"Coro
per la nascita di una città" |
di Pietro Ingrao È come cattedrale nella selva come isola trionfante sulle acque. Nuvole d'oro i frumenti.
Ogni compagno nei sogni affioranti alle pupille sull'ali stellate della notte libera una città sepolta nel folto delle sue carni e con un grido arso come pianto - le donne d'ansia chine sui figli - approda alla pianura rivelata.
Così tu porti le nostre radici di sogno e di pena e nelle calme sorgenti lievitanti dalla palude s'è sciolta la nostra sete come allodola si scorda nel cielo com'angelo si perde nel Signore.
A mattutino con la luce e la brezza nata t'immagina la mente. Ti partorirono nude al sole le nostre campagne e sulle broccia fiorite trionfanti t'offrono.
Sei pietra dura e ti campa il sogno d'ogni compagno sulla terra. Simile al mandorlo a marzo è scorza aspra e fiore d'argento.
Lirica vincitrice del Premio «Poeti del Tempo di Mussolini», indetto dal settimanale Federale "L'Artiglio" ed assegnato a Bagni di Lucca il 18 agosto 1935 – XII E.F. |
Testo ripreso dal sito: http://tabularasa.altervista.org/1997/3_ingrao.htm