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Sezione
dedicata alla massima autorità in materia: Antonio di Pietro |
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EUGENIO SCALFARI |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Novembre
2010.
Commentando il
TV la sospensione di Feltri per tre
mesi, con il divieto di scrivere
articoli giornalistici, il
paladino della rettitudine
Eugenio Scalfari ha detto: "Che
Vittorio Feltri non sia stato
radiato, mi ha stupito". Come
sappiamo la sospensione è
conseguente alla denuncia fatta sul
Giornale delle malefatte di Boffo.
Certo che se Scalfari fosse stato
radiato ogni volta che sputtanava
qualcuno senza mai pagarne le
conseguenze, ora il paladino
della rettitudine potrebbe fare
il portiere d'albergo. |
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E QUELLO CHE FA |
Tre
casi: Scalfari è uno dei firmatari
del manifesto contro il commissario
Calabresi che ne ha provocato
l'assassinio. Dalla sua falsa
accusa contro il generale De Lorenzo
di tentato golpe (assolto) è
sfuggito con l'immunità
parlamentare. Diede anche una
grossa mano a sostenere al denuncia
contro il presidente Leone costretto
a dimettersi e poi riconosciuto
innocente. |
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LUIGI DE
MAGISTRIS |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Novembre
2010.
L'Italia dei valori è il partito che
segue un codice etico interno:
divieto di candidatura per chi è
indagato e divieto di assumere o
mantenere incarichi di governo per
chi è rinviato a giudizio. «Noi ci
siamo dati questo codice perché la
questione morale riguarda chi è
presente nelle istituzioni e
approfitta di questo ruolo»,
ribadiva Di Pietro il 28 dicembre
2008 al termine degli incontri del
suo partito in Sardegna.
Ora è De Magistris
a essere indagato, insieme ad altri
sette pm di Salerno, nel filone
dell’inchiesta Why Not. Il
magistrato dovrà rispondere delle
deposizioni rese alla procura di
Salerno nel dicembre 2008:
denunciava di essere stato vittima
di una manovra dei colleghi di
Catanzaro per delegittimare le sue
indagini.
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E QUELLO CHE FA |
De Magistris dichiara in TV che
«L’ipotesi di reato è del tutto
infondata. È ridicola e grottesca».
Non pare intenzionato a farsi da
parte. Anzi. «Sarò indagato per i
prossimi 30 anni. Su di me sono
stati aperti più di 100
procedimenti, un numero superiore a
quello che riguardò i pm di Mani
Puliti», è la previsione tra il
serio e il sarcastico dell’ex
magistrato. In parole povere, pur
essendo indagato, non si dimette. E
del codice etico dell'IdV che ne
facciamo?
Bisogna però anche capire il lato
umano della faccenda. Come deputato
europeo prende 14 mila euro al mese.
Per il suo mandato di cinque anni
intasca 840 mila euro. Perché
rinunciare? Per un ca... di codice
etico? Giammai!
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Novembre
2010. Tonino commenta la
dichiarazione di Berlusconi "Meglio
guardare le belle donne che essere
gay" con queste parole: "Il posto
ideale per Berlusconi non è Palazzo
Chigi ma una bettola di periferia
..... vive nell'era della
discriminazioni razziali, sessuali,
etniche e religiose". |
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E QUELLO CHE FA |
Memoria
corta del moralizzatore dei costumi
italiani che nel 2008 partecipa alla
trasmissione radiofonica
Klauscondicio dove l'intervistatore
Davi chiede: "Senta lei è
macho.." e Di Pietro risponde"Grazie
a Dio!". Altra domanda: "E’ mai
stato corteggiato da un uomo"?
Risposta: "Meglio tombeur de femmes
che tombeur d’hommes". Che detta in
parole povere significa che è meglio
andare con le donne che con i gay.
Vedi: http://www.youtube.com/watch?v=Jj-yGyRjpTY |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Marzo
2010. C’è un golpe in Italia dice
Tonino e chiama tutti in piazza. Il
TAR ha riammesso la lista Formigoni
alle elezioni regionali in
Lombardia. Secondo Di Pietro la
lista di Formigoni conteneva firme
irregolari e la sua accettazione è
un duro colpo alla democrazia
italiana. Tra urla e strepiti esorta
tutti ad andare in piazza per
protestare contro questo presunto
golpe che ha la complicità di
Napolitano e dei giudici. |
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E QUELLO CHE FA |
Memoria
corta del leader Idv che nel 2005 fu
beccato con le firme non solo
discutibili, ma addirittura false.
Lo sa bene Antonio Di Pietro dal
momento che dinanzi alla sentenza di
un giudice (passata in giudicato)
che certificò la «falsificazione
sistematica e la dolosa
duplicazione» delle firme per la
presentazione delle liste del suo e
di altri partiti. Furono interrogate
circa 3mila persone e ben 1.800 di
esse disconobbero le firme. Le
elezioni si fecero Io stesso,
contemporaneamente partì il processo
con 50 capi d'imputazione e tutti
nel 2007 vennero dichiarati
colpevoli di falso, falsa
certificazione ed uso di atto di
falso (da 2 a 6 anni di pena). La
solita leggina salvò un po' tutti
perché concesse l'oblazione che
estingueva il reato. Vi ricorsero
tutti, Di Pietro compreso che versò
l'oblazione di circa 2mila euro per
sistemare le falsità contenute nella
sua lista elettorale. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Ottobre
2009. L’ex pm sta girando le piazze
italiane per raccogliere firme
contro il Lodo Alfano, che definisce
«vergognoso» per le immunità che
garantisce alle più alte cariche
dello Stato. E dichiara, riferendosi
a Berlusconi: "Mi auguro che, come
me, rinunci all’immunità e accetti
il giudizio del giudice terzo".
Ha anche aggiunto che Berlusconi «Si
avvale del Lodo Alfano anche per
sfuggire alla mia querela per
diffamazione. Aveva detto di avere a
disposizione delle carte che
provavano il fatto che la mia laurea
non fosse valida. È vergognoso usare
il Lodo Alfano anche per difendersi
dall’accusa di diffamazione». |
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E QUELLO CHE FA |
Nel
febbraio 2003 pubblica per la
seconda volta sul sito internet
dell'Italia dei valori un articolo
diffamatorio nei confronti del
giudice Verde. I legali del giudice
chiedono 150mila euro di
risarcimento. Il 6
febbraio scorso spara pubblicamente:
«Con riferimento alle notizie di
stampa
che ipotizzano ciò che io andrei a
sostenere al Parlamento europeo la
prossima settimana, specifico che
non chiederò l’immunità, ma che il
procedimento civile prosegua. Il
Parlamento europeo, con 654 sì e 11
no e 13 astenuti, ha deciso di non
revocare l’immunità che Di Pietro
stesso aveva chiesto dopo averlo
pubblicamente negato. |
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CONCITA DE
GREGORIO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Settembre 2009.
La direttora Concita De Gregorio, nel suo
Filo rosso ci racconta che il vero Paese è
questo: «La rivolta di precari e operai».
Cioè l’Italia da salvare, l’Italia da
tutelare, l’Italia che l’Unità sposa,
appoggia, spalleggia. Scrive: «Parliamo del
Paese dove viviamo tutti noi. Gli operai
della Stanic, i precari della scuola
accampati in una specie di campo Rom davanti
al ministero». |
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E QUELLO CHE FA |
Concita De
Gregorio i suoi precari li «licenzia» tutti,
li caccia prima di assumerli, li manda via
senza una sola garanzia. Ne aveva 23, fino a
pochi mesi fa. Ventitré persone in bilico,
con contratti a termine o di collaborazione,
ventitré di loro. Non ci sono più. Fatti
fuori senza quel logorio interiore che
invece viene spacciato a buon mercato sulle
colonne del giornale che l'Unità quando si
parla del governo che affama i lavoratori. E
durante questa nobile campagna mandava a
casa i suoi lavoratori precari. «Noi eravamo
imbarazzati», dicono adesso i giovani che il
posto l’hanno perso. «Ci cacciavano e mentre
lo facevano pubblicavamo almeno quattro
copertine di appoggio ai precari». |
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BEPPINO ENGLARO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Agosto 2009. Un
uomo, dopo aver tentato il suicidio,
è entrato in coma e un'infermiera,
convinta di assecondare la sua
volontà, ha pensato di mandarlo
all'altro mondo con un'iniezione
letale, considerando che l'uomo «non
aveva alcuna possibilità di
sopravvivere e i genitori lo
sapevano». Questione di giorni,
forse di ore e l'agonia sarebbe
finita.
E che cosa
dichiara il nostro Beppino Englaro
sulla vicenda? Dice, citando
testualmente, «che è una storia
sconvolgente perché la persona che
ha deciso di porre fine alla propria
vita non ha fornito, a parte
il gesto estremo che ha messo in
atto, elementi per
stabilire quale fosse la sua
effettiva volontà». E, tanto per
ribadire il concetto aggiunge: «In
assenza di questi elementi nessuno
deve permettersi di decidere della
vita altrui». |
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E QUELLO CHE FA |
Ma non è stato
proprio lui, Beppino Englaro, sei
mesi fa, a trovare un’equipe di
medici e infermieri che attuasse il
famoso e famigerato «protocollo» per
accelerare la fine di Eluana,
lasciandola morire di fame e di
sete? Forse quella «dolce morte», in
effetti non proprio dolce (arresto
cardiaco in seguito a totale
disidratazione), di quella giovane
donna che era sua figlia, è davvero
da considerarsi un caso a parte,
motivato e determinato da
schiaccianti e copiose prove della
volontà di Eluana di voler morire?
Forse il tentato suicidio non è da
considerare una dichiarata volontà
di porre fine alla propria vita?
Eluana non ha lasciato alcun
riferimento alla volontà di morire.
E' stato Beppino a decidere che così
fosse. Non colgo la differenza tra
la sua azione e quella
dell'infermiera. Da paladino
dell'eutanasia a paladino della
sacralità della vita. Un
saltimbanco. |
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OSCAR LUIGI
SCALFARO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Luglio 2009. In
una intervista a Repubblica afferma
il premier deve «dare spiegazioni in
Parlamento» e rispondere alle «dieci
domande» del tormentone di
Repubblica. Deve «chiedere scusa al
Parlamento e ai cittadini», perché
«un po’ di cenere in capo
converrebbe anche a lui». Lo chiede
in nome di «chiarezza e verità»,
princìpi che gli sono stati «sempre
a cuore nell’attività politica». |
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E QUELLO CHE FA |
Esempio pratico
di un sepolcro imbiancato. Nessuno
si è dimenticato che nel 1993,
quando era Presidente della
Repubblica, scoppiò lo scandalo sui
presunti fondi neri, dispensati dai
servizi segreti ai ministri degli
Interni, compreso il periodo in cui
lui era Ministro. E che cosa fece,
rispose alle domande? Chiese scusa
al Parlamento? Affrontò a viso
aperto le accuse, invocando
l’intervento della magistratura
senza sottrarsi ad ogni immunità ed
impunità, perché il Paese ha diritto
di sapere? Neanche per idea. Ebbe
solo la faccia tosta di presentarsi
in televisione a reti unificate per
dichiarare "... a questo gioco al
massacro io non ci sto". Comodo no? |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
«È
stato fatto un decreto governativo -
ha proseguito - in cui si dice che,
per motivi di opportunità, purché
sia al seguito del sultano di turno,
si può salire sugli aerei militari e
andare a fare nani e ballerine nelle
residenze del satrapo di turno»
Per Di Pietro, «questo è un peculato
di fatto, non più previsto come
reato perché appunto è stato fatto
il lodo Apicella, dopo il lodo
Alfano: cioè è stato fatto - ha
concluso il leader dell'Idv - un
decreto che permette anche a nani e
ballerine di andare sugli aerei di
Stato per rallegrare le serate del
nostro satrapo». |
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E QUELLO CHE FA |
Nell'estate 2006
l'allora ministro Antonio di Pietro
è andato a tenere una lezione
all'Università di Castellanza. Una
Università privata, per fare una
lezione privata. Ci andò con un volo
di stato pagato dai contribuenti. |
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RENATO SORU |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Renato Soru, candidato
governatore della Sardegna e patron di Tiscali aveva
rassicurato tutti in tv: «Il momento è difficile per
le aziende di tutto il mondo ma credo che Tiscali,
per quello che potrò fare e per quello che potrò
suggerire, non lascerà a casa nessuno». Era il 7
dicembre 2008 e davanti a Fabio Fazio, a Che tempo
che fa, il dimissionario governatore seminava
promesse: «Seppure non abbia alcun ruolo
nell’azienda, certamente la società metterà al primo
posto la tutela dei lavoratori». |
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E QUELLO CHE FA |
21 gennaio 2009
- Notizia ufficiale battuta da tutte le
agenzie di stampa: Tiscali manderà a casa
250 lavoratori, su un totale di 850
dipendenti in Italia. In pratica un terzo
del personale per una cura dimagrante da
cavallo. |
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WALTER
CHAVèZ |
QUELLO
CHE DICE ..... |
novembre 2008 - Non ha
risparmiato parole di fuoco al Circo Massimo,
davanti ad una platea di scalmanati, contro il
governo e la Gelmini per i tagli alla scuola. Era
molto preoccupato per i possibili tagli ai posti di
lavoro ed alla ricerca tanto da chiedere a
Berlusconi di ritirare il decreto. |
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E QUELLO CHE FA |
novembre 2008 -
Licenzia in tronco 62 funzionari (38 dei DS
e 24 della Margherita) ai quali era stato
promesso la continuità di lavoro con il
passaggio al PD. Il commento di Giuseppe
Caldarola ex direttore dell'Unità: "La
sinistra è come la Cecenia, i cecchini
sparano a vista", "Siamo finiti nel partito
degli energumeni", "(Veltroni) sogna Obama,
ma somiglia a Chavèz". E veltroni? Laconico
il suo commento: "Yes, we can". |
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CARLA' BRUNI' IN
SARKOZY |
QUELLO
CHE DICE ..... |
novembre 2008 - Dichiara
in una intervista al Journal du Dimanche: "Mi fa uno
strano effetto sentire Berlusconi scherzare sul
fatto che Obama è abbronzato. Si metterà tutto
questo sul conto dell'umorismo. Ma spesso sono molto
felice di essere diventata francese". |
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E QUELLO CHE FA |
gennaio 2008 -
Rilasciava la seguente intervista: "Non sono
affatto francese e ho il passaporto
italiano. Mi piace essere italiana, mi piace
il temperamento e il cibo italiano. I
francesi? Miserabili e sempre negativi".
Non si può
pretendere da una modella e cantante (?)
oltre alla bellezza anche l'intelligenza.
Povero Sarkozy, quanto resisterà? |
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VITTORIO ZUCCONI |
QUELLO
CHE DICE ..... |
novembre 2008 - Nel suo
ultimo post di Repubblica, allibito da Berlusconi
che definisce abbronzato Barak Obama, scrive: "...
delle coglionate che dice il nostro Bigolo Uomo
Biango, che non impallidisce mai perché ha due dita
di vernice sulla faccia ...". |
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E QUELLO CHE FA |
ottobre 2008 -
Scrive su
Repubblica: "I Democratici non credono
ai sondaggi che continuano a dare Obama
avanti di XXX punti (mettete la cifra che
preferite, da 1 a 12) e fanno gli scongiuri.
I Repubblicani non credono ai sondaggi e
fanno sapere che stanno rimontando e sono a
tiro (politicamente parlando) di Obama. I
commentatori che fino a dieci giorni fa
calcolavano il margine di vittoria del
senatore abbronzato
e la batosta della Fata Turchina dei
ghiacciai con il suo rimorchio senile ora
non si fidano dei sondaggi. Ma chi crede
ancora a questi benedetti sondaggi, a parte
Silvio Berlusconi?"
Zucconi... di
nome e di fatto - NOMEN OMEN. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
settembre 2008 - Durante
le manifestazione dei dipendenti Alitalia è arrivato
con il suo megafono per dire: "...pensiamo che
esistano delle violazioni di legge nella procedura
di vendita di Alitalia".
Ha addossato la colpa
della situazione al governo che vuole mandare sul
lastrico cinquemila persone mentre "noi avevamo
trovato una soluzione e un compratore che salvava il
personale". Si riferiva all'Air France.
Ha aggiunto che "Si
voleva gettare a mare Fiumicino per fare spazio
ancora una volta a Malpensa, che ha già fallito
tutti i suoi obiettivi". |
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E QUELLO CHE FA |
marzo 2008 -
Quando toccava a lui ed ai suoi alleati
trovare una soluzione disse che "Quella di
Air France è una offerta umiliante, un danno
per la compagnia, per le maestranze, per il
Paese, una proposta finalizzata unicamente
al profitto dell'offerente".
Disse anche che
"Malpensa, da sola, vale dieci volte
Alitalia e dovremmo tutti impegnarci per
salvaguardarla". |
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Il quotidiano
L'UNITA' |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Scrive: "Il
cristianesimo in Italia è al lumicino. E'
ormai palese. Oggi qui da noi con l'aria che
tira metterebbero San Francesco in
galera.... L'Italia ha dimenticato che Gesù
è stato inchiodato alla croce proprio perché
aveva scelto i poveri in spirito". |
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E QUELLO CHE FA |
Da quando è
stata fondata, L'Unità ha combattuto in
tutti i modi la Chiesa cattolica facendo in
modo di cancellare totalmente la religione
dalla vita dei compagni per sostituirla con
l'ideologia comunista. |
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MASSIMO D'ALEMA |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Diffida la
Chiesa dall'avvicinarsi al Governo per non
cedere "alla tentazione del potere" e
spiega al Papa che "La tentazione del
potere è demoniaca e sempre, nella storia
della Chiesa, è stata origine di misfatti". |
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E QUELLO CHE FA |
Come dirigente
del PCI ha fatto parte di un movimento
comunista internazionale che sulla natura
demoniaca del potere ha una esperienza
consolidata e sui misfatti che ha lasciato
nel mondo una responsabilità che non si
cancellerà facilmente. |
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MARCO TRAVAGLIO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
Durante
un’intervista televisiva, Travaglio aveva
citato un brano di un proprio libro in cui
si diceva che il presidente di Palazzo
Madama aveva avuto rapporti affaristici con
persone poi condannate per mafia. Travaglio
ha accusato Schifani, Presidente del Senato,
di frequentazioni mafiose perché nei primi
anni ottanta ha avuto rapporti con Nino
Mandalà che vent'anni dopo viene condannato
per mafia. |
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E QUELLO CHE FA |
D’Avanzo su
Repubblica ha riportato un’intercettazione
telefonica del 2002 tra Travaglio e Pippo
Ciuro, maresciallo della Dia poi condannato
per favoreggiamento a Michele Aiello,
condannato a 14 anni per mafia.
Secondo
D’Avanzo, Travaglio sarebbe stato ospite per
le sue vacanze in Sicilia dello stesso
Aiello, tramite la mediazione di Ciuro.
Insomma, anche lui avrebbe «amicizie
pericolose». |
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BEPPE GRILLO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
«Per accrescere
l’offerta di energia elettrica non è
necessario costruire nuove centrali, di
nessun tipo. La prima cosa da fare è
accrescere l’efficienza e
ridurre gli sprechi,
accrescendo al contempo l’efficienza con cui
l’energia prodotta viene utilizzata dalle
utenze (lampade, elettrodomestici,
condizionatori e macchinari industriali)."
Ha anche
presentato il sistema di pannelli solari che
ha montato sulla sua abitazione di via dei
Marsano 8, a Genova, un impianto
fotovoltaico di 25 metri quadrati da 2
kilowatt di potenza per la produzione di
energia "fatta in casa". Secondo lui questo
gli consente di «rivendere la quota di
energia elettrica prodotta in eccesso».
Insomma un «contatore che gira al
contrario», salvaguardando
contemporaneamente ambiente e portafoglio. |
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E QUELLO CHE FA |
A
conti fatti il suo sistema di
produzione energetica potrebbe
garantire acqua calda un giorno
sì e tre no.
Il
quotidiano Il Riformista si è
procurato le bollette di Grillo
per vedere se effettivamente il
suo sistema di produzione di
energia elettrica gli consente
di ridurre al minimo i suoi
consumi o addirittura di
guadagnare.
Sorpresa! Il nostro maestrino
paga, in un mese, una bolletta
Enel da 851,33 euro.
Quindi la famiglia Grillo
consuma, a livello di
chilowattore (kWh),
ogni mese
l’equivalente annuo
di una famiglia italiana
composta da 4 persone (3.301 kWh).
Una media mensile che porta il
consumo annuo di casa Grillo
alla cifra monstre di 37.520 kWh.
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MARIA TERESA
FERNANDEZ DE LA VEGA |
QUELLO
CHE DICE ..... |
La signora Maria
Teresa Fernandez De la Vega è la
vicepresidente di Zapatero, rispondendo ad
una domanda sulle misure italiane contro
l'immigrazione clandestina, le ha definite
portatrici di "violenza, razzismo e
xenofobia" ed ha puntualizzato di non
condividere "la politica di espulsioni" a
suo parere attuata in Italia. |
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E QUELLO CHE FA |
Il 3
ottobre 2005 il suo capo ha
ha
schierato l’esercito con l’ordine di sparare
su coloro che illegalmente dal Marocco
entravano in Melilla. Questo intervento ha
provocato cinque
morti e un centinaio di feriti tra i
seicento africani che cercavano di
raggiungere il territorio spagnolo sulla
costa marocchina. Questa è la politica
dell'immigrazione del compagno Zapatero. La
nostra politica di espulsione non arriverà
mai a tanto. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
"Queste
sarebbero le centrali nucleari sicure che
vogliono costruire anche in Italia? Quelle
per cui la Ue lancia l'allarme atomico? Sono
soldi sprecati per una tecnologia pericolosa
e obsoleta". Lo afferma il presidente dell'IDV
Antonio Di Pietro, commentando l'incidente
che si e' verificato nell'impianto di Krsko
a 130 km da Trieste. "L'IDV -conclude Di
Pietro- chiede che si investa nella ricerca
sul nucleare di quarta generazione, ma oggi
punta sulle energie alternative, rinnovabili
e sicure, come il solare e l'eolico".--
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E QUELLO CHE FA |
Nel marzo 2007
la Regione Molise ha affondato il progetto
del primo parco eolico off-shore italiano
(54 pale alte tra i 60 e gli 80 metri) che
sarebbe potuto sorgere a tre chilometri
dalle coste di Termoli, proprio davanti a
casa del ministro Di Pietro. Il presidente della
Regione Michele Iorio, sulla scia di un
crescente malcontento della Provincia, dei
sindaci della zona, degli operatori
turistici e del più illustre molisano, il
ministro delle Infrastrutture Antonio Di
Pietro, che lamentavano una deturpazione del
paesaggio, è stato costretto a bocciare il progetto. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
giugno 2008 - ''Le
intercettazioni sono strumento vitale per condurre
la lotta alla criminalità organizzata, al
terrorismo, al contrabbando, alla droga, alla
corruzione del sistema economico e per smascherare i
manovratori che spesso si nascondono a livello politico''.
«le
intercettazioni telefoniche stanno alla lotta alla
criminalità come il bisturi sta al chirurgo in sala
operatoria. Sono necessarie -dunque- per curare il
malato dal male. Perchè dobbiamo evitare di togliere
ai magistrati uno strumento importantissimo di
indagine. Per questa ragione ritengo che la proposta
del premier sia criminogena, in quanto tende ad
assicurare impunità a tanti criminali che commettono
reati e a impedire alla magistratura di scoprirli».
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E QUELLO CHE FA |
"Porre limiti
all'ìnvasione della sfera privata. Prevedere
sanzioni durissime per chi diffonde le
notizie". Questo è quanto Di Pietro dichiarò
alla rivista Gente un anno fa, quando era un
ministro del governo Prodi.
Quando Mastella
nel mese di luglio 2006 presentò un decreto legge
per riformare la legge sulle intercettazioni
telefoniche Di Pietro dichiarò che era necessaria
qualche modifica per poterlo approvare. Il ministro
per le Infrastrutture aggiunse di aver affidato
all'ufficio legislativo del suo ministero il compito
di studiare le modifiche al testo. Quindi niente in
contrario. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
giugno 2008 - ''Berlusconi
non può fare il premier, essere proprietario di
televisioni private e allo stesso tempo telefonare
al direttore di una rete pubblica, il cui canone lo
paghiamo noi, e dire assumi questo, assumi quest'altro".
Questo ha detto parlando
delle nuove intercettazioni pubblicate dall'Espresso
in cui Berlusconi e altri esponenti politici
raccomandano attrici o aspiranti tali al direttore
di Rai Fiction Agostino Saccà, Di Pietro ha poi
aggiunto che al governo "più che statisti abbiamo
dei magnaccia". |
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E QUELLO CHE FA |
Anna Di Pietro,
figlia di Antonio Di Pietro, nel marzo 2006
viene assunta dalla Editrice Mediterranea,
la società che pubblicava il giornale
dell'Italia dei Valori: nella redazione
romana di via della Vite raccontano però di
non averla mai vista, nemmeno per ritirare
le buste paga. Insomma, sulla carta è
assunta a tutti gli effetti per svolgere il
praticantato che dà diritto a sostenere
l'esame da professionista. Solo che non ha
mai lavorato.
A gennaio questo
paladino della moralità ha anche la faccia
tosta di chiedere alla direttrice del suo ex
giornale il certificato dell'avvenuto
praticantato di Anna Di Pietro. Cosa che gli
viene giustamente negata. |
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ANTONIO DI
PIETRO |
QUELLO
CHE DICE ..... |
ottobre 2007 - Parlando
di lavoro dipendente denuncia la piaga delle "Morti
Bianche" affermando che "ogni giorno ci sono dei
nuovi caduti per la mancanza di norme di sicurezza,
è una vera e propria guerra. Lo Stato deve
intervenire con l’inasprimento delle sanzioni, con
un servizio di ispezioni reale ed efficace e non
sulla carta come avviene spesso oggi. Chi causa la
morte di un lavoratore, di frequente un
capofamiglia, per incuria o mancanza di investimenti
in sicurezza deve pagarne il prezzo anche con la
chiusura dell’azienda".
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E QUELLO CHE FA |
Nell'immagine si
vede in nostro Di Pietro che cavalca con
orgoglio un trattore durante la mietitura
del grano. L'incauto però guida un mezzo che
non rispetta le norme antiribaltamento che
prevedono una gabbia di sicurezza. E'
infatti da tempo vigore l'obbligo di
adeguamento dei trattori agricoli o
forestali ai requisiti minimi di sicurezza
per l’uso delle attrezzature di lavoro
previsti al punto 1.3 dell’allegato XV del
D.Lgs 359/99. Le norme di sono, ma lui non
le rispetta. |
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