Ha abbandonato sdegnato Mediaset perchè il direttore Rossella è troppo di destra. Lui, sinistro DOC, pensava di essere accolto a braccia aperte dalle TV schierate dalla sua parte politica.

Forse i rompiballe non sono graditi neanche a sinistra e così né RAI, né LA7 hanno pensato di avvalersi delle sue prestazioni.

Nella sua esaltazione politica si è dimenticate di essere e di fare il giornalista e non un organo di propaganda.

Scrive sull'Unità che l'islam non centra con l'assassinio di Hina da parte del padre

Contemporaneamente Souad Sbai, musulmana, presidente della Confederazione Marocchini in Italia e dell'Associazione delle donne marocchine, direttrice di Al Maghrebiya e membro della Consulta islamica presso il Viminale chiede al ministro Amato di intervenire per mettere fine al trattamento che l'estremismo islamico riserva alle donne con atti di violenza, segregazione, umiliazione, e schiavitù che, in caso di ribellione, si può concludere con lo sgozzamento.

Che la Pollastrini sia male informata? Prima di scrivere, dovrebbe consultarsi.

Il Dalai Lama era capo spirituale e sovrano del Tibet. Il suo successore era trovato grazie alle premonizioni, ai responsi degli oracoli ed ai segni divini. La conquista del Tibet da parte della Cina lo ha costretto all'esilio.

La Cina lo ha costretto alla perdita del potere temporale. La sua scelta di rinunciare alle tradizioni religiose per l'elezione del successore potrebbe portare alla perdita anche del potere spirituale.

Ci dovrebbe spiegare come sia possibile esercitare i principi della libertà se se non abbiamo garantito la sicurezza che ci permette di farlo.

Le vittime degli attentati nella metropolitana di Londra vivevano in un paese che garantisce il massimo livello di libertà. Purtroppo la mancanza di sicurezza ha permesso ad alcuni esaltati di privarli della loro vita.

Dopo la liberazione aveva detto: "I rapitori ci hanno trattato con rispetto, riguardo, dignità e umiltà, ci hanno offerto scuse e chiesto perdono. Erano religiosi gentili e osservanti che ci hanno insegnato i principi dell'Islam. Ora bisogna capire cosa sta accadendo e ritirare le truppe".

Probabilmente i principi dell'Islam li avrà anche capiti ma a distanza di due anni non ha ancora capito che cosa è accaduto in Iraq.

E così ha pensato bene di andare in Libano. Chissà che anche li non possa incontrare qualche altro gentile che le faccia capire tante altre belle cose.

In riferimento alle indagini sul giornalista Renato Farina, coinvolto nelle indagini per il rapimento di un terrorista, Siddi ha auspicato il cambiamento della legge che regola le facoltà del sindacato per poter procedere alla radiazione di Farina.

Qualcuno dovrebbe fargli notare che un indagato non è colpevole e chissà perché mi vien da pensare che se questa indagine riguardasse non un giornalista di Libero ma dell'Unità, il Siddi non avrebbe tanta urgenza.

Forse è l'ordine dei giornalisti, gestito più con un sistema stalinistico che democratico, ad avere bisogno di un repulisti.

In una "lettera aperta" a Nanni Moretti dal titolo "Dove abbiamo sbagliato" dice: "Così non va, dobbiamo tornare in piazza", "l'Unione sta commettendo gli stessi errori di sempre", "I primi cento giorni sono deludenti", "Oggi e' il momento che i movimenti tornino in superficie". Sulla odiata legge sull'indulto dice: "Altro che poveracci, la verità e' che volevano salvare gli amici degli amici".

La proposta del professore e' netta: non votare più i partiti del centrosinistra.

Non aveva capito di aver puntato sul cavallo sbagliato. Non avendo alternative, dovrebbe fondare un suo partito e gestirlo per autoproclamazione.

Sulle missioni militari italiane in Afganistan ed in Iraq ha dichiarato: "Si esprime apprezzamento nei confronti delle Forze armate per lo spirito umanitario e di pace .... sempre in linea con i valori espressi dall'articolo 11 della Costituzione" e si "impegna il governo a sostenerne l'operato" In Iraq è stata resa possibile "la ricostituzione di una capacità autonoma nel campo della sicurezza, unitamente ai numerosi progetti di ricostruzione e interventi in campo civile .....".

Ma i sinistri non hanno affermato per anni che in Iraq la nostra era una missione di guerra? Contrordine compagni! E ai pacifisti? PRRRRRRRRRRRRRRRRRR....

Ti hanno mandato in strada, usato, sfruttato perché in quel momento facevi comodo, perché bisognava attaccare Bush e Berlusconi. E tu ci credevi, manifestavi, aprivi il balcone e mettevi la bandiera. Quante bandiere a Roma e in Italia, quanti bamba a darci lezioni sul dittatore George e quel gran signore del Che. Poi è venuto il governo. E poi il Libano. Ora le cose sono cambiate.

Ammaina la Bandiera. Dimentica le Vispe Terese, le bandiere arcobaleno, le magliette del Che, Gino Strada, Manu Chao.

Motivazione

ORA ANCHE TU TI SENTI UN PO' COGLIONE?

"Perchè non abbiamo parlato del nostro fascismo? Perchè me ne vergognavo! Ero immerso nella doppiezza perché era comodo fare così. Fare il fascista tra i fascisti e l'antifascista con gli antifascisti" Queste le parole pronunciate da Norberto Bobbio in un'intervista di Buttafuoco che gli chiedeva dei suoi trascorsi fascisti. Logicamente questo "pensiero" non si trova nelle sue biografie che trascurano il periodo antecedente alla guerra quando, per opportunismo, era iscritto agli Avanguardisti, al Pnf, al Guf e passava per un devoto fascista.

Motivazione

Se questa è la coscienza della sinistra, direi che è una CATTIVA COSCIENZA.

Bocca oggi è un antifascista d'acciaio, ma prima di fare il partigiano è stato un fascista scaldato e anche un razzista antisemita. Oggi è uno dei più aspri nemici di Berlusconi, ma ha lavorato nelle sue televisioni. Nei tanti mutamenti ha sempre conservato il carattere iniziale, di quando era un giovane fascista: il carattere arrogante, del tipo pronto a manganellare chi non la pensa come lui o lo disturba con articoli e libri che lui non è in grado di scrivere.

(Giampaolo Pansa scrittore di sinistra)

Motivazione

Tutti i grandi moralisti hanno qualche scheletro nell'armadio.

Nelle lettere dal fronte della seconda guerra mondiale, dove aveva partecipato come reporter, dichiara di aver ucciso, con piacere, 122 prigionieri tedeschi. Ha anche descritto i "crauti" uomini inermi e disarmati che avrebbe finito a colpi di pistola allo stomaco e alla testa o con fucilate alle spalle.

Sapevamo di alcolismo e vizi vari. Sapevamo della sua amicizia non disinteressata con Castro. Questa invece è nuova.

Motivazione

Un'altra stella caduta dal cielo per mettere i piedi sulla terra.

Ecco una lirica scritta da Benigni che chiaramente illustra il suo livello di raffinatezza culturale e poetica:

"Se quella notte, per divin consiglio, la Donna Rosa, concependo Silvio, avesse dato ad un uomo di Milano invece della topa il deretano, l'avrebbe preso in culo quella sera sol Donna Rosa a non l'Italia intera."

Motivazione

A questo punto credo non si possa più negare un premio Nobel per la letteratura, come quello concesso a Fo, anche a Benigni che degnamente rappresenta la continuità del suo conterraneo Dante.

Essendo un illustre sconosciuto ha pensato di richiamare l'attenzione sulla sua persona con alcune dichiarazioni:

Il Ponte di Messina? "Opera di regime inutile e dannosa". "L'Alitalia è destinata a perire". E siccome le Ferrovie "sono motriglia" ha pensato bene di cambiare la dirigenza.

Motivazione

Grazie a queste inutili esternazioni l'Impregilo (Ponte sullo stretto) ha perso 5 punti in borsa e Alitalia ha perso 10 punti. Quindi, per adesso, solo danni.

In una intervista televisiva ha dichiarato: "Mi piacerebbe ci fosse una dittatura di Rifondazione comunista, ma, con tutta evidenza non è così".

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Ha dichiarato che in 5 anni cancellerà l'evasione fiscale.

Questo signore non ha alcun rispetto per la nostra intelligenza e ci propina delle panzane come se noi fossimo degli emeriti cretini.

Quando qualcuno fra 5 anni gli chiederà come mai l'evasione è rimasta invariata, risponderà che gli hanno impedito di completare il suo programma.

Per spiegare ad un attore come doveva dimostrare il su odio in una scena del film gli ha detto: "Odialo come odi Berlusconi".

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Ha offerto 15.500 euro a tutti i lavoratori socialmente utili che si dimettono e "provvedono autonomamente e attivamente alla ricerca di un lavoro".

Questo è un invito a nozze. Fra sei mesi torneranno a chiedere un posto di lavoro.

Vorrebbe una legge per punire chi critica la Resistenza.

Il concetto di libertà di opinione certamente è in grado di capirlo e quindi questa spropositata reazione conferma quanto affermato da Pansa e cioè che ci troviamo di fronte ad un vecchio fascista sempre pronto a dar prova della propria arroganza e ad impugnare il manganello contro chi non la pensa come lui.

Dopo il pellegrinaggio in moschea per chiedere scusa delle vignette su Maometto, ora stronca il film "Il mercante di pietre" che narra la storia di un terrorista islamico. La comunità islamica lo propone per il premio "la mezzaluna d'oro".

Ritiene non sia il caso di vietare il burqa alle donne islamiche. "Se ci sono quattro persone che girano con il burqa per me non è un problema. Lo sarebbe se fossero cinquantamila".

Percorrendo questa strada di discriminazioni alla rovescia potremo anche arrivare alle cinquantamila donne islamiche con il velo sul volto, ma allora sarà troppo tardi per pensarci perchè saremo noi a dover rispettare la legge islamica.

Dice. "Che cosa se ne faranno ora le imprese delle risorse risparmiate coi tagli al cuneo fiscale? Investiranno o faranno dividendi? Penseranno a crescere o ad arricchire?"

C'è gente che proprio non vuol comprendere che l'impresa non è un limone da spremere ma, costituendo l'ossatura economica del paese, è un bene da tutelare e preservare.

Già fondatore di Tiscali ed ora governatore della Sardegna, ha avuto la bella idea di applicare una tassa sul lusso a carico dei diportisti frequentatori dei porti sardi.

Risultato: approdi calati del 42%, perdita di ricavi giugno/settembre del 70%. Per il presidente della rete dei porti è stato "un grave danno all'economia", mentre la Corsica ringrazia con un cartello esposto a Porto Vecchio: "Mercì monsieur Soru"

All'epoca della sua elezione, Bassolino parlava del "Rinascimento napoletano"

Assieme alla Jervolino ha creato proprio una bella "organizzazione".

Di fronte all'emergenza napoletana dichiara di essere angosciato.

Ricordando poi che è stato anche ministro dell'interno durante lo scorso governo Prodi e che così brillantemente ha risolto il problema della criminalità napoletana, mi chiedo se non farebbe meglio a stare zitto.

Contrario all'invio dell'esercito a Napoli, intende, con i Verdi, dare il suo contributo alla soluzione del problema "aderendo alla manifestazione indetta dai sindacati per la legalità, la sicurezza e la convivenza civile".

Ha intenzione di far pagare il biglietto e chi entra in Milano. Lo scopo? "Disincentivare la circolazione dei mezzi meno ecologici, con l'obiettivo di ridurre lo smog e alleggerire il traffico".

Le intenzioni sono buone, ma la signora Moratti vuole mettere il carro davanti ai buoi e questo non risolverà nulla. Prima i mezzi pubblici e poi il ticket.

All'atto del suo insediamento come governatore, nell'aprile 2005, aveva entusiasmato i suoi elettori con la promessa di una "RIVOLUZIONE GENTILE"

Dei servizi gratuiti per i cittadini, aiuti per i lavoratori precari, forme di reddito sociale, che aveva promesso, sembra non ci sia traccia.

Ha dichiarato l'aver votato la legge sull'indulto è stato una sofferenza.

Più che una quercia, una banderuola.

Con aria soddisfatta ha dichiarato: "E' il primo sciopero contro questo esecutivo".

Evidentemente il suo scopo primario non è il benessere e la pace sociale, ma la possibilità di portare la gente in piazza.

Nella relazione al comitato centrale del PDCI ha dichiarato che il capitalismo non è l'ultimo approdo dell'umanità. Dopo schiavitù, feudalesimo, rivoluzione industriale e capitalismo ci sarà un'altra fase.

Dice: "Personalmente, se avessi saputo che il primo atto del nuovo parlamento in materia di giustizia sarebbe stata la nomina di Mastella a ministro della Giustizia e il secondo l'indulto di tre anni .... il 9 aprile non sarei andato a votare. Sarei andato a fare una rapina in banca e oggi mi godrei felicemente il bottino".

Dichiara: "La cultura di governo che vediamo in opera oggi è la solita cultura dei governi che si sono succeduti in Italia in questi anni, Davvero la smandrappata manovra finanziaria con cui Prodi promette di risanare il paese segna un cambio, e un cambio in meglio?"

Deve aver perso il ben dell'intelletto. Ha preso in considerazione l'ipotesi che se il governo non cambia registro, lui ed i suoi accoliti non lo voterà più, "anche a rischio che in questo modo vinca per la terza volta Berlusconi"

Dichiara: "La maggioranza degli italiani è più berlusconiana di Berlusconi. La mostrificazione è già avvenuta. E probabilmente è irreversibile. Credevo che mandare a casa Berlusconi mi avrebbe procurato un flash di beatitudine, che mi sarei sentita libera. Non è stato così."

Dichiara: "Il ciclo Berlusconi è finito, lo accompagneremo all'uscita!"

La signora Meloni, vicepresidente della Camera, ha dichiarato che Mussolini era autoritario come Fidel Castro, aggiungendo che i diritti civili valgono più della bonifica delle paludi pontine.

Riferendosi ai manifestanti che sono scesi in piazza a Roma contro la manovra finanziaria dichiara: "Loro volevano che i ricchi non pagassero le tasse e che non si combattesse l'evasione, mentre i lavoratori volevano difendere diritti acquisiti negli anni. E io penso che i diritti di un lavoratore e di un evasore hanno dignità politica diversa".

Scrive sull'Unità chiedendo al governo "la forza di essere sinceri".

Giustifica l'operato disastroso di Prodi sostenendo che, essendo in carica solo da sei mesi, gli si deve concedere un periodo di apprendistato. E chi esige una gestione più responsabile ha "pretese infantili".

Si è rivolta al garante della privacy per protestare contro l'esibizione delle immagini con la morte di Saddam Hussein. "Questo genere di ostentazione è il simbolo di un imbarbarimento del costume nazionale"

Si vuole candidare come sindaco di Genova. Questo il suo programma di governo per la città: «Restaurare l'odio di classe, perché i potenti odiano i proletari e l'odio deve essere ricambiato».

Dichiara: "Rivolgo un appello alle forze americane preposte alla sicurezza delle basi in Italia: non sparate, mantenete la calma, se nelle prossime ore ci saranno delle incursioni nelle vostre basi".

Dichiara alla camera dei deputati: "La libertà di religione è un diritto inviolabile, ma uno stato laico e democratico ha il dovere di limitarla: questa libertà come quella di opinione e di coscienza, non può essere illimitata se lo Stato è laico e democratico!"

Alla domanda del perchè nessuno aveva pensato a ridurre le pensioni o i vitalizi dei parlamentari, ha risposto che la previdenza dei parlamentari non pesa sul bilancio dello Stato perchè viene pagata dai parlamentari stessi detraendola dallo stipendio lordo.

Spiega cosa vuol dire essere comunisti oggi: «La centralità della conquista del potere è stata superata, l'accento va sulle trasformazioni sociali, l'anticapitalismo ne deve essere l'asse".

Ha dichiarato: "Ho una personalità ossessiva e se sei (hai) una personalità ossessiva è bene saperlo per poter gestire la cosa con successo. In certi momenti si riesce a tenere la carreggiata, ma se si sbanda di brutto, si rischia di farsi male. E' come un incidente d'auto: capitano (capita), e bisogna essere fortunati per non restarci secchi."

Nel 2005 affermava: "Prosegue il mio impegno politico nel centrodestra. Non mollo, non attraverso la porta della Margherita e non tifo per Prodi. Io all'opposizione ci resto. Su questo non c'è alcun equivoco."

Nel 2005 dichiarava: ...con i sequestratori non si tratta. A nessun patto. Non si pagano riscatti. Non si negoziano concessioni politiche. Niente di niente.

Ha preso atto che in Afganistan è in corso una guerra. E aggiunge: "Per far finire la guerra può essere anche necessario utilizzare le armi." "Dobbiamo condividere insieme agli altri Paesi tutte le scelte, anche quelle rischiose." "Si agisce sempre di fronte ad offensive che si subiscono" "Un esercito tradizionale può sparare anche per primo, chi agisce per conto dell'Onu spara invece per secondo."

Ha detto dai microfoni di Radio 24: «Il mio punto di vista è che dovrebbe essere previsto il ritiro della patente a vita in alcuni casi, come per chi percorre decine di chilometri contro mano in autostrada fino a provocare un incidente frontale con quattro o cinque morti."

Secondo lui sarebbe ora di mettere assieme Pdci, Rifondazione, Verdi e sinistra DS per costituire "una formazione che aspira almeno alle due cifre, ma probabilmente anche di più".

Spiega: «Bisogna convincersi che Gino Strada può aver fatto le cose straordinarie che ha fatto, perché è straordinario ed è medico; se fosse stato uno straordinario insegnante non gli sarebbe stato consentito dai Talebani di restare sul territorio e insegnare"

Scrive su Liberazione: "Guardiamoci negli occhi e parliamo chiaramente. A Cuba non c'è democrazia. Questo è un fatto. Non ci sono libere elezioni. Se questo accadesse da noi in Italia, grideremmo al regime.

In occasione del prossimo Gay Pride ha inviato ai partecipanti questo messaggio: "Venite coloratissime, bellissime  e allegre. Ma non in topless."

Piero Fassino ha riunito l'intellighentsia di sinistra alla fondazione Olivetti per ascoltare, raccogliere pareri esaminare critiche e valutare consigli da portare al mondo proletario.

Scrive sul Manifesto del 15.06.2007: "Un operaio di Piombino, già dirigente della Fiom, mi ha scritto una lettera che mi ha tolto il fiato: non vi seguo più, dice, ormai vi occupate solo di carcerati, di finocchi e di negri".

In una riunione con le parti sociali per discutere sull'emergenza rifiuti ha detto: "siamo ridicoli nei confronti di tutto il mondo".

Ha dichiarato al Washington Post che i massacri in Sudan, dove gli attacchi dei guerriglieri islamici contro animisti e cristiani hanno provocato 200 mila morti, "sono la naturale conseguenza delle carestie che hanno colpito l'Africa sub-sahariana".

Un inedito giudizio sul '68: "I nostri migliori studenti che dirigono le agitazioni, chiedono una maggior moralizzazione della vita universitaria. Se la lotta si è radicalizzata in forme di estremismo rivoluzionario (...) dipende dal fatto che troppi professori sono sordi a qualsiasi richiamo".

Ha rilasciato un'intervista dove afferma: "Il comunismo ha sbagliato, ma non è sbagliato".

Ha detto: "Nessun Dio autorizza un uomo a picchiare la donna. Ma c'è una tradizione siculo-pakistana che vuol far credere il contrario. Dobbiamo uscire da questa tradizione".

Un suo editoriale propone: "Ogni volta che si accerta che un uomo politico o un editorialista dice o scrive il falso e poi rifiuta di correggersi, gli si toglie il 10 per cento dello stipendio".

Propone di "impedire l'immissione in rete di immagini e filmati in grado di provocare danni alla formazione dei ragazzi. In Cina - dice - sono riusciti a ottenere fior di filtri....".

Su l'Unità parla della violenza sulle donne. Per combatterla propone una "battaglia collettiva contro quelli che picchiavano le donne e non le picchiano più, ma vorrebbero picchiarle ancora, contro quelli che continuano a picchiare le donne ma non lo dicono più, contro quelli che picchiano quelli che picchiano le donne, pur di picchiare qualcuno".

Nel 1971 fu uno degli ottocento firmatari della lettera all'Espresso in cui il commissario Calabresi veniva definito "torturatore" a causa del trattamento riservato a Giuseppe Pinelli morto durante un interrogatorio. Sappiamo che, anche a causa di questa condanna morale, Calabresi fu in seguito assas-sinato. Oggi Ripa di Meana dichiara "Sbagliai ad accusare Calabresi", "Chiedo perdono alla famiglia".