
deve continuare questo dominio col
terrore che le sue armi ispirano ai
reazionari. La Comune di Parigi
sarebbe durata un sol giorno, se non
si fosse servita di questa autorità
di popolo armato, in faccia ai
borghesi? Non si può al contrario
rimproverarle di non essersene
servita abbastanza largamente?".
Per non parlare poi di quando si
ignora che anche Marx all'epoca
invocava una dittatura proletaria
apertamente altro che democrazia (
vedi la critica al programma di
Gotha).
Questa e' storia non e' un opinione,
la rivolta armata comunista mirava
alla soppressione violenta della
democrazia e l'instaurazione di uno
stato mono partito totalitarista,
piaccia o no, giusto o no sta
scritto così. |
|
FB |
24.08.06 |
Ritengo
che "i comunisti morti per la
libertà" sia soltanto uno slogan e
che tu di questi comunisti non ne
abbia conosciuto nemmeno uno. Sono
più propenso a credere che i milioni
di morti nel mondo a causa dei
regimi comunisti, siano morti per
niente.
Il fascismo non l'abbiamo provato né
io, né te. Ho soltanto avuto modo di
parlare a lungo con mio padre,
partigiano antifascista e confinato
politico. Tu hai forse esperienze
più interessanti da raccontarmi? O
forse conosci il comunismo avendolo
vissuto nei paesi totalitari che
l'hanno praticato?
Sulla lotta di classe forse sei
rimasto un po' al livello
medioevale, dove c'erano veramente
le classi sociali (ricordi i servi
della gleba?). Ora è un discorso di
gente che vive fuori dalla realtà,
tipo le BR, che usavano questo
slogan nelle loro farneticanti
dichiarazioni.
Per quanto riguarda il comunismo,
purtroppo è sempre andato al potere
con la brutalità e con
l'eliminazione fisica prima degli
avversari e poi anche dei compagni
ingombranti. Se hai dei dubbi, oltre
al Manifesto del Comunismo di Marx,
che forse non hai letto, posso
inviarti un po' di storiografia, che
non fa mai male.
Non vedi la differenza tra un leader
israeliano ed uno di Ezbollah?
Semplice: il primo vorrebbe vivere
in santa pace nel suo stato
(assegnatogli dall'ONU); il secondo,
secondo le dichiarazioni di tutta la
sua corrente estremista, ha l'unico
scopo nella vita di distruggere
completamente Israele. E se riuscirà
nel suo intento, dopo toccherà a noi
infedeli. |
|
Massimo |
24.08.06 |
Si, i
capi israeliani sono assassini,
CRIMINALI DI GUERRA! sono mesi che
buttano bombe su ospedali, bambini,
donne (segue una sequenza di
farneticazioni a cui non è il caso
di replicare, ho solo inviato un
HEIL HITLER)) |
|
Gen.
Choi |
25.08.06 |
Non sono
pensieri nazisti. Io sono comunista
e anche io odio gli ebrei. Non per
quello che sono ma per quello che
fanno. Ricordate sempre Sabra e
Chatila. Per una volta condivido le
idee di massimo.
Inoltre, mi sono dato una riletta al
manifesto ed effettivamente devo
riconoscere che ho detto un mucchio
di cazzate. Marx ed engels
appoggiavano la rivoluzione armata.
Le persone oneste riconoscono i
propri sbagli. Forse
pensavo ad un marx pacifista perchè
VOLEVO pensare ad un marx pacifista.
Ma tutt'un cazzo visto che poi vado
in giro con la maglietta di un
guerrigliero.
P.S. comunque rosso ero e rosso
rimango. sia ben chiaro. |
|
FB |
25.08.06 |
Mi fa
molto piacere constatare che tra
coloro che postano su questo forum
ci sono anche persone ragionevoli.
Non ho nulla da obiettare sulla tua
fede comunista. Sarebbe oltremodo
stupido da parte mia professare la
libertà di pensiero e poi non
accettare il tuo. Semplicemente non
condivido alcune tue prese di
posizione, che sicuramente avranno
una motivazione, ma che non riesco a
capire. Si può anche non apprezzare
il sistema di vita ebraico, il loro
modo effettivamente un po' losco di
gestire gli interessi privati, ma le
parole di Massimo anziché mettere il
risalto le carenze degli ebrei,
mettono in risalto il suo estremismo
e la sua intolleranza che va ben
oltre le colpe ebraiche. Non gli ho
risposto perchè ha superato i limiti
di qualsiasi confronto di idee ed io
non sono all'altezza di gestire
problemi di salute mentale.
Devo ammettere che sei una persona
onesta, poiché hai riconosciuto uno
sbaglio, e ciò ti fa onore.
Un piccolo appunto su Sabra e
Chatila. Il fatto si consumò durante
la guerra civile libanese dove la
destra-cristiana e la
sinistra-musulmana si contendevano
il dominio sul territorio. Erano
presenti anche le forze di pace di
America, Francia e Italia oltre
all'esercito israeliano che
appoggiava i cristiano-maroniti. Il
colpevole del massacro sembra essere
Elias Hobeika, capo delle milizie
cristiano-falangiste, che hanno
fisicamente ammazzato i palestinesi
dei campi profughi. Responsabili
indiretti sono anche gli israeliani,
che hanno assistito senza fare nulla
e gli americani con francesi ed
italiani che se se sono andati
permettendo questa tragica
evoluzione del conflitto. Questo è
ciò che a me risulta e mi sembra che
ora, con l'invio dei nostri soldati,
si possa ripetere la stessa
situazione. |
|
Quali
prese di posizione? Se intendi
quella per gli ebrei dico che sono
stufo di un paese che si crede di
poter fare tutto solo in quanto
amici degli americani (altra nazione
che odio).
Se intendi "perchè sono comunista?"
dico che ho sempre visto una destra
che ripudia trans, gay, islamici,
neri, cingalesi (tutti quelli
diversi da loro insomma) ed essendo
estremamente liberale ho deciso che
sarei sempre stato l'opposto di uno
di destra. |
|
Non
voglio fare il maestro, ma penso che
anche questa volta ci sia un grosso
malinteso.
Fin dall'inizio del secolo scorso il
comunismo sovietico ha sempre
perseguitato le minoranze etniche
(pogrom) ed i diversi, in quanto
deviavano dalla morale socialista.
Anche a Cuba i maricones (gay) sono
sempre stati perseguitati ed
incarcerati. Non riesco a capire da
dove ti sia venuta la convinzione
che sia la destra che non accetta le
persone di tendenze e di razze
diverse. Il più grande crogiuolo del
mondo dove si sono fuse razze e
tendenze sessuali e dove questo è
non solo tollerato ma assolutamente
garantito, sono proprio gli USA,
nazione che tu "odii". Se credi che
ciò che affermo non sia vero, c'è
un'ampia storiografia, non di parte,
che ti può documentare
sull'argomento. |
|
E'
oggettivamente vero..il comunismo
marxista afferma la necessità della
violenza...non ci piove...
Tuttavia il comunismo è solo UNA
delle tante ideologie socialiste...all'utopia
della società della produzione non
si arriva solo tramite le teste dei
borghesi infilzate sulle picche...Marx
non ha inventato il socialismo, ha
semplicemente proposto una base
ideologica che si è adattata meglio
alle circostanze storiche.
Il socialismo è nato in francia, con
le teorie di un aristocratico
illuminato, un tale Saint-Simon, che
per primo si pose il problema degli
squilibri dell'industrializzazione.
Era chiaro a tutti che c'era
qualcosa che non andava in un
sistema in cui pochi (coloro che
avevano il capitale) si arricchivano
lasciando le masse nella povertà e
nella conseguente ignoranza. Marx ha
avuto la splendida intuizione di
capire ke il capitale non è solo
benessere, il capitale non solo
rende le masse povere, il capitale
rende le masse schiave
dell'ideologia di chi ha il
capitale. Chi ha il capitale
infatti, nel tentativo di
conservarlo, si inventa una visione
del mondo a lui favorevole, si
inventa le idee. Secondo voi è un
caso che nel medioevo, quando i
capitali li avevano gli
aristocratici dei feudi, andasse
tanto di "moda" l'ideale della
cortesia contrapposto alla villania
dei popolani, al "puzzo" della gente
delle campagne, come la kiama Dante?
E poi, una volta che il controllo
dei capitali lo prese la borghesia,
è sempre un caso che nei codici
etici è entrato in vigore l'ideale
ke la povertà fosse una colpa, un
segno ke l'individuo povero aveva
passioni smodate e 1 insaziabile
avidità? La povertà come un peccato,
questa era l'ideologia dei borghesi
individualisti e proni al profitto,
un'ideologia che poneva loro
nell'aurea di santità di chi per
guadagnare aveva sacrificato le
pulsioni della vita al motto
"moderata durant".
Il socialismo, nel tentativo di
sovvertire questo meccanismo secondo
me 1 po perverso, ha posto varie
soluzioni, non di natura violenta:
la teoria di Fourier si basa sul
collettivismo, poiché afferma ke sn
le grandi concentrazioni industriali
a causare il dirottarsi dei capitali
su poke basi: solo una società
organizzata in cooperative ke tra
loro fanno uso della collaborazione
può portare al benessere, alla
solidarietà, all'uguaglianza. C'è
poi ad esempio la teoria di Blanc,
ke invece ritiene ke sia lo Stato a
dover intervenire contro i complessi
industriali, attraverso la nascita
dei cosiddetti "ateliers sociaux",
cooperative di lavoro ke contrastano
la disoccupazione, sotto il totale
controllo dello Stato, ke col tempo
devono sostituirsi totalmente alle
aziende private. Lo stato dunque,
come garante dell'uguaglianza
socioeconomica. Il comunismo sarà
pure 1 ideologia tanto di moda oggi,
xkè ai ragazzini piace mettersi il
che sulla maglietta e non sapere
neanke ke diamine ha fatto, ma di
certo non è l'unica ideologia
populista esistente. |
|
Non sono
molto d'accordo, la tua analisi USA
non e' proprio così esatta, di fatto
non vi è la parità di diritti in USA
e parliamo della nazione che per
ultima al mondo a abolito
segregazione e schiavitù (per
inciso, Mussolini la aboliva nelle
colonie conquistate immediatamente
alla faccia del razzismo). Vedi la
gestione e lo scandalo della
tragedia dell'inondazione in
America, direi che la facciata
bigotta nasconde bene le carenze del
sistema USA. Sai vero che fino agli
anni 50 i gay venivano sottoposti a
castrazione in California? L'unica
cosa che do atto agli americani che
hanno meno censura di noi, di fatto
in USA ci si può dichiarare nazisti
o fascisti senza essere perseguitati
per questo. |
|
Ma le
idee di castro sono esclusivamente
di castro. Non sono comuniste. Le
idee di stalin sono esclusivamente
di stalin. Non sono comuniste. Visto
che Marx non ha mai scritto nessun
libro sulla "questione gay" mi
permetto di pensarla mi garba sui
gay. In secundis: gli americani
vorrebbero controllare il mondo.
Questo tutti lo possono constatare.
E' un paese estremamente marcio. Se
ammazzi otto persone e sei ricco te
la cavi con una multa. Se fai parte
di un movimento socialista anche
innocuo ti sbattono in galera 40
anni. |
|
-
Appunto sono teorie di un
aristocratico che, come Marx, non
aveva molta pratica di lavoro. Ecco
perchè tutte queste teorie sono
"andate a puttane". Questi volevano
gestire la natura umana ma ciò si
può ottenere solo con la forza,
trasformando il mondo in un immenso
zoo dove si vive nelle gabbie con i
tempi e nei modi che vengono
stabiliti dal guardiano. La natura
umana, che comprende anche
l'avidità, il possesso, l'invidia,
la superbia e tutte quelle "doti"
che inducono ad avere sempre di più,
volente o nolente è la molla che ci
ha fatto uscire dalle caverne ed
arrivare all'attuale livello di
civiltà. Il benessere poi ci ha
permesso anche, a volte, di essere
buoni, altruisti, generosi e
caritatevoli. La controprova è nel
fatto che dove gli estremismi
religiosi hanno indotto il popolo a
vivere solo in funzione di un dio,
senza pensare alla vita terrena,
sono ridotti alla misera ed alla
brutalità, pur avendo visto passare
tonnellate di miliardi di dollari
ricavati dal petrolio. Le ideologie,
concorrenti dirette delle religioni,
arrivano purtroppo alle stesse
conclusioni. |
- Gli
USA sono riconosciuti come il paese
più democratico del mondo (l'ha
detto anche Veltroni). Ciò non
significa che sia perfetto. E' pieno
di contraddizioni e di ingiustizie
sociali, ma è il meno peggio. Per la
qualità della vita il mio paese
preferito è l'Italia. Mussolini ha
cercato di mettere in pratica le
teorie socialiste alla base della
sua cultura politica e per i primi
dieci anni ci è riuscito con grandi
rinnovamenti sociali e strutturali,
che tutti gli onesti riconoscono.
Grandi rinnovamenti del comunismo,
non ne ricordo. |
- Se
quello di Castro e di Stalin non è
comunismo, allora stiamo parlando
del comunismo in senso teorico. Chi
non vorrebbe, come diceva Lennon, un
mondo senza confini, religioni,
bisogni, governi, ideologie, padroni
e servi? Io farei la firma.
Purtroppo di queste teorie se ne può
parlare ma non è possibile
realizzarle. Come ho detto sopra, la
natura umana non lo permette.
Le ingiustizie americane che tu
citi, mi ricordano tanto la
giustizia italiana, dove, come si
usa dire, un ladro di polli finisce
in galera, mentre un assassino trova
posto nel governo. Forse non siamo
degni di dare lezioni di giustizia.
PS: Lennon in realtà questo mondo lo
ha realizzato, ma solo per sé,
avendo i miliardi a disposizione. |
|
Non
generalizziamo, Dire schifo giudei e
americani e' troppo da naziskin come
peggio disegnano i giornali.
Io sono contro il sionismo e la
globalizzazione/capitalista. Ma
anche qua sono frasi fatte, di fatto
bisogna addentrarsi nelle cose,
verissimo che gli usa sono un
gigantesco controsenso ma non sono
democratici di fatto anche li la
giustizia e' per i ricchi, e se vuoi
partecipare alla vita politica devi
essere ricco. Questa non e'
democrazia. |
|
MA MI
VOLETE DIRE QUAL E' IL PAESE
DEMOCRATICO DI VOSTRA CONOSCENZA?
Tutte queste critiche lasciano il
tempo che trovano. Capisco che
questo sia per voi solo un
passatempo. poiché dei veri problemi
se ne occupano altri, ma vogliamo
arrivare la dunque? Tutti quelli che
qui scrivono, mi risulta vivano in
Italia. Perché, dal momento che non
c'è democrazia, non c'è giustizia,
c'è Berlusconi, c'é il Papa, ecc.
non hanno pensato di trasferirsi in
un paese "democratico" dove le cose
sono fatte nel modo giusto? Se
invece pensate di poter fare meglio
di quei quattro imbecilli che sono
stati votati dagli italiani, fate
politica attiva, anziché teorica, e
andate al potere (con il voto, non
con la rivoluzione). Allora le
vostre scelte saranno pienamente
legittime e finalmente anch'io potrò
vivere in PARADISO. RESTO IN ATTESA
PS: Scusa, ma da noi la giustizia è
per i poveri? E per fare politica
non servono soldi? (Io sono un
capitalista, ma non ho barchette,
attici, villette, scarpette. Quelle
sono riservate ai rappresentanti del
popolo). |
|
Gen.
Choi |
26.08.06 |
un paese dove
tutti siano egualmente liberi e uguali è
un'utopia, vero. Ma se smettessimo di
provare a realizzarlo tanto varrebbe sedersi
in un angolo ad aspettare tristemente la
morte. Non pensiamo all'Italia. Pensiamo al
mondo. Il mondo è pieno di gente sfruttata
che lavora per dare a noi (paese
capitalista) una vita agiata. E' una cosa
profondamente ingiusta. Grande errore.
Grandissimo errore. Operai e contadini a
cuba e in russia vivevano in modo osceno
prima delle rispettive rivoluzioni.
Sicuramente meglio di prima. Le dittature
(sia fasciste che comuniste) portano sempre
benefici. Ma sempre dittature sono. Mai
detto che in italia la giustizia funziona.
Sicuramente funzionerebbe molto meglio se
attuassimo un po di idee che ho in mente
(es. tasse da capogiro agli industriali e ai
ricconi in generale). |
|
FB |
26.08.06 |
|
Non
vorrei essere offensivo, ma ho
l'impressione che tu abbia molte
idee, ma ben confuse. Come ti ho già
detto mentre noi siamo qui a
trastullarci c'è gente che pensa sia
al bene che al male del mondo. E noi
non ci possiamo fare nulla. Comunque
il mondo va avanti e se guardi
indietro ai secoli scorsi ti
accorgerai che qualche cosa di buono
è stato fatto.
Per quanto riguarda il comunismo
applicato in Russia e a Cuba, Io
penso che se non ci
fossero state le rivoluzioni, oggi
quei paesi vivrebbero meglio:
maggiore benessere e maggiore
democrazia. Penso addirittura che la democrazia nel
mondo non si è diffusa con le
rivoluzioni ma con i regnanti.
Infatti solo chi ha il potere può
concederlo. Le rivoluzioni hanno
semplicemente sostituito una
dittatura con un'altra dittatura. I
paesi dell'est Europa, al tempo
dell'impero austro-ungarico, avevano
un livello di società superiore alla
nostra. Sessantanni di comunismo li
hanno ridotti, nel modo che ho avuto
modo di controllare di persona, alla
miseria. L'Inghilterra, che ha
ancora i regnanti, è uno dei paesi
più democratici del mondo.
L'esempio di Cuba è proprio uno
specchietto per gli allocchi. Tu la
conosci Cuba dal di dietro?
Sicuramente no, perché non
parleresti così. Se vai sul mio sito
c'è una paginetta che potrebbe
chiarirti le idee.
Se fosse così semplice risolvere i
problemi dell'Italia depredando i
ricchi, perchè i vari rifondaroli,
verdi, CI e sinistri vari non
l'hanno fatto? Forse credi che siano
tutti degli imbecilli? Scrivilo a
Cossutta, vedrai cosa ti risponde.
Sai come va a finire se spogli un
ricco per dare ai poveri? Crei un
altro povero. |
TORNA SU |
|
|
|